Il prossimo lunedì andrà in onda la finale di The Voice Of Italy, dove a sfidarsi saranno Elya Zambolin per il #TeamPezzali, Alice Paba per il #TeamDolcenera, Charles Kablan per il #TeamKilla e Tanya Borgese per il #TeamCarrà.
Un'edizione, quest'ultima di The Voice, che ha mostrato una giuria del tutto nuova, dopo l'addio di J-Ax, Piero Pelù, Noemi e Roby e Francesco Facchinetti, sostituiti da Dolcenera, Max Pezzali, Emis Killa e dal ritorno di Raffaella Carrà.
Proprio l'icona della tv italiana aveva chiesto, al nastro di partenza del talent show, un impegno maggiore e più concreto da parte della Rai e della Universal, la casa discografica che si occupa di pubblicare i singoli dei finalisti e l'album del vincitore. Una richiesta che la Raffa nazionale ribadisce, direttamente dalle pagine del settimanale Nuovo Tv, chiamando in causa anche Carlo Conti e il suo Festival di Sanremo:
“Il mio grande sogno sarebbe che il vincitore di 'The Voice' andasse a Sanremo, anche se non appartiene alla mia squadra!”
La Carrà ha manifestato la sua volontà di aiutare in prima persona i giovani artisti:
“La musica non è la priorità nella mia carriera, quindi non potrò mai dire: 'farai parte del mio prossimo album', perché sarebbe una sciocchezza. L'unica cosa che potrò fare per loro è spingere affinché siano seguiti dalla tv. Io spero che la casa discografica offra loro pezzi belli, perché la bellezza di un brano è la metà del successo di un cantante!”
La cantante e conduttrice televisiva ha, inoltre, parlato della sua squadra di giovani cantanti, spiegando che si tratta di un team decisamente eterogeneo:
“Non c'è una definizione unica. Quando ascoltiamo le Blind Audition ci concentriamo sul timbro, sulla voce, ma non sappiamo assolutamente chi stia cantando. È dunque impossibile formare un gruppo omogeneo, ci troviamo a dire 'sì' a personalità completamente diverse.”
Infine la coach di The Voice ha invitato il pubblico e i cosiddetti 'addetti ai lavori' a non sottovalutare i giovani concorrenti del talent di RaiDue:
“Quello che mi ha sorpresa è stato scoprire quanta voglia abbiano di apprendere questi ragazzi. Quando davo consigli su come stare sul palco, ho sempre trovato delle spugne, pronte ad assorbire ogni informazione. Loro imparano e mettono in pratica: non sono 'bamboccioni', hanno voglia di lavorare e di mettersi in gioco. Per questo si meriterebbero più attenzione: possono diventare, con un po' di fortuna e ovviamente con il consenso del pubblico, artisti importanti!”
E voi chi sperate che vinca quest'edizione di The Voice Of Italy?