Renzo Arbore ha registrato uno dei picchi di ascolto del Festival di Sanremo: "Sono contento di esser andato bene: per me portare l'Orchestra Italiana, che gira il mondo da 23 anni, è stata una cosa straordinaria. Gli autori hanno scelto di far sentire la nuova musica italiana, quella che si ascolterà nelle radio. Il concetto non si sposa bene col festival, che ha un pubblico di tutte le età, quindi era audace. Così, per compensare, Fabio Fazio ha preso alcuni simboli del passato come me!". Circa il risultato complessivamente deludente del Festival, Arbore dice: "Fabio ha portato la formula di Che tempo che fa in un contesto dove si cerca di dare qualcosa di più al pubblico, approfittando del pop per introdurre qualche tematica grazie a Luciana Littizzetto". Del conflitto tra Fazio e Piero Chiambretti, invece, dice: "Sono beghe tra noi artisti: ci sono rivalità e invidie. Loro sono diversi come indole: Piero ha sempre la battuta pronta, Fabio è un intrattenitore grazioso. Come capocomico ho sempre evitato le rivalità, anche perché mi piace fare il talent scout e lanciare nuovi personaggi. Se io fossi il direttore artistico del prossimo Sanremo, sceglierei Fiorello. E' un grandissimo animatore, è un entusiasta e secondo me Sanremo avrebbe bisogno di lui. Altri conduttori hanno già dato, e con onore: per lui sarebbe una bellissima scommessa".