Uno dei giudici del nuovo talent di RaiUno The Voice of Italy, Riccardo Cocciante, ha dichiarato: "Mi interessa il progetto perché parte da un concetto diverso da altri format. Abbiamo la possibilità di scegliere al buio, senza vedere la persona e senza essere influenzati dal contesto. Tutto è concentrato sulla voce e ciò mi fa capire che si ha voglia di tornare indietro, alla vera natura di un artista. Analizzando la mia carriera e quella di altri artisti, si può dire che abbiamo risposto ad una chiamata: è una vocazione che non si può rifiutare. Se avessi vent'anni parteciperei anch'io alle selezioni di The Voice, ma non per gli altri reality: non verrei ammesso, non c'è il fisico adatto, credo! Quando ho scritto il musical Notre Dame de Paris mi posi molte domande. Ho pensato che il dramma in musica si può esprimere in tanti modi e ho pensato ad un linguaggio e ad una rappresentazione moderni: viene montato sul palco come se fosse un concerto rock, dalle luci ai suoni. Mio figlio è appassionato di musica, ma ha trovato la strada dell'arte grafica; mia moglie Cathy ed io siamo complementari, lei mi sostiene da sempre. Dopo The Voice scriverò opere popolari per Russia e Cina e riprenderò Il Piccolo principe. Oggi che non c'è tempo e se sbagli un disco vieni fatto fuori, io voglio dare il tempo ai giovani di crescere!"
Fonte: Visto