Rinascere, Giancarlo Commare rivela cosa gli ha detto Manuel Bortuzzo dopo aver visto il film

Rinascere”. È questo il titolo del film che racconterà la toccante storia di Manuel Bortuzzo e che andrà in onda domani sera su Rai 1. A interpretare l’ex gieffino sarà l’attore Giancarlo Commare, che prima della messa in onda del lungometraggio si è concesso alle pagine di Gente. Il siciliano ha raccontato che non è stato semplice percorrere la vicenda che ha visto protagonista il giovane. Manuel, ricordiamo, nella notte tra il 2 e 3 febbraio 2019 venne raggiunto da un colpo di pistola alla schiena che lo ha costretto alla sedia a rotelle, spezzando la sua ascesa agonistica e l’orizzonte olimpico.



Prima e durante le riprese non mi è stato possibile incontrarlo e confrontarmi con lui perché era all’interno della casa del GF Vip. Così ho letto molto attentamente il suo libro e ho potuto comunque capire i suoi sentimenti, quello che ha provato. Lui ha sempre dato prova di grande forza e determinazione, ha portato avanti il messaggio che nella vita bisogna essere resilienti e rinascere dalle proprie ceneri. In quelle pagine, invece, c’è anche la parte più dolorosa, che nessuno conosce.

Dopo l’aggressione, per lungo tempo Manuel ha combattuto contro la solitudine, la rassegnazione e la fragilità, e sono questi i sentimenti su cui ho lavorato per entrare in sintonia con lui. Ho anche guardato molte interviste televisive e osservato la sua gestualità: come muove le mani quando parla, come reagisce quando riceve una buona notizia. In quel modo ho cercato di rendere il personaggio più veritiero possibile.



Ma prima delle riprese ero un po’ agitato. Visto poi che Bortuzzo è un personaggio pubblico, il confronto sarebbe stato immediato e correvo il rischio di creare una caricatura. Mi è venuto in soccorso il regista Umberto Marino, che mi ha consigliato di creare il mio personale Manuel. E così ho fatto.

E ancora:



Non è facile rappresentare qualcosa che non hai vissuto sulla tua pelle, in particolare una tragedia simile. Allora ho provato a mettermi in ascolto. In una scena sono steso su un letto d’ospedale con i tubicini della flebo nel braccio, mentre la gente intorno piange. E mi sono detto: pensa se fosse vero, se tu fossi stato al suo posto.

Poi alla fine l'incontro con il nuotatore è arrivato. E non è passato per nulla indifferente al promettente attore.

È stato molto emozionante. Manuel aveva appena visto il film e mi ha detto che si è ritrovato, ha visto dal di fuori quello che aveva provato.

Nel film sarà presente ovviamente anche il padre di Manuel, Franco Bortuzzo, che sarà interpretato da Alessio Boni. E a proposito di questa altra figura e del legame con il giovane sportivo, Giancarlo ha ammesso:

Ho conosciuto la miseria e se ora ce l’ho fatta lo devo al coraggio di mia madre. All’atleta triestino invidio il forte legame con il padre: il mio se ne andò di casa quando ero piccolo.