Rita Dalla Chiesa: “Ho comprato casa a Palermo per ricordare il sacrificio di papà. L’amore? L’unico non sbagliato è stato Fabrizio Frizzi!”

Ha comprato una casa a Palermo, dove ha trascorso le estati della sua infanzia, ma anche dove ha visto la morte del padre, il generale Dalla Chiesa: la conduttrice Rita Dalla Chiesa ha voluto ridare decoro al luogo in cui hanno assassinato suo padre. "Vacanze vere e proprie non ne ho fatte, sono stata a Palermo, perché ho acquistato una casa piccolissima a Mondello, ma non ho fatto nemmeno un bagno. In un anno intero, la squadra di operai che avrebbero dovuto ultimare la ristrutturazione non è riuscita a fare niente. Così sono andata di persona e in un paio di settimane l'ho sistemata e arredata. L'ho fatta tutta bianca e blu. E' una piccola casa da pescatori, ha le scale tutte 'sgarrupate' e i muri scrostati ma da lì si gode la vista di tutto Palermo. E' una città che amo da quando ero piccola; lì hanno vissuto i miei nonni, pur non essendo palermitani di nascita. Ero bambina e sognavo di avere una casa così: non mi interessavano le meravigliose case Liberty, ma le modeste case dei pescatori. Molti sono rimasti increduli per questa mia volontà, visto che quella è proprio la città dove mio padre è stato assassinato. Ho pianto lacrime amare prima di prendere la decisione finale. Mio padre e mia madre, però, adoravano Mondello. Ho pensato che tornando lì avrei ritrovato, in qualche modo, i miei affetti: i miei genitori, i miei nonni,  le mie radici. Non potevo perdere quel patrimonio d'amore che i miei avevano per Palermo, non mi sembrava giusto". E, a proposito, Rita è stata anche promotrice di una battaglia sui social per denunciare lo stato di degrado in cui è via Carini, il luogo dell'assassinio: "Non vado al cimitero di Parma, dove è sepolto mio padre, da una decina d'anni, perché non voglio pensare a lui sotto un marmo. Lo immagino ancora che combatte. Passando per via Carini mi sono resa conto dello stato di degrado in cui versava quel luogo, dove è una lapide commemorativa, mentre i luoghi alla memoria di Falcone e Borsellino grondavano d'amore. Un amore sacrosanto che si meritano, sia chiaro. Però mi sono chiesta perché mio padre, che ha combattuto le Brigate Rosse ed è stato un simbolo del nostro Paese, viene dimenticato proprio da quella Sicilia per cui si è fatto ammazzare. Papà, all'epoca, avrebbe potuto rifiutare il trasferimento a Palermo e invece non l'ha fatto. Così ho comprato un tricolore, ho scritto sopra la parola 'papà' e l'ho messo lì. Ho chiamato il sindaco Leoluca Orlando e il giorno dopo aveva già fatto ripulire quel posto a me così caro". Passando a tutt'altro argomento, quando le si chiede i nuovi progetti professionali, racconta: "Sapevo che sarei tornata in video con Fabrizio Frizzi al timone de La posta del cuore nel sabato pomeriggio di Raiuno, però ci sono stati alcuni cambiamenti e nessuno, almeno per il momento, mi ha fatto sapere nulla. Io non sono una che va a rompere le scatole e non ho le amicizie giuste. E si vede. Sarebbe ottimo avere la linea diretta e poter comunicare per e-mail con i telespettatori. In più sarebbe perfetto se fosse un programma quotidiano, magari anche solo di un quarto d'ora. E' una trasmissione elegante. Io e Fabrizio siamo due persone perbene, abbiamo un affiatamento e una complicità televisivi a prova di bomba, dato che ci siamo amati per 16 anni. Sono tre anni che sono ferma e mi chiedo perché. La gente mi vuole bene e mi dimostra tantissimo affetto, anche sui social e non mi ha dimenticata". Infine, quando le si chiede dell'amore, Rita risponde: "Non si sta bene soli, ma si sta ancora peggio con la persona sbagliata, che magari non riesce a capirti fino in fondo. Ma non dispero. Fino a cent'anni, fino all'ultimo minuto di vita che avrò, mi innamorerò. Ho sbagliato spesso in amore, cercandomi col lanternino uomini che non facevano per me. L'unico con cui non ho sbagliato, a prescindere poi da come è finita, è stato Fabrizio".



Fonte: Vero