Rkomi, nome d'arte di Mirko Martorana, è sicuramente una delle rivelazioni più grandi e di successo dell'ultimo Festival di Sanremo.
Con la sua "Taxi Driver" si è aggiudicato la vetta delle classifiche per parecchio tempo, confermandosi l'album più venduto di tutto il 2021 e del primo semestre di questo anno. Ora la sua carriera è decisamente inarrestabile e i suoi prossimi impegni sono ormai confermati. Attualmente è infatti in tour in giro per l'Italia, ma da Settembre sarà il nuovo giudice di X-Factor. Ma non solo. A quanto pare anche Amazon Prime Video avrebbe puntato su di lui come concorrente di Celebrity Hunted.
Insomma, quella di Rkomi è a tutti gli effetti una rivincita professionale e umana. Proprio lui che è cresciuto in un piccolo quartiere popolare dove ha svolto il lavoro di muratore, lavapiatti e cameriere. Adesso invece è un'artista affermato ma il successo non lo spaventa. In una recente intervista al Corriere della Sera ha svelato:
Quando si è in volo si può solo scendere, ma ho i piedi per terra. So che è importante non attaccarsi alle cose, che siano oggetti o che siano risultati. Ora sto facendo tanti live, è difficile mantenere l’equilibrio tra l’adrenalina del palco e la noia dell’hotel: quando finisce il calore del pubblico, devo combattere la depressione da post concerto.
Il cantante non ha potuto far a meno di parlare anche della sua (seppur breve) relazione con Paola Di Benedetto. E al giornalista che ha chiesto: "Dagospia ha scritto che dopo la rottura con lei, Paola Di Benedetto si è fidanzata con Blanco.", Rkomi ha risposto:
Di Blanco e Paola non so nulla...il gossip non mi scoccia più di tanto, semmai ti fa capire se certe relazioni sono importanti o meno, ti fa riflettere se ne vale la pena o meno essere fotografato con una donna oppure no.
Nei suoi testi, Mirko, scrive spesso del suoi temi preferiti e di quel prototipo di donna che vorrebbe al suo fianco:
I miei album sono principalmente incentrati sulle relazioni, durature o meno che siano. A parte il primo album, dove ero molto incazzato con il mondo, nelle mie canzoni c’è quasi sempre una donna: l’amore o le fughe dall’amore sono ricorrenti, i rapporti quando finiscono sono per loro natura sempre conflittuali, c’è sempre uno che ha sbagliato, c’è sempre uno stronzo, e di solito quello sono io. Mi attacco molto alle presenze femminili che incontro, credo sia perché sono sempre stato in mezzo a sole donne. Mia mamma ha cinque sorelle (e un fratello) e ha cresciuto da sola me e mio fratello; a sua volta mia nonna — una che si è fatta da sola — ha cresciuto da sola tutti quei figli. Il mito della donna forte ce l’ho sempre avuto e nelle mie relazioni, di amore o di amicizia, cerco quel tipo di donna.
Per concludere ha così ricordato il suo esordio al Festival di Sanremo:
Nei miei primi concerti vivevo con grande ansia l’idea di salire sul palco. Combattevo i miei demoni, finché sono arrivato ad essere contento di me sul palco. Ma Sanremo, bam, è stato una bella batosta: lì hai una canzone, non hai il tempo di scaldarti, è tutto subito, ancora adesso il primo brano della scaletta nei miei concerti è ansiogeno. Ho un gran fiato, ma quando arrivo sul palco l’ansia mi porta via la voce. Funzionerò sempre così, ma Sanremo mi ha ricordato che devo lavorare su questo aspetto.