In una delle sue rare interviste, il ballerino Roberto Bolle aveva dichiarato: "La mia vita in gran parte conosce una sola parola amica: sacrificio. Non so come facesse Nureyev a mantenere i suoi ritmi infarciti di eccessi. Io conduco una vita fatta di preparazione rigorosa, spettacoli e sano riposo. Non bevo nemmeno caffè, ma acqua tiepida. Il mio focus: non concedermi niente". Roberto, visto dall'esterno è una macchina perfetta, in un corpo perfetto, per un mestiere che non permette imperfezioni e, come lui stesso ha ribadito, non regala quasi mai emozioni nel privato ma tantissimi elogi in pubblico. E invece la magia, la grandezza, la semplicità dell'amore riescono a smussare anche gli angoli più stretti, le regole più ferree. E queste foto inedite lo dimostrano. Siamo a Milano, in una delle zone più caratteristiche della città, Brera. Qui, a tarda sera, due ragazzi seduti su una moto, parlano, ridono, scherzano e si guardano come due adolescenti al primo incontro. Sembra tutto normalissimo, i loro sorrisi raccontano una particolare sintonia, una dolce euforia che trapela ai primi incontri di due persone che si stanno piacendo e chissà, magari innamorando. Tutto normale, dicevamo, se non rosse che i protagonisti di queste immagini sono proprio Roberto Bolle, e Antonio Spagnolo, chirurgo plastico, noto anche per aver partecipato più volte al salotto tv di Barbara D'Urso e perché è il protagonista della serie Bella più di prima, in onda su La5 dallo scorso lunedì. Roberto e Antonio, due uomini molto conosciuti nei loro, seppur diversi, ambiti lavorativi, hanno una cosa in comune: la fortissima gelosia per la loro privacy. Pare che i due si siano conosciuti non molto tempo fa ad un party di un'amica comune e che da quel momento siano inseparabili. Da settimane, negli ambienti della Milano che conta e in quelli più esclusivi della Capitale non si parlava d'altro che della passione di Roberto Bolle per un celebre chirurgo. Le immagini parlano da sole: proprio lì, dietro alle spalle della Scala, quel teatro che ha portato tanti successi a Bolle, ma che in fondo ha anche, in un certo senso, portato via gli anni più belli al ballerino, lui si ritrova ad assaporare la semplicità di un momento come un ragazzo qualsiasi. Per una sera questi due professionisti sono stati solo Roberto e Antonio, scegliendo di vivere le loro vita e senza pensarci troppo su, liberi da etichette. Etoile alla Scala, principal dancer all'American Ballet Theatre di New York, ambasciatore dell'Unicef, Bolle ha danzato davanti al Papa e si è esibito a Buckingham Palace per la regina Elisabetta. Ha 40 anni e balla da quando ne aveva 12, sempre lasciando da parte il suo privato. Non ha mai voluto diventare simbolo di battaglie che non fossero per l'arte, non ha mai reso pubblici i suoi affetti, relegando le emozioni al lavoro: "Ogni tanto penso al futuro e mi vedo in una metropoli ricca di stimoli, ma con chi sarò è impossibile saperlo. Per quanto riguarda i figli... Non lo so, per ora non ho un desiderio di paternità. Dovrei? Sa cosa? Non è che ora mi manchi qualcosa, che pensi: 'Quando finirò di ballare mi concederò questo o quest’altro'. Sto bene, ho un buon equilibrio con me stesso e non sento la mancanza di una vita di coppia. Non riesco a immaginare un giorno in cui forse lo vorrò" diceva lui, ma mai sfidare il destino. Nella sua vita, infatti, è arrivato Antonio come un fulmine a ciel sereno. Chirurgo plastico in forte ascesa, lanciato da Luna Berlusconi nel programma Bella più di prima, e spesso ospite della D’Urso, nel suo passato ha un legame stretto con un noto stilista e la frequentazione di ambienti ricercati e riservati che lo hanno portato nell'orbita di Bolle. "Quando lavoro non esco la sera per non stancarmi, non bevo perché sento una responsabilità verso chi mi vede come un modello. Il mio corpo è il mio padrone, ballo anche quando sogno. A volte sono incubi, ho paura di sentirmi inadeguato, sbagliato. Vorrei uscire dallo schema rigido in cui vivo e avere più tempo per me e per le persone che amo. Ma so di non potermelo permettere. Ho una missione, devo restituire tutto quello che ho avuto. Devo ricordarmelo, devo impormelo. Nella vita privata sono capace di rinunciare a me stesso perché imporre agli altri una rinuncia mi fa fatica" raccontava ancora Roberto, un professionista che sa di non potersi lasciare mai andare. E Spagnolo, come Bolle, ha bruciato le tappe: a circa 24 anni si è laureato con lode in medicina e chirurgia, a 30 si è specializzato in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Da circa una decina d'anni opera fra Milano e Lecco. Nella sua biografia televisiva si legge: "Instancabile viaggiatore, amante della scultura e delle proporzioni, per lui la bellezza è la percezione armoniosa di un corpo", insomma, il ritratto di Roberto Bolle. E, per una volta, entrambi si sono lasciati andare...