Rocco Siffredi, la moglie racconta la loro prima volta e spiega perché non si trovava bene nei loro momenti di intimità

Rozsa Tassi ha poi raccontato del momento in cui aveva pensato di lasciare il marito

Carola Marzo 7, 2024

Rocco Siffredi, la moglie racconta la loro prima volta e spiega perché non si trovava bene nei loro momenti di intimità

In questi giorni è sbarcata sulla piattaforma streaming Netflix la serie Supersex, che vede protagonista Alessandro Borghi nei panni di Rocco Siffredi, con l’obiettivo di raccontare la vita dell’attore e la sua ascesa nel mondo del cinema a luci rosse.

Complice anche il debutto in streaming della serie tv, in questi giorni Rosza Tassi, moglie di Rocco, è tornata a parlare del suo rapporto con l’attore, svelando anche qualche dettaglio in merito alla loro intimità.

Intervistata dal settimanale Oggi, infatti, la donna ha parlato del loro rapporto e dei timori che l’attore aveva nei suoi confronti nei primi tempi:

Lui era innamorato, anche più di me, ma molto combattuto. Temeva che non sarei riuscita a stare accanto a un uomo che faceva il suo mestiere, pensava ne avrei sofferto. A me non interessa il lavoro che fai, interessa la persona. Per me c’era solo Rocco, era l’uomo che volevo. Perché è sincero, perché è vero. Perché dentro ha luci e ombre e non le nasconde, e se crede davvero in qualcosa si lancia. Un mese dopo che ci eravamo messi insieme si è fermato di fronte a una gioielleria di Riccione e mi ha trascinato dentro a comprare l’anello di fidanzamento.

Rosza ha poi parlato della loro intimità e della prima volta insieme, che fu su un set:

All’inizio, nell’intimità con me, Rocco si comportava come sul set: girati di qua, mettiti così. Ci ho messo un anno a trovare il coraggio di dirgli che non mi piaceva, che volevo altri gesti, altre tenerezze. Ha capito.

Infine, la moglie dell’attore ha raccontato il momento in cui ha avuto la tentazione di lasciarlo:

Mentre era con una donna, gli partì per sbaglio una chiamata a me. Lo affrontai e mi confessò tutto il resto. Ero ferita, molto. Aveva infranto il nostro patto: sul lavoro fai ciò che vuoi, fuori no. ‘Devi curarti’, gli dissi. Ho pensato di lasciarlo perché aveva tradito la mia fiducia. Ma Rocco ci ha lavorato tanto. Ci abbiamo lavorato, insieme. Se c’è una cosa che abbiamo in comune è il fatto di essere cocciuti.

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