Continuano a volare stracci fra Selvaggia Lucarelli e Salmo in quel di Instagram. Un botta e risposta nato un paio di giorni fa quando il rapper ha scritto un post dove menzionava, ironizzando, il concerto abusivo dello scorso anno, aspramente criticato dalla giornalista. Un follower, ignaro che da lì a poco sarebbe arrivato un patatrac social, gli ha chiesto a quale concerto si stesse riferendo. Salmo in tutta risposta ha citato Selvaggia, andando a storpiarle il cognome.
Ieri Salmo è nuovamente intervenuto sui social per lanciarle, fra le righe, un'altra frecciatina:Non conosco Salmo, lo ritengo anche bravo. Un anno fa mi ero permessa di dire che il suo concerto ad Olbia fatto senza autorizzazioni, con una pandemia che faceva ancora molte vittime, era stato un errore. Non ha mai risposto nel merito, ma perfino a distanza di tempo, la schifosa battuta sessista storpiando il mio cognome come l’hater medio non ha saputo tenersela. Seguono migliaia di like e “Ahaha”. Avanti così. Forse tra due millenni i maschi riusciranno a rispondere a una donna guardando oltre il proprio pisello. Forse. @lebonwski #salmo
La giornalista è così entrata nuovamente a gamba tesa, ricordando poi un episodio avvenuto poco più di un anno fa:Non piangere Selvaggia. Mi hanno storpiato il cognome mille volte non ho mai fatto nessun post a riguardo. Per favore falla finita con sta roba del sessismo che non c'entra nulla. Il vittimismo da opinioninstagram è passato ormai. Forse. Ciao Selvà.
Il rapper era stato denunciato da due ragazze per aver ricevuto in chat foto delle sue parti intime.Qui nessuno sta frignando bello mio. Ti piacerebbe. Invece il mondo è andato avanti, pensa un po’, e una donna se le storpi il cognome in Sucarelli o le mandi il tuo pisello (non richiesto) in chat come tua abitudine, non piange: ti sputtana. Impara. Ciao @lebonwski !