Samuel Barletti, vincitore di Italia’s got talent: “Ho vinto 100.000 euro tenendo la bocca cucita!”

Edicola Novembre 19, 2013

Samuel Barletti, vincitore di Italia’s got talent: “Ho vinto 100.000 euro tenendo la bocca cucita!”

Il re della quinta edizione di Italia’s got talent è Samuel Barletti, ventriloquo 50enne italo-brasiliano che ha divertito il pubblico al punto di vincere il televoto: “In passato avevo già ricevuto una chiamata per il provino: un mio amico mi aveva segnalato alla redazione. Però ero già un professionista e non mi sembrava giusto partecipare. Quest’anno, però, ho avuto un ripensamento e ho deciso di mettermi in gioco, anche perché ho notato che Italia’s got talent è pieno di professionisti anche in altre discipline! Non ho mai pensato al risultato finale, mi sono concentrato sulle esibizioni. Quello che mi fa più piacere è quando mi dicono “Salutami Tyson”, uno dei miei pupazzi. Non l’ho mai raccontato, ma Tyson era sulla Costa Concordia la notte del naufragio ed è andato giù con altri pupazzi. Io non ero lì quella sera, ma avevo lasciato i pupazzi lì perché lavoro spesso sulle navi e ci sarei dovuto salire la sera dopo. Così, ho dovuto rifarlo. Quando ero molto piccolo, ero spesso in compagnia dei prestigiatori. Mi capitarono tra le mani i primi libri di ventriloquia, dove c’era scritto che era impossibile fischiare a bocca chiusa, mentre io lo facevo. A 7 anni facevo già i miei primi spettacoli e facevo un sacco di scherzi. Sono arrivato in tv a 16 anni: mi esibii davanti a Corrado e lui mi volle a Domenica In. All’epoca ero minorenne e i miei dovevano rimanere nel pubblico, così decisi di mollare fino ai 18 anni. Quando Corrado mi rivide, disse: “Ti ho fatto cercare anche dai pompieri!”. Non ho più cercato la tv perché non ero pronto. Anzi, ero arrogante e non credevo più nella tv, ma Giona Peduzzi, che ha scritto con me i dialoghi per i pupazzi, è stato eccezionale. Ho due figli: Steven, 27, tatuatore, e Simon, 23, laureando in letteratura. Coi 100.000 euro vinti aprirò una scuola per ventriloqui e tutte quelle arti antiche che non si trovano più”.

Fonte: Visto

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