‘Sanremo 2017’, Caterina Balivo si scaglia contro Diletta Leotta: “Non puoi parlare di violazione della privacy con quel vestito addosso!”

Si accesa subito la polemica a Sanremo 2017, già durante la prima puntata della kermesse canora andata in onda ieri sera, immediatamente dopo l'esordio di Diletta Leotta sul palco dell'Ariston.



La biondissima giornalista si è presentata al Festival con indosso un lungo vestito rosso, con un corpetto decisamente aderente e una sontuosa gonna dallo spacco profondo:

La sua mise ha attirato a sé molti complimenti, ma anche molte critiche, che secondo diversi personaggi sarebbe stata in contrasto con gli argomenti da lei trattati sul palco di Sanremo. La Leotta, infatti, ha toccato un tema decisamente seria di cui di recente è stata vittima: i cyber attacchi, con conseguente violazione della privacy. Come molti di voi ricorderanno, infatti, pochi mesi fa diverse foto private di Diletta sono state messe online senza il suo consenso e proprio la giornalista ha spiegato di aver deciso di reagire allo spiacevole evento e ha incoraggiato chiunque si trovi nella sua stessa situazione a denunciare assolutamente gli episodi in questione e a non aver paura.



A criticarla duramente sui social, però, è stata la conduttrice di Detto Fatto, Caterina Balivo, che con un tweet ha detto la sua:

Secondo la Balivo, per parlare di determinati argomenti sarebbe necessario anche un outfit adeguato, perché uno spacco così profondo cadrebbe in contraddizione con le parole espresse dalla Leotta. Inutile dire che anche la conduttrice è stata a sua volta aspramente criticata sui social da chi è convinto che, soprattutto nel 21esimo secolo, è impensabile che una donna utilizzi nei confronti di un'altra donna frasi del genere, sottintendendo che uno spacco o una scollatura particolarmente profondi possano dare il diritto a qualcuno di commettere un qualsiasi genere di violenza su chi li indossa.



A pensarla esattamente come Caterina, però, c'è anche il noto giornalista Gabriele Parpiglia:

Voi che ne pensate? Siete d'accordo con le critiche o fate anche voi parte della grossa fetta di pubblico che è convinta che determinate violenze siano sempre e comunque impensabili, a prescindere da tutto?