Colpi di scena, numerosi ospiti, e tanta musica: dopo il boom dell'esordio, il trio inedito composto da Michelle Hunziker, Claudio Baglioni e Pierfrancesco Favino non si è fatto mancare proprio nulla nella seconda serata, appena conclusa, della sessantottesima edizione del Festival di Sanremo.
La kermesse musicale si è aperta con la presentazione delle prime quattro nuove proposte in gara (le altre quattro si esibiranno invece domani sera), e in base alla giuria demoscopica si sono delineate le preferenze tra i talenti esordienti: Alice Caioli con Specchi rotti è volata in cima alla classifica, secondo posto per Lorenzo Baglioni con l'ironico brano Il congiuntivo, terza Giulia Casieri con la sua Come stai, e fanalino di coda per Mirkoeilcane con la sua emozionante Stiamo tutti bene.
La manifestazione musicale è poi tornata ai Big, e abbiamo avuto così modo di riascoltare dieci delle performance musicali in gara: Le Vibrazioni con la loro Così sbagliato, Nina Zilli con il suo inno alle donne Senza appartenere, Diodato e Roy Paci che ci hanno fatto risentire Adesso, e ancora Elio e le Storie Tese con Arrivedorci, e Ornella Vanoni che accompagnata da Bungaro e Pacifico ha cantato Imparare ad amarsi. E' stata poi la volta di Red Canzian con Ognuno ha il suo racconto, di Ron con Almeno pensami, e ancora di Renzo Rubino che ha preso il posto di Ermal Meta e Fabrizio Moro, dopo la scelta della Rai di valutare meglio la canzone dei due cantautori accusati nel corso della giornata di plagio, ed ha riproposto la sua Custodire. E infine Il mondo insieme a te della giovanissima Annalisa, e Lettera dal Duca dei Decibel.
Se ieri sera il mattatore della serata è stato soprattutto Rosario Fiorello, questa sera ad intervallare le esibizioni dei Campioni ci ha pensato ancora la musica, con i numerosi artisti che si sono alternati sul palco: dai ragazzi de Il Volo, che in coppia con Claudio, hanno reso omaggio a Sergio Endrigo con Canzone per te, a Biagio Antonacci che ha duettato con Baglioni sulle struggenti noti di Mille giorni di te e di me, per poi arrivare a Sting, al secolo Gordon Matthew Thomas Sumner, che ha prima cantato in italiano Muoio per te e poi ha duettato con Shaggy sulle note del loro singolo Don’t make me wait.
Una menzione speciale sia per la standing ovation che il Teatro Ariston ha riservato ad uno degli storici conduttori della kermesse canora, Pippo Baudo, che per l'occasione ha dedicato una lunga lettera alla storia del Festival ripercorrendone i momenti più salienti, sia per l'inedita coppia di ballo composta da Michelle e Pierfrancesco che si sono cimentati in una spumeggiante versione del successo spagnolo di Luis Fonsi Despacito.
Scatenato come sempre il popolo di Twitter che se da un lato ha sostenuto per tutta la sera Ermal e Fabrizio con l'hashtag #IoStoConMetaMoro, dall'altro non ha perso l'occasione per commentare tutti gli outfit della serata, alcuni dei quali ve li proponiamo qui di seguito:
Ancora spazio alla musica prima della classifica finale, e a salire sul palco questa volta è stato Roberto Vecchioni che, dopo aver intonato Samarcanda insieme al padrone di casa, ha dichiarato: 'Le canzoni non sono querce, sono fiori che ci scambiamo ogni giorno e ci danno consolazione, amore, desiderio, affetto, speranza. E se questo fanno le canzoni, allora non me ne frega niente di essere un poeta, voglio essere solo uno scrittore di canzoni!'.
A chiudere la serata la tanto annunciata graduatoria decretata dai voti della sala stampa, che ha visto tra i preferiti in zona blu Diodato e Roy Paci, Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico, e Ron, in zona gialla Annalisa, i Decibel e Le Vibrazioni, e in zona rossa tra i meno graditi Nina Zilli, Elio e le storie tese, Red Canzian, e Renzo Rubino. Una classifica che quindi ha ribaltato completamente quella della giuria demoscopica di ieri sera.
E voi che impressione avete avuto su questa seconda serata del Festival? Riuscirà a bissare il successo dell'esordio?