‘Sanremo 2019’, terza serata: è Ornella Vanoni show! Antonello Venditti emoziona, Alessandra Amoroso si commuove. I promossi e bocciati dalla classifica della sala stampa
Simona Febbraio 8, 2019
E’ stato Claudio Baglioni, in elegante smoking di velluto blu, ad aprire la terza serata del sessantanovesimo Festival di Sanremo. Il conduttore ha infatti intonato la sua hit Viva l’Inghilterra, accompagnato da un gruppo di danzatori in completo scozzese. “Claudio, Claudio, Claudio!”, l’ha accolto il pubblico in platea. “Anche questa sera siamo vivi” ha poi ironizzato il conduttore, presentando i colleghi Virginia Raffaele, in elegante abito bianco, stile impero firmato Valli, e Claudio Bisio, in giacca damascata e farfallino.
La Raffaele ha riepilogato il meccanismo di voto: 40% per il televoto, 30% per la giuria della sala stampa e 30% per la giuria demoscopica. Si sono esibiti i dodici artisti che non avevano gareggiato durante la seconda serata: Mahmood con il tormentone Soldi, Enrico Nigiotti con la sua Nonno Hollywood, Anna Tatangelo in perfetto stile sanremese con la sua Le nostre anime di notte, il favorito Ultimo con I tuoi particolari, Francesco Renga con Aspetto che torni, l’altro favorito della serata Irama con La ragazza con il cuore di latta, Patty Pravo e Briga con la loro Un po’ come la vita, Simone Cristicchi che ha conquistato la standing ovation del pubblico con la sua Abbi cura di me, i Boomdabash con Per un milione, Motta con la sua Dov’è l’Italia, gli Zen Circus con L’amore è una dittatura ed infine Nino D’Angelo e Livio Cori con Un’altra luce.
Il trio alla conduzione è apparso ancora un po’ incerto e ingessato, come la prima sera, ma non ha deluso del tutto le aspettative. Divertente il siparietto che ha visto Bisio salire sul palco con un grammofono trovato nel backstage: “Forse i più giovani non sanno neanche cosa sia, mentre i più vecchi avranno un effetto nostalgia”. E’ proprio in questo frangente che si è fatta apprezzare la Raffaele per la sua ottima interpretazione di Mamma Son Tanto Felice imitando un grammofono che a tratti si inceppava.
Bisio ha poi ripresentato lo sketch sugli haters proposto già ieri sera. Uno recitava così “Perché non parli del traffico di organi? Forse perché non ti pagano? Vai Bisio, vai a metterti il Rolex“. Secca la replica del comico: “Cercavo un nesso tra me, il Rolex e il traffico di organi: non l’ho trovato. Però, spero di non fare gaffe, posso dire essere contrario al traffico di organi, e anche alla tratta delle bianche e delle sparatorie“.
Bisio e la Raffaele hanno cercato, poi, di lanciare un messaggio di armonia intonando Ci vuole un fiore di Sergio Endrigo. E’ partito un altro sketch, con storpiature varie della Raffaele e un Bisio che ha finto di perdere la pazienza. Ma anche questo sketch ha un difetto, come gli altri: dura troppo.
La serata si è accesa con i super ospiti della serata: Antonello Venditti, che ha incantato con la sua Sotto il segno dei pesci ed ha poi duettato con Baglioni sulle note di Notte prima degli esami. E’ stato poi il turno di un’Alessandra Amoroso visibilmente emozionata, che è entrata cantando il suo singolo Dalla Tua Parte con un vestito piumato nero, e ha poi intonato con Baglioni un classico della canzone italiana, Io che non vivo. “Sei stato la prima persona che mi ha dato una mano“, ha detto l’Amoroso al direttore artistico.
Semplicemente esilarante Ornella Vanoni, forse la vera anima di questa serata. “Virginia, mi hai reso la vita un inferno. Porca puttana. Mi hai fatto passare per rimbambita, maniaca sessuale, pazza“, ha ironizzato la cantante. Ornella non le ha mandate a dire, imitando un po’ la Raffaele e un po’ se stessa, ed il risultato è stato spassoso.
Raf e Umberto Tozzi hanno infiammato l’Ariston con un revival degno di nota: Il battito animale, Ti Pretendo, Tu, Gloria e Gente di mare eseguite in rapida successione, davanti ad un pubblico in visibilio.
“Non si può parlare di politica, è vietatissimo. Ma un piccolo politico di un piccolo paese forse può parlarne“. Così Bisio ha poi accolto Palmiro Cangini, l’assessore di Roncofritto Superiore interpretato dal comico Paolo Cevoli.
Altro momento vivo quello che ha visto protagonista Fabio Rovazzi, il quale ha chiuso Baglioni in camerino e si è finto direttore artistico. Ha fatto ballare l’Ariston con la sua hit Andiamo a comandare, e duettato con Baglioni sulle note di Faccio quello che voglio. Poco riuscita la gag di Fausto Leali, che ha fatto incursione urlando “Questo festival è truccato!“, riprendendo un episodio realmente accaduto anni fa.
Una splendida Serena Rossi ha cantato Almeno tu nell’universo, omaggiando Mia Martini, da lei interpretata nel film Rai Io sono Mia. “E’ arrivato il momento di chiedere scusa a Mimì per quello che le hanno fatto, questo film è un atto d’amore per lei“, ha chiosato visibilmente emozionata.
In attesa della chiusura del televoto è arrivato Rocco Papaleo, conduttore del Dopo Festival, che ha recitato una poesia, sulla quale Claudio Baglioni ha eseguito uno dei suoi più grandi classico, E tu.
Così si è chiusa la classifica parziale di questa serata, determinata dai voti della Sala stampa: nella zona blu, quella composta dai più apprezzati, troviamo Simone Cristicchi, Irama, Ultimo e Mahmood; nella zona gialla, quella intermedia, Enrico Nigiotti, Motta, gli Zen Circus e Francesco Renga; infine nella zona rossa Boomdabash, Patty Pravo con Briga, Anna Tatangelo, Nino D’Angelo con Livio Cori.
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Ecco una piccola gallery degli outfit della serata:
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