‘Sanremo 2020’, Elodie Di Patrizi svela cosa si sono dette lei ed Emma Marrone e racconta della telefonata con Mahmood dopo la prima esibizione al Festival!
Luana Febbraio 6, 2020
Si è esibita martedì, in occasione della prima serata del Festival di Sanremo Elodie Di Patrizi con il brano Andromeda e proprio in quell’occasione ha incontrato la cantante Emma Marrone che è stata ospite del Festival nella stessa sera. Le due si erano conosciute in occasione del talent Amici di Maria De Filippi in cui Emma era la coach di Elodie ma dopo una collaborazione iniziale si erano allontanate (come vi avevamo raccontato in QUESTO post). Intervistata da Radio Italia Elodie ha rivelato con quali parole si sono salutate in occasione del loro incontro avvenuto nel corso della prima serata dedicata al Festival:
Ci siamo dette che dobbiamo andare a cena insieme, quando torniamo a Milano ci facciamo una bella cenetta.
Il brano con cui gareggia a Sanremo vede tra gli autori Mahmood, vincitore della scorsa edizione del Festival con il brano Soldi e a proposito di quello che gli ha detto prima dell’esibizione, ha raccontato ai microfoni di Radio Italia:
Ci siamo sentiti ieri, prima dell’esibizione, lui è super emotivo, quindi mi diceva: ‘Sono più emozionato di te!’; l’ho lasciato perdere un attimo perché ero un po’ tesa, gli ho detto: “Amò, aspetta che mi devo riassettare’. Poi dopo l’esibizione è stata la seconda persona che ho chiamato, per chiedergli se fosse contento, ha scritto per me un pezzo veramente molto bello, è importante che lui sia orgoglioso di come ho trattato il brano.
Come ha confessato lei stessa nel corso dell’intervista non è stata la prima persona che ha chiamato, infatti la prima telefonata è stata quella al fidanzato Fabio Rizzo in arte Marracash. Il brano fa riferimento alla bellezza e alla fragilità di Andromeda che con queste sue doti conquista il cuore di Perseo e a riguardo ha puntualizzato come in qualche modo la rappresenti:
In qualche modo sì mi rappresenta, dall’altra parte sono anche contrapposta a lei, perché ho delle fragilità che nascondo: voglio sempre mostrarmi forte. Infatti Mahmood usa le catene di Andromeda come metafora delle catene che ho dentro, io imprigiono quello che sono, cioè una donna molto delicata, nella realtà, che però ha la necessità di dimostrare di essere sempre sul pezzo e di essere pronta, della serie ‘nessuno può permettersi di mettere Baby in un angolo’, come dicevano in Dirty Dancing.
Ed ha continuato:
Quando ho sentito l’arrangiamento mi ha commosso. Dario Faini ‘Dardust’ ha trovato dei suoni che non ha nessuno: ricordano il voguing, la dance anni 90, gli archi suonati come nella dance degli anni 70. In Italia non sono stati usati per nessuno, quindi mi ha fatto un grande regalo: si è messo lì con amore a cercare le sonorità giuste, che ti rendono unico. Amerò questi due uomini, Faini e Mahmood, per tutta la vita: mi hanno donato un momento che ricorderò per sempre.
Per quanto riguarda invece l’eventualità di partecipare all’Eurovision Song Contest:
Ora devo fare bene queste esibizioni, portarmi a casa un buon risultato in termini di credibilità, di charme sul palco, di ottima performance vocale. Con l’Eurovision ci stiamo portando troppo in avanti…
E voi cosa ne pensate delle sue parole?
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