Sanremo 2023, la Rai condannata a pagare una sanzione di 170 mila euro “a causa” di Chiara Ferragni, Amadeus e Gianni Morandi: il motivo
Provvedimento blando, invece, per il caso Blanco
Renata Giugno 16, 2023
A circa quattro mesi dalla fine della 73esima edizione del Festival di Sanremo, L’Agcom ha sanzionato la Rai per la “violazione delle disposizioni relative alla corretta segnalazione dei messaggi pubblicitari“.
Stando alla nota diffusa dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, riportata dall’AdnKronos, la rete ammiraglia ha ricevuto una multa di oltre 170 mila euro. Tale provvedimento fa riferimento allo ‘spropositato’ uso del social network Instagram. L’utilizzo assiduo della piattaforma di Mark Zuckerberg da parte di Chiara Ferragni, Amadeus e Gianni Morandi è stato infatti considerato “pubblicità occulta”.
In molti ricorderanno gli ampi sketch dedicati alla co-conduttrice Ferragni e alla ‘iniziazione’ del direttore artistico Amadeus al mondo dei social. Con tanto di apertura di un profilo ufficiale del conduttore in diretta e conseguente monitoraggio della crescita dei followers. Per non parlare delle live con Fiorello e delle sfide a colpi di like con il co-conduttore Morandi. Ebbene, lo stesso Amadeus aveva spiegato che fosse un modo per “narrare il personaggio di Chiara Ferragni.
Ecco quanto si legge nella nota dell’Agcom:
La Commissione ha approvato a maggioranza, con il voto contrario della Commissaria Giomi, una sanzione pari a oltre 170 mila euro alla Rai. Per la violazione delle disposizioni relative alla corretta segnalazione dei messaggi pubblicitari durante il ’73mo festival di Sanremo. Le violazioni accertate riguardano cinque episodi di mancata indicazione dell’inserimento di messaggi pubblicitari. E il caso della pubblicità occulta del social network Instagram e del profilo del conduttore Amadeus.
Sulla vicenda riguardante Blanco, l’Agcom ha presentato un richiamo alla Rai. Questa volta per il “mancato rispetto della dignità umana e l’istigazione alla violenza“. La Tv di Stato non avrebbe “ottemperato agli obblighi previsti dal vigente contratto di servizio“. Nello specifico, obblighi di “promozione e diffusione di contenuti che valorizzano i principi di tutela della legalità“.
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