Sanremo 2024, Marco Mengoni confessa: “Non ho ancora trovato l’amore, forse è per questo che…”

Il vincitore della scorsa edizione del Festival è pronto a debuttare come co-conduttore: “Mi sono immaginato di fare delle cose”. Poi lancia una sfida

Giusy Gennaio 29, 2024

Sanremo 2024, Marco Mengoni confessa: “Non ho ancora trovato l’amore, forse è per questo che…”

Sarà Marco Mengoni il primo co-conduttore della settantaquattresima edizione del Festival di Sanremo, che si svolgerà al Teatro Ariston dal 6 al 10 febbraio 2024.

Per il suo quinto Festival, Amadeus – che della kermesse canora ne è anche il direttore artistico – ha scelto di essere affiancato durante la prima serata dal vincitore della scorsa edizione.

Giorgia sarà invece la co-conduttrice della seconda serata, Teresa Mannino  della terza, Lorella Cuccarini della quarta, quella dei duetti, e Fiorello affiancherà il suo grande amico Amadeus nella serata finale.

A pochi giorni dal debutto, Mengoni ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica, dove ha raccontato tutte le sue emozioni di questo ritorno al teatro Ariston in una veste inedita:

Fino a pochi giorni fa era solo una cosa nel mio percorso astrale. Poi ho visto il primo spot e la scritta 74esima edizione. Porca miseria, è vero. È bellissimo ma sento anche il peso, la pressione. Vorrei farlo nel miglior modo possibile. Mi sono immaginato di fare delle cose, poi non farò niente di quello che ho pensato.

Il Festival di Sanremo ha fatto parte della sua vita fin dalla sua infanzia:

Lo vedevamo, nonna era molto appassionata. In qualunque metaverso sia, dicevamo con due mie cugine con cui ho la fortuna di lavorare, lo vedrà lo stesso. La prima cosa che ci è venuta in mente quando Amadeus mi ha chiamato, è stata: “Nonna, che avrebbe detto?”. Il mio primo ricordo, c’era Pippo. Poi nel 1999 un’edizione di Fabio Fazio con Anna Marchesini, che donna stupenda, intelligente, uscì versione Rita Levi Montalcini.

Anche sul palcoscenico dell’Ariston Mengoni cambierà più volte look come durante i suoi concerti:

Mi piace giocare. Ho solo 12 ore a disposizione, sarà una maratona tipo Mentana; si sa quando inizia, non quando finirà. Porto una cinquantina di abiti, lancio la sfida: quanti cambi si possono fare in una sera presentando 30 cantanti?

E per quanto riguarda l’amore, ecco cosa ha confessato:

Non l’ho trovato. Dipende da un sacco di fattori, ci lavoro con la mia terapeuta, voglio andare a una visione meno assolutista del mondo. Non sei solo perché lavori tanto, è per un insieme di cose, non c’è un capro espiatorio. Forse è per questo che scrivo canzoni malinconiche. Vorrei innamorarmi tutti i giorni, sentire la botta allo stomaco. Da un po’ non provo questa sensazione, il mio “emotivogramma” è piatto. Poi mi abituo a stare solo e sono un solitario: costruisco mobili, curo le piante, vado al cinema e viaggio da solo.

Nel corso dell’intervista Mengoni ha parlato anche del suo rapporto con il successo:

Il successo guardato dalla parte dei numeri è un attestato di amore e di stima. Forse fuggo dai numeri perché c’è sempre un confronto, la società si muove in questo modo e non vorrei essere schiacciato. Mi piace mettermi in competizione con me stesso sulla concretezza e non sui numeri.

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