L'ultimo periodo è stato particolarmente ricco di soddisfazioni per Alessandro Cattelan: il presentatore, dopo il successo ottenuto con Stasera c'è Cattelan su Rai Due, in queste settimane è pronto a tornare in onda con lo show Da vicino nessuno è normale, un nuovo format che unisce risate e riflessioni sulle manie umane.
Intervistato da Tv Sorrisi e Canzoni, il presentatore ha parlato del suo nuovo show, ma anche dei progetti futuri e della possibilità di condurre la prossima edizione del Festival di Sanremo, di cui si è molto parlato nell'ultimo periodo. Due sabati fa, infatti, Alessandro è stato ospite de I migliori anni e la gag portata in scena con Carlo Conti ha fatto pensare ad una loro possibile conduzione insieme, ma il presentatore ha smentito: "Assolutamente no! Stavo solo scherzando".
Se però dovesse arrivare davvero la conduzione, Cattelan ha spiegato che secondo lui la linea da seguire è quella intrapresa da Amadeus:
Amadeus in questi anni ha fatto scelte giuste e moderne, che forse all'inizio neanche io avrei fatto. E ha funzionato alla grande. Quindi indipendentemente da me, spero che chi sarà il prossimo direttore artistico e conduttore continui a seguire questa strada.
In attesa di sapere se quel conduttore sarà proprio lui, Alessandro è tornato a parlare del suo show, spiegando in cosa consiste:
La frase Da vicino nessuno è normale è attribuita a Franco Basaglia, ma ho letto che in realtà è del cantautore brasiliano Caetano Veloso. Vuol dire che tutti siamo uguali, abbiamo le stesse manie e fobie. Tutti facciamo cose strane. poi quando lo raccontiamo ci accorgiamo che le fanno anche gli altri. Che effetto mi fa tornare in prima serata? Per me prima e seconda serata sono uguali: il mio modo di lavorare e la mia idea di televisione non cambiano.
Guardandosi indietro, Cattelan ha rivelato che non si sarebbe mai aspettato di arrivare dov'è oggi:
All'inizio io volevo fare il calciatore... se mi proponessero di scambiare ciò che faccio in televisione per giocare cinque partite in serie A sono convinto che direi di sì.
Accanto al suo lavoro in televisione, Alessandro coltiva anche quello di editore:
Da piccolo a scuola avrei fatto qualsiasi cosa pur di non leggere un libro. Poi quando da giovane mi sono trasferito a Milano ho iniziato a uscire con persone che parlavano di musica, film e libri. Nei primi due casi avevo qualcosa da dire, sui libri invece nulla. Mi sentivo inadeguato, così mi sono messo in pari. Ho iniziato con le biografie e la saggistica. Poi ho scoperto la narrativa. Lì posso dire che mi sono innamorato della lettura. Adesso leggo per il gusto di farlo. Leggo appena posso: durante i viaggi, quando ho un momento libero o la sera prima di andare a dormire.
Tra i tanti interessi del conduttore c'è anche il teatro, tant'è che l'anno scorso Cattelan ha girato i teatri italiani con la sua commedia "Salutava sempre. La spettacolare fine di Alessandro Cattelan":
È stato davvero bellissimo, mi sono divertito molto. Senza dubbio lo rifarò, dipende da quando avrò il tempo di rimettermi a scrivere.