Sanremo 2025, Carlo Conti fa marcia indietro e non esclude la conduzione? Ecco cosa ha dichiarato

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Non si arresta il toto nomi per quanto riguarda la conduzione del Festival di Sanremo 2025: dopo l'addio di Amadeus, infatti, la Rai è alla ricerca del nuovo presentatore che possa prendere il suo posto e continuare sulla strada tracciata dal conduttore siciliano, che in questi cinque anni è stato in grado di riportare la kermesse canora al successo di un tempo.



In queste settimane sono stati tanti i nomi circolati in merito alla conduzione di Sanremo 2025, a cominciare da Paolo Bonolis, che però avrebbe rifiutato, passando per Alessandro Cattelan, Alessia Marcuzzi, Antonella Clerici e Carlo Conti.

Proprio quest'ultimo sarebbe stato uno dei nomi più accreditati per ricoprire questo difficile ruolo, reso ancora più impegnativo dal successo ottenuto da Amadeus negli ultimi anni. Conti, infatti ha alle spalle la conduzione di ben tre festival, uno dei quali condotto in coppia con Maria De Filippi, che hanno ottenuto un buon riscontro in termini di ascolti e di apprezzamento da parte del pubblico.



Nonostante ciò, però, Carlo negli ultimi mesi si era espresso negativamente in merito ad un suo possibile ritorno alla conduzione della kermesse canora, declinando la proposta della Rai e spiegando di essere soddisfatto di quanto fatto in passato.

Ora però le cose sembrano essere cambiate e, nel corso di un'intervista rilasciata al settimanale Chi, il presentatore ha fatto una timida marcia indietro rispetto alla conduzione di Sanremo 2025.



Conti, infatti, ha spiegato che qualora gli venisse fatta questa proposta si prenderà del tempo per riflettere e capire se ha ancora le energie e le capacità per realizzare uno spettacolo al passo con i tempi, aggiungendo anche che, nel caso in cui decidesse di rifiutare, non lo dirà mai pubblicamente per una forma di rispetto nei confronti del prossimo conduttore o conduttrice che ricoprirà questo ruolo:

Voglio fare un ragionamento chiaro e semplice. Se l’azienda mi dovesse chiedere di fare Sanremo, che sia oggi, fra un mese o fra tre anni, o se me lo avesse già chiesto, mi metterei seduto a un tavolino per capire se ho le energie e l’orecchio moderno per scegliere le canzoni, che sono la cosa più importante. Negli ultimi anni io, Baglioni e Amadeus abbiamo cercato di essere al passo con i tempi. Ma, se dovessi rifiutare, non lo direi mai, per una forma di rispetto verso chi lo farà, non vorrei che nessuno si sentisse una seconda scelta.