Per loro l'esperienza a Pechino Express non è durata moltissimo, ma si è rivelata particolarmente intensa: è stato durante il viaggio in Sudamerica, infatti, che il cantante Scialpi e Roberto Blasi, che formavano la coppia dei Compagni, hanno deciso di sposarsi. E, come abbiamo visto qualche settimana fa, hanno mantenuto la loro promessa (QUI per le foto del matrimonio e l'intervista). Adesso, a un mese dalla celebrazione, fanno il primo bilancio: "Abbiamo scritto famiglia Scialpi sul citofono e famiglia Blasi sulla cassetta della posta. Quando siamo andati a New York, abbiamo scoperto che, volendo, si poteva anche fare la crasi dei suoi cognomi, ma veniva una cosa tipo 'Blascia' e Giovanni ha detto subito che sembravamo due dell'Isis. Così ci siamo divisi: io la posta, lui il citofono. Il resto è rimasto uguale, a parte che quando scendo mi dicono 'E' passato tuo marito'. I primi giorni ti stupisci un po', è vero, ma poi diventa normale. E sono tutti carini: direi che il quartiere si è proprio stretto attorno a noi: chi ci aspettava col regalo di nozze, chi ci offriva la colazione..." racconta Roberto. Ma non è sempre stato tutto così semplice: "Il titolo del mio libro è proprio E' così semplice ma lo diventa dal momento in cui ti dimostri quello che sei, non hai più paura e ti accetti. Quando hai il coraggio di assomigliare a te stesso, la gente rinuncia alla manipolazione dei media e si fa un'opinione sua" precisa Giovanni. Quando si chiede se la passione si è risvegliata ora che sono neo-sposini, Roberto risponde facendosi rosso: "Sì, no, beh, Giovanni è più dolce e attento a tante cose, sembra un eterno primo appuntamento. Vabè, c'è stato un rilancio, dai". Ma soprattutto, Roberto ha un nuovo hobby: cantare: "Sì, Giovanni mi ha messo sotto. Ho sempre avuto una passione per il karaoke, lo faccio da una vita! E' un hobby che condivido con altri, c'è un sottobosco di questa gente che non ti aspetti e io sono contento di farne parte! E Giovanni mi ha anche accompagnato. In Ecuador mi ha sentito che cantavo In assenza di te di Laura Pausini in spagnolo. Giovanni era con me e ha cantato con me un pezzettino. Eravamo io e lui in questo locale desolato, è stato bellissimo". E l'icona pop anni Ottanta aggiunge: "Massì, lo accompagno anche sulla sedia a rotelle sui giardinetti. In una relazione uno deve accettare le perversioni dell'altro! Scherzi a parte, da un mese noi siamo sempre in festa, e la festa non la facciamo noi ma la vediamo negli occhi della gente che incontriamo. Questa è la cosa più bella che ci è capitata da quando è stato ufficializzato il nostro matrimonio: vuol dire che ci si dimentica anche il gender. Mi commuove la gente che dice 'Il vostro è un amore vero e poterlo vedere è fantastico', ma c'è una fame d'amore che prescinde dal sesso. Il complimento più grande me l'ha fatto stamattina una signora di mezz'età: 'Ho due figlie ventenni e ho scritto ai giornali, perché loro e la tv non portano esempi positivi, che servono ai giovani. Voi siete un esempio positivo, voi siete importanti'. E io da stamattina, c'ho tutte le penne arruffate! Vivere pienamente il sentimento vero è quello che ti rende quasi anormale, strano, in una parola, diverso. Sì, l'amore di questi tempi rende diversi".