Un dolore senza fine quello di Al Bano e Romina Power. A vent'anni dalla scomparsa della loro figlia Ylenia, della quale non si è saputo più nulla dopo un suo viaggio a New Orleans, arriva dagli Stati Uniti una nuova pista che potrebbe essere la soluzione del giallo. Lo sceriffo Dennis Haley, specializzato in cold cases (i fatti di cronaca rimasti senza colpevole) ha associato i resti di una ragazza senza nome ritrovata in Florida il 15 settembre 1994 al caso irrisolto della figlia di Carrisi. La donna uccisa è una delle vittime di Keith Hunter Jesperson, camionista canadese che sta scontando tre ergastoli. Questo gigante di 120 chili, arrestato nel 1995 e conosciuto col nome di Happy face perché firmò le sue confessioni con una faccina sorridente, ha ammesso di aver compiuto 160 omicidi, tra i quali, appunto, quello di un'autostoppista bionda che gli aveva chiesto un passaggio. La ragazza gli disse di chiamarsi Suzanne, lo stesso nome che si era data proprio la primogenita dei cantanti nel periodo in cui si trovava in America. La famiglia Carrisi si è sottoposta ad un prelievo del Dna da confrontare con quello della donna ritrovata, che, secondo la ricostruzione delle ossa del suo viso, sembrerebbe somigliante alla descrizione di Ylenia. "I carabinieri ci hanno chiesto questo accertamento, ora vediamo che succede" ha dichiarato il cantante pugliese ed ex naufrago dell'Isola dei famosi, ma prima del responso ci vorranno due o tre settimane. "Vorrei che sull'argomento calasse un dorato silenzio" ha però aggiunto, forse perché di rivelazioni illusorie ne ha sentite tante, come l'ipotesi che sua figlia si fosse suicidata nel Mississippi, che fosse in un convento, che fosse una hippie che viveva d'elemosina. Lui non ci spera più, ormai e ha persino chiesto al Tribunale di Brindisi la dichiarazione di presunta morte della ragazza. Romina, invece, è di diverso avviso e spera ancora di riabbracciare la figlia. "In una coppia che si trova ad affrontare un dolore così grande c'è una prima fase di allontanamento, dovuta alla disperazione, e una seconda fase di unione, dettata dall'esperienza condivisa di esser stati genitori insieme. Nel loro caso, Romina ha un pensiero magico-mistico, frequenta l'India e ha spiccati aspetti spirituali; Al Bano, invece, è più razionale" commenta lo psichiatra Alessandro Meluzzi a riguardo. Da quando si sono riappacificati, i cantanti di Felicità hanno deciso di guardare avanti e a legarli, adesso, c'è l'attesa di una risposta che potrebbe per sempre chiudere la pagina più triste del loro passato.