Sonia Bruganelli sulla malattia della figlia Silvia: “Avevo subito capito che qualcosa non andava, ora ha quasi 22 anni e il pensiero fisso è che…”

L’opinionista è poi tornata a parlare della separazione da Paolo Bonolis: “È qualcosa che ho voluto definire io, ma…”

Carola Giugno 20, 2024

Sonia Bruganelli sulla malattia della figlia Silvia: “Avevo subito capito che qualcosa non andava, ora ha quasi 22 anni e il pensiero fisso è che…”

Dopo l’esperienza come opinionista nell’ultima edizione de L’Isola dei Famosi, Sonia Bruganelli è tornata alla sua quotidiana e si divide tra il lavoro con la sua casa di produzione la Sdl 2005 e la vita da mamma, che la impegna non poco.

Proprio negli scorsi giorni, l’ex opinionista ha pubblicato sul suo profilo Instagram uno scatto di sua figlia Silvia quando aveva solo 7 anni, in occasione del fratello Davide. A corredo dello scatto una didascalia toccante, che ricorda i difficili momenti vissuti negli anni per via delle limitazioni motorie di quella bambina che oggi ha quasi 22 anni:

Era il compleanno del fratello Davide, c’erano tanti bambini, l’animazione, molto movimento, e lei era lì, bellissima, ma non aveva la stessa velocità degli altri, non poteva correre e giocare con loro. Provavo un dolore forte, eppure sentii la necessità di fermare quel momento. Tu lo hai sempre saputo che sarei riuscita a diventare la mamma che meritavi di avere… Grazie per avermi amata anche quando non lo facevo io.

Intervistata dal Corriere della Sera, Sonia ha ripercorso quei dolorosi momenti, che però l’hanno resa più forte e consapevole, facendola diventare la donna che è oggi:

Ormai ho accettato di essere una madre imperfetta e va bene così. Silvia, però, mi ha sempre amata. Come ho scritto, anche quando ero io a non volermi bene, a sentirmi responsabile della sua limitazione, che gli altri fratelli non avevano. E, invece, lei fin da subito, già da piccolissima, quando mi vedeva triste allungava il braccio e indicava il mio occhio, come a chiedere: perché piangi? Ho fatto un lungo percorso, che sto facendo ancora, per accettare la situazione e cominciare a godermi la maternità di Silvia senza pretendere di essere per lei anche insegnante, fisioterapista, logopedista… Non dovevo mai sbagliare. A lungo ho fatto i conti con il senso di colpa e la rabbia.

Sonia, infatti, ha spiegato di aver sempre vissuto la malattia della figlia come un’ingiustizia:

Ho sempre vissuto la malattia di Silvia come un’ingiustizia. Ho scoperto che era cardiopatica all’ottavo mese di gravidanza, quando si preparano i vestitini e si dipinge la cameretta. Doveva essere il momento più bello e invece i medici, in modo diretto, mi dissero: “Se non si opera appena nata, muore”. Silvia è nata il 23 dicembre del 2002 ed è stata subito operata al cuore. Ma i danni dovuti all’ipossia postoperatoria li hanno scoperti dopo una settimana. Io avevo già capito che qualcosa non andava, ma tutti dicevano che vedevo cose che non c’erano. Ho avuto un crollo: avevo 27 anni, lei era la mia prima figlia, non avevo sbagliato niente durante la gestazione, ero stata attenta. Paolo aveva 40 anni e spalle più larghe, si è occupato lui di tutto. La prima foto con Silvia ce l’ho che aveva tre mesi: prima era sempre stata nel reparto di terapia intensiva neonatale.

La Bruganelli ha poi parlato del presente e delle sue preoccupazioni per il futuro:

Ha quasi 22 anni, vorrei che la sera andasse a divertirsi e a fare l’aperitivo con le amiche… Il pensiero fisso riguarda il futuro, perché non è ancora autosufficiente e avrà sempre bisogno di qualcuno che l’aiuti. Però penso anche che non sarà mai sola, perché ha quattro fratelli (oltre a Davide e Adele, avuti con Bonolis, ci sono i due precedenti figli di lui, Stefano e Martina; ndr). Chi si occuperà di lei avrà una disponibilità economica per non farle mancare niente, e questa è una grande fortuna, nella disgrazia.

L’opinionista ha parlato anche della separazione da Paolo Bonolis e di come questa non abbia inciso sulla serenità di sua figlia:

No, al contrario. Io e Paolo viviamo in due appartamenti diversi di palazzi comunicanti attraverso un terrazzo e la stanza di Silvia. Lei è il nostro trait d’union. Ora sono molto più vicina a lei di quando abitavamo nello stesso appartamento, io e il padre al piano di sopra e lei con i fratelli sotto, 

Infine, a proposito della separazione, Sonia ha parlato di come Bonolis ha vissuto il tutto:

Sicuramente è qualcosa che ho voluto definire io, perché volevo seguire la mia crescita. Ma andarsene non vuol dire abbandonare: significa anche lasciare l’altro libero di essere felice senza di te. Nel nostro caso non ci sono stati tradimenti, capisco che per qualcuno avremmo potuto continuare a stare insieme. Ma ho conosciuto Paolo a 23 anni, siamo stati insieme per 26: le persone cambiano e io sono cambiata di più

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