Dimentichiamoci di quel giovanissimo 19enne dal viso da impertinente scugnizzo che nel 2009 varcò per la prima volta uno studio televisivo con una valigia piena di sogni. Oggi Stefano De Martino è il conduttore del momento.
Dopo una lunga gavetta su Rai Due, l'ex ballerino e allievo di Amici di Maria De Filippi è stato promosso alla conduzione di Affari tuoi, il programma più visto della tv italiana, riuscendo a superare gli ascolti - già altissimi - del suo predecessore Amadeus. Ma non parlategli di rivalità. Come raccontato sulle pagine del Corriere della Sera, Stefano non sente nessuna competizione con l'ex direttore artistico del Festival di Sanremo, sbarcato sul Nove la scorsa estate:
Gli ho scritto un messaggio quando ho saputo che avrei fatto Affari tuoi, e mi ha incoraggiato. Ero subentrato a lui anche a Stasera tutto è possibile. No, nessuna competizione con Amadeus, piuttosto mi sono concentrato per trovare un mio modo di condurre. In ogni caso la partita noi ce la giochiamo con Canale 5.
Seppure sia consapevole del successo ottenuto e che continua a crescere puntata dopo puntata, De Martino non si è montato la testa: "L’ho già fatto, a 19 anni, e ho avuto tutto il tempo di rismontarla", ha dichiarato con ironia.
E a proposito di Amici e della sua padrona di casa Maria De Filippi, ecco cosa ha ricordato il conduttore:
Agli inizi, con Amici, quando tutti mi fermavano nella metro mi ero montato la testa. In quel periodo ho avuto su me stesso pensieri fuori misura. Per fortuna subito dopo sono andato a New York, dove sono entrato in una compagnia di ballo, ed ero l’italiano che si distingueva perché non sapeva parlare bene l’inglese. È stato prezioso per ridimensionarmi.
Maria? Una donna molto intelligente, guardandola fare il suo lavoro mi sono appassionato anch’io. Allora era molto lontana da me l’idea di fare il conduttore. Televisivamente parlando mi sento suo figlio.
Sul palcoscenico del talent show più ambito d'Italia De Martino ha conosciuto la sua ex moglie, mamma del suo amatissimo Santiago, Belen Rodriguez:
Il fatto che sia stato sposato con una donna così bella ha creato attorno a me il falso mito che mi piace solo quel tipo di donna. Non è vero. Di lei mi affascinava la luce, l’ambizione, questa voglia di mondo che era la mia stessa voglia. Penso che tanti uomini, dopo, abbiano cominciato a sentirmi vicino perché in fondo io ce l’avevo fatta con mezzi limitati. Lei stava con Fabrizio Corona, un’altra generazione, un’altra vita: in teoria non c’era gara.
Stefano ha conquistato la showgirl argentina grazie al ballo:
Un amore passionale, immenso, intervallato da diverse separazioni e altrettante riappacificazioni. Un amore a oggi che si è definitivamente concluso:Ballare insieme ha subito accorciato le distanze. È un peccato che oggi più nessuno balli un lento: sterno contro sterno, cuore contro cuore; si risparmia un sacco di tempo, l’invito a cena, l’approccio con il cuore in gola.
Gli amori si compiono. O si resiste al tempo con affanno, o si ha il coraggio di dire che è stato molto bello. L’unico amore eterno è quello tra genitori e figli. (...) Sono un papà pendolare. Parto il giovedì per Milano e torno a Roma la domenica. Tutti dicono che mi somiglia moltissimo, ma non osano ammetterlo se c’è la madre. Parla tre lingue: italiano, spagnolo e inglese. Andiamo spesso a Londra, abbiamo visitato insieme la Tate Modern. Mi piace creare ricordi con lui, mostrargli cose nuove.
Lo vizio? Credo di no. Se mi chiede qualcosa di ragionevole, non gliela compro subito. Gli dico: aspetta, tra due settimane mi pagano per questo lavoro e te la prendo. In modo che capisca che le cose hanno un valore, non si ottengono schioccando le dita.
Dopo la fine della relazione con la Rodriguez, a De Martino sono stati affibbiati diversi amori. A riempire le pagine dei giornali è stato in particolare quello presunto e mai confermato né smentito con Alessia Marcuzzi:
Tornando alla sua carriera televisiva, De Martino ha spiegato che da piccolo non sognava di fare tv:Sì, ogni mese ce n’è una nuova. Mentre è vero che mi piace frequentare persone più grandi di me, che hanno da insegnarmi qualcosa. Seguendo questo schema, però, dovrei uscire con le ottantenni!
No, volevo fare quello che facevano gli altri. Dunque, all’inizio il calciatore: terzino sinistro. Poi a 9 anni ho cominciato ad accompagnare mia sorella in bicicletta alle lezioni di danza. Siccome non volevo fare due viaggi, la aspettavo lì seduto. Un giorno l’insegnante, di cui era stato allievo anche mio padre, mi chiese di provare.
La realtà spesso supera la più fervida delle fantasie e chissà che quel giovanissimo scugnizzo dal volto impertinente non diventi in un futuro più o meno prossimo conduttore del Festival di Sanremo:
La clausola per farlo nel mio contratto c’è. Ma non ho fretta: Sanremo è una foto che incornici e appendi al MoMa. Per i prossimi due anni un conduttore c’è già. Poi vedremo.