Nella querelle tra Maria De Filippi e Morgan che non smette di accendere gli animi, si era inserito diverse settimane fa l’ex coreografo di Amici, Steve La Chance. Il ballerino sembrava si fosse schierato dalla parte di Marco Castoldi (QUI l’articolo al riguardo) e, proprio durante un’intervista rilasciata a Nuovo Tv, ha argomentato meglio il suo punto di vista:
Ho solo condiviso su internet le sue parole aggiungendo un punto esclamativo. Non era una presa di posizione. Però è vero che alcune cose che lui ha detto corrispondono a come funziona il talent. Tutto va come vuole Maria, come lei crede che sia giusto... Ed è normale che sia così: lei è una grandissima produttrice ed i suoi programmi funzionano.
Steve, però, non ha nascosto la delusione che prova nei confronti della De Filippi. Dopo 9 anni di collaborazione, infatti, il coreografo ha lasciato il talent di Canale 5 e padrona di casa non lo avrebbe degnato neppure di una telefonata. E di nuovo a proposito di Morgan:
Quando in trasmissione c’è un grande personaggio come lui, o come me, prova sempre a gestire le cose un po’ anche a modo suo. E’ difficile controllare uno come Morgan. Quindi, quando se n’è andato, lui si è sfogato, voleva solo dire la sua. Ma è normale sentirsi un po’ legati in trasmissione. Il meccanismo è quello, prevede regole rigide. Devi fare ciò che vuole Maria, altrimenti scegli un’altra strada, come ho fatto io. Non c’è niente di male, lo show è strutturato così e non credo che cambierà mai qualcosa.
La Chance ha, poi, aggiunto:
Indubbiamente Morgan ha esagerato riferendosi alla scuola di Amici come a un lager. Perché Maria ama i ragazzi che partecipano al talent e li tratta benissimo. Io lo so con certezza, perché ho lavorato con lei in quel programma per nove anni. Ma, si sa, Morgan è un personaggio un po’ sopra le righe , che esagera, che arriva persino a dare della strega a Maria…
Lui, invece, non ha mai avito screzi con la padrona di casa:
Me ne sono andato solo perché lo show andava in una direzione e io in un’altra. Io avevo idee diverse sulla danza e sulla crescita artistica, quindi ho preferito allontanarmi. Avrei voluto stare più vicino agli allievi, aiutarli, parlarci, insomma, farli crescere come volevo io, non come volevano gli altri. Per questo, da artista, ho scelto un’altra strada. Senza strappi.
Che ne pensate delle sue parole?