Temptation Island 11: l’opinione di Isa sulla seconda puntata

Quando finalmente inquadrano una porta chiusa lasciando in sottofondo gli audio ambigui e fraintendibili io finalmente mi sento a casa, finalmente tutto questo èèèèèèè Temptation Island!

No, ma le risate, vi prego! Quella parte finale in cui si vedeva la porta di quel bagno chiusa, con dentro Ludovica Ronzitti e il tentatore, e si sentivano gridolini strani misti a “Insaponamihhhh un pohhhhhhhhh!”, “prendi il bagnoskiumahhhhhh!”, il tutto intervallato dalle scritte a sfondo nero col conto del tempo che passava “5 minuti dopo“, “3 minuti dopo“… mi hanno riportata a quel degrado e a quel cringe che solo questo programma riesce a regalarmi!

E sinceramente il tutto mi ha fatto ridere perché manco per un secondo sono riuscita a provare empatia per Ludovica o per Christian Lanfranchi.

Una coppia surreale nata da un tradimento (lei stava con un amico di Christian che, poraccio, è stato tradito da entrambi) e che ha continuato a vivere di tradimenti, con lei che ha già tradito Christian 3 volte, due per giunta con la stessa persona (quindi non un tradimento occasionale, ma praticamente una frequentazione parallela), e lui che però aveva bisogno di Temptation Island per capire che FORSE, ma proprio FORSE, quella che sta vivendo non è la relazione ideale.

Mi dispiace ma io dopo anni, anni e anni di questo format mi sono stancata anche di difendere e provare empatia per i cornutazzi felici di essere cornutazzi.

Perché un conto è subire le corna inconsapevolmente, e lì massima solidarietà e massimo sostegno. Ma di fronte a chi per mesi, o peggio anni, SCEGLIE di accettare tradimenti su tradimenti io sinceramente empatia non ne ho più.

Se uno sceglie di stare con un traditore seriale cavoli suoi. Ma poi non voglio che poi mi ammorbi di lagne su Canale 5 per un qualcosa che lui stesso sceglie ripetutamente di tenersi stretto.

E sono sinceramente curiosa di scoprire cosa è accaduto a Christian e Ludovica un mese dopo, perché se io avessi un euro da buttare in scommesse, beh, scommetterei che sono tornati insieme.

Perché se hai accettato mesi e mesi di corna trovo difficile credere che sia bastata una settimana in Sardegna per ricordarti di avere una dignità, per cui a sensazione io credo che Christian abbia voluto fare la parte dell’uomo di polso giusto perché stava in tv, ma una volta tornato nell’anonimato di casa sua per me se l’è ripresa (e se non se l’è ripresa subito se la riprenderà comunque più avanti), e via ad allungare quelle protuberanze che ha ai lati della testa.

Ma del resto da uno che è convinto di avere doti premonitrici perché “se mi fischia l’orecchio destro vuol dire che succederanno cose buone, se fischia il sinistro cose cattive!” cosa voglio aspettarmi.

Ludovica, dal canto suo, ha probabilmente bisogno di fermarsi un attimo e rendersi conto che forse la monogamia non fa per lei.

Perché è inutile piangere perché sei attratta dal tentatore. Il problema non è mica che tu sia attratta da un bonazzo messo lì apposta per tentarti, il problema è che tu abbia cornificato tutti i tuoi partner recenti. Quindi diciamo che FORSE l’inghippo sta un attimino a monte.

Io comunque guardando la puntata di ieri, sentendo parlare quel Luca Bad che sta con Gaia Vimercati e vedendo agire Ludovica ho pensato che sarebbe stato opportuno trasformare un attimo il docu reality in dating show, e fare qualcosa per accoppiare quei due.

Perché Luca c’ha la malattia delle donne e non concepisce la relazione monogama, Ludovica non riesce a respirare regolarmente se non tradisce il partner ad intervalli costanti e ripetuti… se noi accoppiassimo Luca e Ludovica risolveremmo due problemi al prezzo di uno. Prenderemmo due piccioni con una fava. Chiamate Gianni e Tina, mettiamo le poltrone rosse, facciamo scendere i petali e leviamoceli dalle pal*e su, su!

Perché, oh, nella vita ognuno fa quel che vuole. Se tu vuoi vivere relazioni aperte e trovi qualcuno che condivida il tuo modo di pensare ben venga. Alex Belli e Delia Duran stanno una meraviglia con la loro camera da letto aperta alle visite!

La ces*ata è quando vi mettete con persone che subiscono questo vostro modo di agire o, PEGGIO ANCORA, quando il vostro non credere alla monogamia vale solo a senso unico, perché se poi vedete il vostro partner con qualcun altro vi ricordate di essere gelosi e possessivi.

A proposito di Luca e Gaia comunque, anche qui, davvero, ma come si fa ad empatizzare con Gaia? Ma io come posso provare empatia verso una che la sera DECIDE di coricarsi (a casa della nonna, per giunta, tipo di fronte al comò con l’immaginetta di Padre Pio e dei parenti deceduti nella guerra dei mille) con un tizio che fa i discorsi che ha fatto il nostro Antonello Venditti del discount (spero che l’uso di quegli occhiali da sole in piena notte sia giustificato da un qualche disturbo alla vista, perché se lui li indossa pensando di essere figo, ecco, come dire, centodiciottoooooooo!)?

Ma poi cosa piangete? Cosa ci piangete?

No, ecco, parliamo di questa cosa. Perché il mio senso di schifo verso i fidanzati va di pari passo alla mia insofferenza verso le fidanzate.

Cioè queste – Gaia così come Alessia Pascarella (che da 4 anni sta con LINO GIULIANO. DA QUATTRO ANNI DECIDE DI STARE CON LINO) – quando vedono le clip dei loro fidanzati che fanno e dicono le peggio poracciate sono tutte lì indignate, sconvolte, scioccate… MA PRONTOOOOOO! SVEGLIAAAAAA! Siete VOI che siete fidanzate con ‘sti tizi, eh!

Li conoscete benissimo, sapete cosa pensano, sapete come agiscono. Di cosa stra-caspita vi stupite quando vedete le loro clip? Al massimo possiamo stupirci noi che di botto ci vediamo scaraventati addosso quintali di disagio. Ma voi la situazione la conoscete BENISSIMO, sapete chi avete accanto, quindi tutte ‘ste sceneggiate quando vedete i vostri fidanzati fare ciò che hanno SEMPRE fatto sono ridicole.

Cioè queste si accollano di essere trattate da stracci per ANNI e sembra se ne rendano conto solo nel momento in cui Pippo Bisciglia gli passa il tablet glitterato acquistato da Queen Mary!

Alessia poi mi crea un particolare fastidio, sono sincera.

Perché lei vuole proprio fare lo show, lei vuole proprio diventare un personaggio, lei pensa di essere una qUeEn perché ricopre di insulti quel bavoso del fidanzato ma, FLASH NEWS, Alè, tu sei tipo l’unica che non è in diritto di riempirlo di insulti perché quel mostro, viscido e tutti gli altri termini che gli hai riservato ieri SEI TUUUUUU ad avercelo portato in tv, sei tu ad averci costretti a conoscerlo, perché sei tuuuuuu che da oltre 4 anni te lo accolli e ce lo hai fatto sbarcare in prime time su Canale 5!

Che poi uno dice “vabbè, dai. C’è sempre tempo per svegliarsi e riprendersi la propria dignità!“, e questo in termini generali è assolutamente vero. Ma la storia di Temptation non mente, e le persone che sono state capaci di riappropriarsi della propria dignità sono state davvero pochissime. La maggior parte ha fatto spettacolo, fuoco e fiamme, per poi ritornare a riaccollarsi relazioni tossiche che sui social spacciano per relazioni sanate, felici e serene con annessi progetti di fiori d’arancio e pargoli.

Ormai io parto prevenuta su tutti. Gli unici cornuti che avranno la mia empatia saranno quelli che sul lungo periodo dimostreranno di avere un pizzico di spina dorsale, fino a prova contraria insulterò indiscriminatamente fidanzat* fedifrag* e fidanzat* felicemente cornut* senza alcuna distinzione.

Capitolo Raul Dumitras e Martina De Ioannon. Qui penso di aver bisogno di vedere qualche altra puntata per farmi un’idea più precisa. Lui mi inquieta. Sarà lo sguardo psycho, sarà che sembra sempre si stia trattenendo dal distruggere cose e persone intorno a lui, ma mi inquieta.

E quando ieri ad un certo punto ha detto “Lei a volte siccome HA PAURA di come posso sbottare, allora si arrabbia preventivamente con me!” mi ha dato molto da pensare, nel senso che se la tua ragazza HA PAURA delle tue reazioni, vuol dire che tu hai già avuto reazioni anormali.

E se un partner è nella condizione di dover avere paura di come reagirai, beh, siamo di fronte ad un problema grosso che Temptation Island non è manco il luogo giusto per risolvere.

Martina, d’altro canto, non mi convince manco lei al 100%. Non so, la mia sensazione è che lei si lamenti tanto di questa gelosia morbosa del fidanzato ma al contempo la desideri e faccia volutamente in modo di farla esplodere (alcune delle cose dette ieri al tentatore sinceramente avrebbero infastidito qualunque fidanzato sulla faccia della terra). Raul ha anche raccontato che lei più volte gli ha detto che comunque le piace sia geloso quindi boh. Devo capire.

Non lo so, ripeto, devo farmi un’idea più precisa, perché al momento comunque la sensazione è che la tossicità della coppia non sia esclusivamente colpa di uno dei due.

La cosa che più mi turba di questa coppia, comunque, è vedere un certo apprezzamento da parte dei social, specie di ragazze giovani, che romanticizzano la gelosia morbosa e la possessività, che campano scrivendo frasi sui ‘malesseri‘ e che sono deviate dai troppi romanzi soft p*rn.

Svegliatevi, ragazze. Ve lo dico seriamente. Perché la piega che si sta prendendo è allarmante. Che paura, signori miei, che paura.

La riflessione finale la dedico a Siria Pingo e Matteo Vitali, la cui dinamica – seppur problematica, altrimenti ovviamente non starebbero manco a Temptation Island – mi sembra comunque la più accettabile e la meno anormale.

Diciamo che tutta la “crisi” che sta vivendo Siria secondo me è comprensibile.

Si è fidanzata a 16 anni, ha vissuto una vita molto “chiusa” nella relazione per 7 anni e adesso è comprensibile sia che le sue esigenze siano cambiate rispetto a quando era un’adolescente, sia che magari alcuni problemi di coppia (le mancanze di attenzioni, di intimità, di complicità) appaiano più ingombranti e insostenibili.

L’unica cosa che ha fortemente stonato in tutto il suo discorso è stato il riferimento alla perdita di peso come elemento scatenante. Come se finché era grassa dovesse accontentarsi di ciò che passava il convento, mentre ora che è dimagrita abbia diritto a “cercare di meglio“.

Un messaggio oltre che molto triste anche abbastanza pericoloso, no? Come a dire che solo i magri hanno diritto a scegliere mentre i grassi devono tenersi stretto ciò che gli capita. Come se fosse solo il numero sulla bilancia a darti il diritto e la voglia di aumentare le tue interazioni sociali.

Io personalmente ho un passato da obesa (e sono tutt’ora in sovrappeso), ma se il mio peso ha sicuramente inciso sulla mia sicurezza personale, non ha mai inciso su ciò che ho voluto e desiderato. Insomma, se mio marito non mi avesse resa felice lo avrei lasciato anche con 100 chili addosso. Così come, sinceramente, il peso non ha mai inciso manco sulle mie interazioni sociali. Il mio bisogno di avere i miei spazi, uscire con le mie amiche e aprirmi al mondo è sempre esistito a prescindere dal volume del mio grasso corporeo.

Quindi va bene tutto, ogni esperienza è personale, ma il messaggio passato ieri secondo me è stato abbastanza rischioso: non è vero in termini assoluti che se dimagrisci acquisti sicurezza (chi ha vissuto l’obesità sa che spesso il discorso è principalmente mentale, e non si supera facilmente nemmeno dimagrendo), non è vero in termini assoluti che se sei grasso sei un esiliato sociale, non è vero che il peso incide sui sentimenti, se i sentimenti sono veri e profondi.

Se Matteo era carente nel rapporto con Siria, se lei è cresciuta e si sente stretta nella sua relazione, questo NON dipende dal peso. Magari A LEI ha dato la spinta ma non è un qualcosa che valga in assoluto.

Questa cosa è bene precisarla perché tra le parole di Siria e alcuni commenti banali e superficiali dei tentatori è sembrato davvero che ogni cosa fosse riconducibile ai rotoli di ciccia. E l’ho trovato davvero svilente.

Discorso del peso a parte, comunque, Siria e Matteo mi sono sembrati, come dicevo, i più “reali”, quelli con problemi “normali”, e anche quelli probabilmente che sono stati legati da un vero sentimento (che forse ora è finito, chissà, ma che almeno in passato è esistito ed è stato meno tossico di tutti quegli altri casi umani dei quali abbiamo parlato).

Il darsi per scontati, la noia, la mancanza di attenzioni, sono tutte cose che in relazioni molto lunghe possono accadere. E’ irrealistico pensare che le relazioni funziono come nei film o nelle serie tv dove tutto è sempre a mille, il lovvo è sempre a mille e la passione è sempre a mille. La vita vera è diversa. Le relazioni lunghe passano anche sotto periodi di stallo, ed è anche giusto che una ragazza di poco più di 20 anni cerchi di capire se la situazione sia recuperabile o meno.

Sarebbe stato tutto comprensibile se solo ad un certo punto Matteo per giustificare le sue mancanze e le sue carenze non se ne fosse uscito con “No, perché io ho subito bullismo da piccolo. Ero troppo dolce e per questo sono stato lasciato dalla mia ex. Ho avuto un trauma, a Siria IN SETTE ANNI non l’ho mai detto, ma adesso dopo SETTE ORE all’Ismorusrelè in compagnia di semi sconosciuti mi sento finalmente libero da questo fardello che mi porto dietro da quasi un decennio e sono un uomo nuovo“.

OK.

VA BENE.

Niente, uno normale M A I.