Temptation Island 11: l’opinione di Isa sulla sesta puntata

Allora, diciamocelo chiaramente: sarebbe stato impossibile per chiunque lasciare Matteo Vitali nel falò di confronto di ieri a Temptation Island.

Sedersi di fronte a un ragazzone pacioccone tenerone con gli occhi dai quali sgorgano ettolitri di lacrime, col muso tremolante e l’espressione di un cucciolo di panda lasciato solo dalla mamma, e dirgli “No, guarda, ti lascio!“, è una roba che probabilmente manco uno spietato serial killer sarebbe riuscito a fare.

Ora, io non voglio dire che Siria Pingo sia uscita con lui solo per questo, eh, per carità. Però OGGETTIVAMENTE, se anche lei avesse voluto che il falò andasse in maniera diversa, come cavolo fai se davanti ti trovi una situazione di quel tipo che praticamente non ti lascia via di scampo?

Io devo dire la verità, loro sono pure stati carini, il momento del ballo, l’emozione di lui, lei che comunque sicuramente gli vuole molto bene considerando che in pratica ci è cresciuta insieme.

Vi dico pure che mi farebbe piacere se in qualche modo trovassero la chiave per essere felici e se durassero, del resto probabilmente tra tutte le coppie in gioco sono stati quelli a rispettarsi di più (sì, ok, lei lo ha accusato di averla trascurata e bla bla bla, ma robe abbastanza accettabili da una coppia in crisi che partecipa ad un programma del genere)… quindi, insomma, partiamo dal presupposto che se fossero felici e durassero sarei felice per loro. Però quello che ho visto in queste puntate mi porta ad essere scettica, lo devo ammettere.

La mia sensazione è che Siria di base sia stanca di questo rapporto, che voglia bene a Matteo ma non ne sia più innamorata, e che tra qualche mese – quando l’entusiasmo per i cambiamenti che lui ha promesso di fare si sarà esaurito, quando non ci sarà più il peso del parere del pubblico che ha dimostrato apprezzamento nei confronti di Matteo e quando qualche bonazzo le girerà intorno – chiuderà la storia e si dedicherà a godersi questa famosa spensieratezza dei vent’anni che tanto le è mancata.

Purtroppo la mia sensazione è stata che il suo pianto, dopo aver visto nel pinnettu le belle parole di Matteo nei suoi confronti e i suoi propositi di cambiamento, non sia stato un pianto di gioia del tipo “che bello! Finalmente ha capito, ora saremo felici!“, ma piuttosto un pianto che gridava “oddio, e ora come cavolo faccio a mollarlo senza passare per la stron*a senza cuore?“.

Ovviamente spero di sbagliarmi, eh. Magari da qui a qualche mese saremo qua a parlare di test di gravidanza, gender reveal, ‘svela il nome del bebè‘, racconta il parto, programma il matrimonio, ‘ecco la data delle nozze‘ e tutto il pacchetto standard degli influencer che ci vendono le loro vite felici (?), però al momento resto scettica. E non approfondisco ulteriormente perché poi sembra che stia qui a gufare quando davvero non è così.

Tante care cose, ragazzuoli. Spero sopravviviate quantomeno alla vacanza ad Amsterdam.

Tony Renda e Jenny Guardiano: io loro non li ho MAI presi sul serio. Sin dall’inizio mi hanno dato la sensazione di una coppia ‘televisiva’, non nel senso che non stessero realmente insieme nella vita reale, ma nel senso che sono andati lì con un copione ben preciso (stabilito da loro stessi, eh), con delle parti da recitare ed estremizzare, e con un finale già accordato. E quanto visto ieri mi conferma la mia idea.

I dialoghi del loro falò sembravano tratti da un qualunque film di Ficarra e Picone, i botta e risposta avevano quasi tempi comici, e manco per un momento ho pensato che potessero lasciare il programma separati.

Il fatto stesso che Pippo Bisciglia, che mai come in questa edizione ha palesemente schifato i fidanzati, spingesse per farli tornare insieme, mi conferma che di base era tutta una sitcom che nessuno ha mai preso sul serio.

Se comunque per un secondo, anche solo un secondo eh, dovessi far finta di credere a tutto ciò che abbiamo visto e dovessi realmente giudicare la coppia direi che: il grande problema di Tony non è tanto fare lo sc*mo con le donne, o nascondere la chat fingendo improbabili attacchi hacker o ammorbarci le ovaie con la minch*ata del dottor Jekyll e Mr. Hyde, il problema è che ha 42 anni e vuole vivere di ‘leggerezza’ come se ne avesse eternamente 15.

Che per carità, non è che a 40 anni ci si debba rinchiudere in casa ad allevare figli, pagare bollette e pitturare staccionate. Ma manco a fare le cose dei liceali quando hai l’aspetto di mio zio Concetto, dai.

Cioè, se vuoi fare l’eterno ragazzino finché l’osteoporosi te lo consentirà, va bene, alla fine fatti tuoi. Ma è più che lecito che una qualunque partner che abbia già sostenuto l’esame di maturità non abbia voglia di starti accanto e fare la minch*iona appresso a te fino alla menopausa e oltre.

Jenny, dal canto suo, parla di Tony in un modo così poco sano che quando ha detto che “abbiamo lo stesso sangue, è il mio punto di riferimento, è tutto!” ho seriamente avuto bisogno di prestare particolare attenzione per capire se si stesse riferendo realmente a lui o a suo padre.

Ribadisco: per me tutta la loro dinamica è poco credibile ma, a volerla prenderla sul serio, dirò che se torni con uno che ti nascondeva le chat, che ha ammesso di averti riempita di bugie, dottor Jekyll e Mr. Hyde e stron*ate varie, allora cavoli tuoi bella mia. Probabilmente hai un problema di dipendenza affettiva che andrebbe risolto con degli specialisti e non con Pippo Bisciglia.

Nota di colore: io morta dalle risate per come Jenny per tutta la durata del viaggggggio nei sentttttimmmmmentttti abbia fomentato le varie fidanzate a mollare i loro partner, a rendersi libere e indipendenti, le abbia caricate tutte a molla mettendosi a capo della rivolta femminista dell’ismorusrelè e poi tempo 10 minuti sia tornata con Tony. Con  T O N Y. Cioè, T O N Y.

Alex Petri e Vittoria Bricarello: finalmente ieri ho capito per quale motivo ricordarmi di loro mi sia sempre risultato più difficile di ricordare gli articoli del codice di procedura civile ai tempi dei miei studi di giurisprudenza.

Il motivo è che una coppia con così ZERO sentimenti in ballo non la ricordavo dai tempi in cui Gemma Galgani usciva col suo nipotino Nicola Vivarelli in arte Sirius.

Cioè Vittoria si è slinguazzata col tentatore, in quella piscina hanno riprodotto le illustrazioni del kamasutra, abbiamo visto salive zampillare, mani tastare e lingue serpeggiare, tutta roba che normalmente avrebbe destato clamore, scalpore, scene di ira del fidanzato di turno, gente inviperita sui social, fuoco e fiamme, caos e tragedia e invece nulla. Una tranquillità che manco durante i programmi di Marzullo alle due di notte.

Ad Alex non sarebbe potuto fregare meno di così. Roba che lo avremmo visto sicuramente più incaz*ato se una vecchia lo avesse superato nella fila alle poste piuttosto che se Vittoria avesse copulato in front of camera col tizio biondo ossigenato.

Per tutto il falò lui ha mantenuto lo STESSO, IDENTICO tono di voce. Mai un guizzo, mai un momento in cui abbia perso la pazienza o abbia dimostrato rabbia e risentimento. A lui proprio non fregava una stra-minc*a, lui sembrava stesse concludendo una transazione finanziaria, gli mancava l’abito gessato e la valigetta di pelle e poi sembrava uscito da Suits.

Lui aveva scambiato Filippo Bisciglia per un impiegato della Montepaschi e pensava di essere lì per chiudere un conto in banca. Cioè davvero, io una roba così asettica nei programmi trash mariani fatico proprio a ricordarla.

Vorrei dire a Vittoria che è stata brava, una queeeen, si è vendicata, ha servito, ci ha fatto mangiare e tutti gli slogan che vanno forte sui social, ma non posso dirlo davvero. Perché per vendicarti alla controparte deve fregare qualcosa della tua vendetta, e ad Alex credo che davvero sia impossibile che qualcosa nell’intero universo fregasse meno rispetto a quanto gli fregava di Vittoria singolarmente, e men che meno di Vittoria col tentatore.

Avete presente quando si vociferava che in questa edizione ci fosse una coppia che non stava davvero insieme? Ecco, per me il rumor era vero e la coppia erano loro, perché davvero non ci sono altre spiegazioni ad un livello così estremo di disinteresse.

Anyway, quando da qui a un’ora mi chiederanno di ricapitolare le coppie di questa edizione, loro saranno quelli dei quali dirò “aspetta ma le coppie erano 7, me ne manca una… aspè, ma chi cavolo erano? Non me li ricordo proprio!“.

Raul Dumitras e Martina De Ioannon: devo dire che sono rimasta a tratti affascinata, a tratti inquietata, dal modo in cui questa coppia abbia scatenato il sentiment del web.

Ho letto esaltazioni e difese che mi hanno davvero lasciata perplessa perché, personalmente, tra i due non si salvo proprio nessuno. L’unica speranza che ho è quella di non rivederli più, e soprattutto che Alfy Signorini ieri fosse a farsi la skin care sul suo panfilo a Porto Rotondo, e non si faccia passare per la mente la perversa idea di imporci la tassa di ‘sti due nei prossimi 800 mesi di Grande Fratello.

Martina ha sempre accusato Raul di essere troppo geloso, di non fidarsi di lei e bla bla bla, e per dimostrare che lui non avesse alcun motivo di ingelosirsi cosa ha fatto? Nel giro di due settimane ha perso la capoccia per un ex corteggiatore di Uomini e Donne che parla per frasi dei Baci Perugina e che palesemente fuori di lì non ha alcuna intenzione di averla a lungo tra i piedi.

Nel falò di ieri Martina ha detto a Raul: “Io ci ho riflettuto molto prima di spingermi più in là con Carlo, ho analizzato me stessa, ho riflettuto a lungo“. E il programma dura due settimane in cui lei per oltre metà del tempo è stata a flirtare come una dodicenne. Pensa te se ci avesse riflettuto poco.

Che io voglio dire, VA BENISSIMO che tu ti sia resa conto di non amare più il tuo fidanzato e che magari il tentatore sia stato solo il pretesto per fartene render conto, però, ecco, bastava dire quello, bastava dire “guarda, il problema è che, a prescindere da tutto, IO non sono più innamorata di te” e stop, pace. Nulla da recriminare.

D’altro canto la difesa di Raul come se fosse un cucciolo da proteggere mi lascia sinceramente perplessa.

Scusate, eh, ma a voi sembra normale un fidanzato che vi pressa se uscite un’ora più tardi dalla palestra, che si piazza sul vostro posto di lavoro e controlla chi salutate col bacio sulla guancia, che si indispettisce se chiamate prima vostra madre che lui, e che ha quegli scatti d’ira che lo portano a lanciare in aria e prendere a pugni le cose che si trovano intorno?

No, perché comunque sappiate che queste cose NON vanno bene.

Ed è davvero pericoloso romanticizzare questi atteggiamenti o, peggio ancora, dire che “se lui era così geloso e oppressivo FACEVA BENE visto come si è dimostrata lei“.

Paura, ragazzi. Paura.

Se non ti fidi della tua ragazza (anche con tutte le ragioni del mondo, eh!) la soluzione non può essere MAI controllarla ossessivamente e pressarla psicologicamente. Se non ti fidi LA LASCI. Punto.

E se non riesci a lasciarla nonostante la tua mancanza di fiducia prendi e ti fai aiutare da gente competente, di certo non ti metti lì a farle il cane da guardia perché non è così che funzionano le relazioni sane, e mi dispiace leggere tanti commenti in cui non si sottolinei minimamente questo punto che invece trovo estremamente importante.

Martina è una ragazzetta immatura che con Carlo forma tipo una delle accoppiate più inconsistenti della storia della tv italiana. Vederli flirtare in quel modo così stupido (scusate, eh, va bene tutto ma io morta dal ridere nel sentire Martina elogiare la dialettica di Carlo e la sua infinita conoscenza manco stessimo parlando di Alberto Angela, quando i loro dialoghi non si capivano manco sottotitolati alla pagina 777 del televideo) è stato urticante. Desolante è stato vederla non riuscire a farsi uscire MEZZA LACRIMA di fronte alla sofferenza della persona che si presume abbia amato. Ma quando leggo che “ci vorrebbero più uomini come Raul!“, “Raul è l’uomo che vorrei per le mie figlie!” IO BOH, davvero, mi chiedo quali siano i vostri standard e quale sia la vostra concezione di fidanzato ideale perché davvero BOH.

Scusate ma BOH è l’unico termine che la mia mente, totalmente spiazzata da ciò che legge, riesce ad utilizzare. Sono sicura che Carlo Marini, con la sua infinita dialettica, avrebbe trovato termini migliori. Io purtroppo non sono all’altezza e mi limito a…

Detto ciò, loro hanno scatenato le reazioni del web, hanno toccato la ‘pancia’ del pueblo, i social sono infuocati e ci sono decine di blogger e content creator che stanno sprecando fiumi di parole per analizzarli, e che si stanno strappando le vesti per difendere/attaccare l’uno o l’altro.

Le speranze sono poche. Sento già il rumore della porta della mistery room che si apre, sento già Alfy che ci preannuncia l’ingresso di uno, poi dell’altro e poi pure di quell’altro.

Vedo già i confronti a tre, le fancam, gli edit, il nuovo hashtag di coppia, i fanatici che stalkerano i parenti e ci descrivono ‘sti poracci come le persone più buone, pure e speciali dell’universo.

Io sento che sarà un lungo, lungo inverno.

E sento di non essere pronta, fatemi scappare vi prego.