Temptation Island 11, “Raul Dumitras porta in tv un modello negativo di gelosia”: risponde l’autrice Raffaella Mennoia
La donna ha poi svelato le ragioni del successo del reality e come sceglie le coppie
Renata Luglio 11, 2024
Raffaella Mennoia, autrice di Temptation Island e Uomini e Donne, ha svelato alcuni retroscena sul reality delle tentazioni condotto da Filippo Bisciglia.
Intervistata da La Repubblica, il braccio destro di Maria De Filippi ha spiegato che i concorrenti di Temptation Island non fingono, come invece alcuni spettatori hanno ipotizzato:
Nessuno recita, o almeno recitano sé stessi: i concorrenti portano in scena quello che sono. Se vogliamo intenderla con Pirandello, vengono a recitare loro stessi, però non è una recita. Nei reality i “nip”, i non famosi, sono veri. Ci sono telecamere che non vedi e te le dimentichi. Poi c’è il lavoro degli autori, siamo un gruppo unito con le nostre simpatie e antipatie. Ma non si dice ad un concorrente “fai questo”.
E ancora, sulla scelta del cast:
Il programma è il cast. Ne vedo tante, 150, 160. Quelle che incontro sono già state scremate dagli autori. Entrano nella stanza, dove faccio il casting e parlo singolarmente con lui e con lei. Se mi appassiono a quello che mi raccontano nel primo quarto d’ora è andata. Cerco di capire il motivo per cui vogliono partecipare, prendo appunti, vedo una media di quattro coppie al giorno.
Alcune sono fake e mentono, l’istinto ti salva, c’è poco da fare. Se una persona è empatica, capisce. Separandoli, per quanto possano essere furbi, capisci che non sono una coppia.
L’autrice televisiva ha quindi fatto il punto sul grande successo di Temptation Island:
L’abbiamo resa interessante grazie al montaggio, più di un bacio o una porta che si chiude, non mostriamo. In altre edizioni è più hard. Per noi funziona l’immaginazione. E’ un programma estivo, leggero. Con tutto quello che succede, non guasta. Poi la gente si identifica, vede quello che potrebbe capitare al vicino di ombrellone. Il fenomeno è questo. Le ragioni? La prima è che le persone si immedesimano, siamo stati tutti vittime e carnefici. E’ un programma confezionato con cura, il montaggio è fatto bene, le musiche sono belle. Temptation racconta temi larghi che accomunano chi sta insieme, non sono l’amore, la fine dell’amore, le corna. Al centro ci sono le coppie.
“E’ una produzione Fascino e Maria vuole vedere cosa succede. Ha sempre una chiave di lettura illuminante. Anticipa quello che potrebbe succedere, è incredibile“, ha aggiunto la Mennoia, che ha proseguito parlando di Raul Dumitras, concorrente dell’undicesima edizione, dove partecipa in coppia con la fidanzata Martina De Ioannon. Ha quindi replicato a chi, sui social, ha ritenuto inappropriato la gelosia del ragazzo, accusato di essere un esempio di “maschilismo tossico”.
In un programma come Temptation, il 90% dei concorrenti è ossessionato dalla gelosia. Siamo attenti a non rappresentare gelosie patologiche. Raul è molto giovane, ha 23 anni, è innamorato folle, cresce in un quartiere non facile, in una famiglia di lavoratori. E’ un bravo ragazzo. Da quello che si è visto può dare l’idea di essere Otello. Divide ma siamo alla terza puntata, ce ne sono altre tre. Le cose cambiano.
E ancora, a chi sostiene che sia un programma “trash”, l’autrice ha risposto:
Io non ci vedo niente di trash però ho anche imparato che se non si capisce bene una cosa si fa presto a dire: “E’ trash”. Poi chi lo dice, chissà, fa le stesse cose a casa sua.
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