Temptation Island 9: l’opinione di Chia sulla sesta puntata
Chia Luglio 28, 2021
“No, scusate, interrompete! Non ho capito il gioco… E’ un gioco nuovo? Gelato?” (cit.)
Per ben otto edizioni di Temptation Island (a cui si aggiungono le due Vip) siamo stati abituati a tentatrici come Giulia Cerini che, finché stanno nel villaggio, si calano perfettamente nella parte e si impegnano a portare a casa la pagnotta anche a costo di sacrificarsi limonando controvoglia disagiati random (ciao, Tommà!), ma una volta fuori se li scrollano rapidamente di dosso con astuzia, facendo pure quelle deluse perché “anche se mi dicevi il contrario, io me lo sentivo dentro che non potevo fidarmi!“.
Eravamo avvezzi a tentatori come Davide Basolo, che fino all’ultimo rassicurano la fidanzata di turno che ha abboccato alle loro moine ma – spente le telecamere – si limitano a due direct di circostanza prima di darsi alla macchia in attesa del sospirato trono a Uomini e Donne.
Ma stavolta nessun’altra tentatrice come quella di Sossio Aruta, che ha cambiato connotati, si è fatta i documenti falsi ed è espatriata in Papua Nuova Guinea pur di non essere rintracciata mai più dal buon Zonzo. Nessun Giulio Raselli 2.0, che sopporta di essere mordicchiato da attempate cougar pur di guadagnarsi altre chance nel magico mondo mariano. A ‘sto giro i ruoli si sono invertiti clamorosamente, e ad abboccare all’amo dei fidanzati delusi sono stati i single. Davvero, intendo. E non uno, non due ma addirittura tre, sembrerebbe.
Oddio, sulle intenzioni di quella bonazza di Carlotta Adacher – in merito alla quale Alessandro Autera ha esclamato che “me la porto direttamente a casa, Filì!” dopo aver trascorso tre giorni con lei a Roma dove “siamo stati benissimo, spero che continui così” – avrei bisogno di proBe concrete, ecco. Un selfie post coito, che tanto va di moda. O un pigiama appeso a mo’ di trofeo stile Gemma Galgani, volendo. Se non altro perché lui non è celebre per riportare troppo fedelmente la realtà dei fatti, diciamo. Tende a gonfiare più gli aneddoti che i muscoli, ad occhio. E non vorrei finisse come col “Range Rover d’oro“, che alla fine più che “d’oro” era color sboccata di Geordie Shore.
Ma se su Carlotta e Alessandro sospendo il giudizio in attesa delle prossime mosse social (che arriveranno, oh se arriveranno, se solo lei gli darà davvero corda!), altri due tentatori pare facciano proprio sul serio. Incredibile. Pazzesco. E TOTALLY INASPETTATO. Cioè, io per sei puntate pensavo seriamente che Luciano Punzo stesse dando vita ad uno spin off sdolcinato di The Lady, e che Federica Cleo desse retta a quel poraccio di Stefano Sirena giusto per non dover rientrare anzitempo dalla Sardegna, che una vacanza gratis di ‘sti tempi non va mica sprecata. Ed invece, nonostante gli spoiler che avevano fatto immaginare tutt’altro epilogo, sembra proprio che ci siano cascati con tutte le scarpe.
Luciano che riempie di videochiamate Manuela Carriero che “è la donna giusta, l’ho sempre pensato” a cui ha già presentato la famiglia. E che era così impaziente di rivedere che nemmeno di fronte a Filippo Bisciglia si è riuscito a trattenere e le è saltato subito addosso, ripetendole quanto gli era mancata tra un limone e l’altro. E Federica che è addirittura terrorizzata all’idea che Sirena non abbia chiuso definitivamente con la ex, perché per lui – che la cerca, la chiama e si preoccupa per lei, uguale uguale a come faceva con Manuela insomma… – prova già “un sentimento“.
E, nonostante io trovi tutto questo un po’ too much e dal restrogusto abbastanza cringe, trattandosi di persone che si conoscono da manco un mese e che fino a ieri erano accoppiate con qualcun altro, il fatto che alla domanda “Vi sentite fidanzati?” rispondano immediatamente di sì elargendo sorrisoni sognanti dimostra ampiamente che di partecipare a Temptation Island manco avevano bisogno, alla fine. Se non per monetizzare sulla rottura in mondovisione, certo. Perché solo a fronte di storie già MORTE E SEPOLTE da tempo non ci si fanno grossi problemi nel voltare pagina. E con questa rapidità, per giunta.
Questo programma, del resto, sembra un live tutorial di tutto ciò che NON VA MAI FATTO nelle relazioni.
E’ sbagliato, innanzitutto, voler aggiustare ad ogni costo qualcosa che è rotto da mo. Perché la storia dell’oro con cui riempire le crepe per renderle ancora più belle e preziose si applica ai vasi giapponesi, non alle persone. E quando in una relazione vengono a mancare rispetto e fiducia, viene a mancare tutto. Manuela e Stefano non si sopportavano da fin troppo tempo. Lei non è vero che aveva perdonato i tradimenti di lui, e lui non è vero che è finito all’Is Morus Relais perché avrebbe voluto risolvere i loro problemi. Lei passava la vita a rinfacciargli la qualunque sognando che si tramutasse miracolosamente nel principe azzurro che non sarà mai, e lui trascorreva le giornate a sbavare tristemente per qualsiasi patonza che non fosse quella della fidanzata. Hanno solo trascinato stancamente questa lenta agonia condita da uno “stupida” e da un “mostro” qua e là, regalandoci forse una delle pagine più vergognose che la storia del programma ricordi.
Lui un troglodita immotivatamente egocentrico che al falò finale finge lacrime di coccodrillo salvo poi dirle in faccia che “non sai nemmeno scop**e“, e lei che reagisce mettendogli le mani addosso. Roba che nemmeno dovrebbe esistere, figuriamoci andare in onda in prima serata. Speriamo che quei due poracci dei single se li tengano stretti, per carità.
E’ sbagliato anche non avere i propri spazi, in una relazione, ed annullarsi pur di compiacere l’altro. Un po’ come faceva Floriana Angelica, sempre chiusa in casa ad assecondare ogni desiderio di Federico Rasa, mentre lui non vede l’ora di uscire e al primo cu*o che gli passa davanti si rincogli*nisce.
Che lei, nonostante il primo falò di confronto praticamente perfetto, al secondo avrebbe finito col perdonarlo era più scontato dei saldi di luglio. Com’era prevedibile che lui avrebbe negato qualsiasi interesse per la single e si sarebbe prodigato a darle quelle attenzioni che a lei mancavano. Quanto meno nelle prime settimane, s’intende. Ma che Federico speri davvero di sposarla, specie dopo aver precisato “più avanti” (sia mai che lei si facesse strane idee a breve termine), la vedo meno probabile di Oronzo Carinola che mette al mondo prol… ah, ops.
Sbagliatissimo, chevvelodicoaffa, quell’eccesso di gelosia che sfocia nella morbosità che abbiamo visto da parte di Tommaso Eletti nei confronti di Valentina Nulli Augusti.
Cioè, ieri lui mi ha quasi fatto tenerezza, in quel goffo tentativo di recuperare con la “bambola che mi sono scelto” (la quale, nonostante si atteggiasse a femminone che ormai fregacazzi di lui, continuava a giustificare le sue mosse patetiche perché “tanto al falò ci eravamo lasciati“) dopo che si era preso un clamoroso due di picche dalla tentatrice che je piacerebbe, altro che “è troppo giovane, non ha niente che mi piace in una donna“.
Ma invece che andare a New York è meglio se va da uno bravo, mettiamola così.
E’ sbagliato non parlare, non confrontarsi, non dialogare col proprio partner, come accadeva tra Claudia Venturini e Stefano Socionovo. Che sia per paura di ferire o per mancanza di attributi, è sempre sbagliato. Meglio correre il rischio di passare per rompiballe che accumulare frustrazione a nastro. Specie quando si è ad un passo dalle nozze come loro due. Che non a caso sono riusciti a ritrovare l’entusiasmo perduto quando “ho capito che è bene sempre dire le cose come stanno, senza nascondersi o girarsi dall’altra parte“.
E sono pure riusciti a ripristinare l’intimità “abbattendo barriere” e “sciogliendoci molto“. Sperando che ciò basti a salvaguardare quei poveri pouf indifesi.
E anche pensare che siano sempre gli altri a sbagliare è incredibilmente sbagliato. Jessica Mascheroni ha sempre trovato più facile scaricare ogni responsabilità di una storia traballante a “quel pantofolaio di Alessandro“, piuttosto che mettersi in discussione in prima persona. E l’ha fatto fino all’ultimo, visto che pure quando lui è ritornato nella casa in cui convivevano per riprendersi le sue cose (4 magliette, 2 pesi e una dozzina di uova sode, immagino) ha avuto il coraggio di dirgli che “se tu eri diverso mi comportavo diversamente“.
E pensare che quella che si è lanciata nel letto del tentatore, levandosi i microfoni e cercando di eludere le telecamere è sempre stata solo lei, là dentro.
Infine è sbagliato lamentarsi della propria storia quando tutto sommato, guardando Temptation Island, è evidente che in giro ci sia ben di peggio. L’ha detto anche Natascia Zagato ad Alessio Tanoni (che trovavo già di una fregnaggine devastante quand’era serio e/o piagnucolante, ma quando ha iniziato a sorridere manco ve lo racconto) quando le ribadiva che certi suoi comportamenti non li avrebbe accettati: “Ma tu lo sai che non sono cose gravi?“. Ecco, diciamo che l’indole a crucciarsi per tutto è abbastanza diffusa, ma forse dovremmo imparare a spendere qualche minuto in più a far caso all’entità di quello che vediamo come un problema, ma che spesso non è altro se non una solenne minchiata che abbiamo semplicemente ingigantito. Per noia, per pessimismo o perché siamo delle meravigliose drama queen.
Loro due, comunque, bistrattati fino alla fine, e relegati di default agli ultimi cinque minuti di trasmissione che manco i figli della serva. Roba che quando ieri Pippo ha detto “parliamo del percorso di Natascia e Alessio” i più manco s’erano accorti che ne avessero iniziato uno, di percorso. Ma da un programma che esordisce alle 21.40 su Canale 5 mandando in onda due che si schifano, si insultano e si menano, l’essere confinati all’una di notte (giusto per cinque minuti se va bene, tanto poco disagio c’è da raccontare) lo prenderei come un complimento, onestamente.
Ps. Date un aumento a Bisciglia, santo cielo, che a ‘sto giro con quaranta falò anticipati (richiesti persino di notte, buttandolo giù dalla brandina e facendolo correre sfatto e mezzo assonnato nel villaggio) e risse sventate se l’è proprio meritato, poraccio.
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