Le durissime parole spese da Giovanni Conversano durante la prima puntata della seconda edizione di Temptation Island Vip contro l'ex compagna Serena Enardu, conosciuta dieci anni fa a Uomini e Donne, sembrano aver scatenato una reazione a catena che Elga, sorella gemella dell'ex tronista, è decisa a non tollerare (potete recuperare la polemica tra Elga e Giovanni QUI e QUI).
A raccogliere le parole di Elga è stato il quotidiano L'Unione Sarda dove la Enardu ha spiegato la sua volontà di interrompere la cascata di offese scaturita dalla vicinanza della sorella al tentatore Alessandro Graziani: "Querelo tutti, voglio fare giustizia e difendere la sua dignità in tribunale. Tutto questo è trash". Ad accendere le critiche circa gli atteggiamenti adottati da Serena sembrano essere stati gli asprissimi giudizi espressi da Conversano durante la messa in onda della prima puntata del docu-reality di Canale 5:
Ho tentato di abbassare i toni chiedendo di non commentare e ignorare le storie di quel povero sfigato che cerca ancora di grattare un po' di visibilità grazie a Serena e non perde l'occasione di sfruttare ogni situazione, sia frivola o delicata. Tutto nasce dal video che riprende Serena in braccio al suo tentatore, Alessandro, che la butta in mare per una penitenza in un gioco del programma: immagini delle quali approfitta Conversano per farsi avanti, accusando mia sorella di averlo tradito quando invece è provato che il traditore è stato lui. Una bugia che ha scatenato e alimentato le reazioni di sconosciuti sul web, parole denigratorie che feriscono me, i miei genitori e mia sorella, ancora ignara di tutto, visto che tutti i partecipanti di Temptation non potranno varcare la soglia del resort finché dura il programma.
Elga ha raccontato come da quel momento hanno cominciato a riversarsi sui profili social della loro famiglia numerosissimi attacchi ed insulti volti a minare la reputazione di Serena:
Frasi offensive, parole volgari, epiteti indicibili scritti dai leoni da tastiera che pensano di farla franca. Non sono manifestazioni di pensiero, è normale criticare personaggi pubblici ma quel che è successo è un abuso della parola che ferisce più di una coltellata. Mia sorella ha la libertà di verificare la solidità della sua relazione, ed è in nome di questa libertà, parola con la quale siamo cresciute in famiglia, che scendo in campo ora, difendendo nella sede idonea la dignità e reputazione di Serena, vittima di un'aggressione senza ragioni davanti alla quale non posso restare indifferente.
A diventare bersaglio del pubblico web è stato anche Tommaso, figlio di Serena, che si è visto l'account Instagram invaso da epiteti poco carini rivolti verso la madre: "L'hanno sconvolto". Elga ha deciso di procedere per vie legali contro chi ha offeso la sorella e in questa missione è accompagnata dall'avvocato Monica Puggioni che ha sottolineato come ci siano tutti gli elementi per poter andare in tribunale:
Procederemo per diffamazione e calunnia. [...] Stiamo raccogliendo tutti i messaggi, siamo preoccupati anche per l'effetto psicologico che possono avere su Serena: lei è ancora lì, a Is Morus, non si aspetta l'exploit tv del suo ex, non può difendersi ed è una vittima. Consegneremo il fascicolo in tribunale, ravvisando in quel che è accaduto la diffamazione e la calunnia. Dobbiamo far tacere queste voci perché incitano il pubblico alla violenza, proprio contro Serena: chi ha letto i messaggi capisce bene perché la famiglia ha deciso di agire e non passarci sopra, in un momento in cui si invita il Paese a combattere la violenza contro le donne.
Elga allora ha rivendicato il diritto della sorella, impossibilitata nel difendersi per il momento, di cercare la felicità e il meglio per la sua persona:
Possiamo scegliere il meglio per noi. Nulla sappiamo di quel che sta succedendo nel programma perché, come da regolamento, i concorrenti sono isolati, senza cellulare o tv. So però che mia sorella, come qualsiasi donna, deve avere la libertà di scegliere come comportarsi e il compagno. Il mio messaggio è rivolto anche a chi ci conosce perché ricordi chi siamo state per quarant'anni. Il mio intervento è un atto estremo per difendere un iter di vita che mai è caduto nella volgarità. Ecco perché querelerò chi ci insulta, vigliacchi della tastiera.
AGGIORNAMENTO - Elga ha voluto precisare alcuni dettagli circa l'azione legale intrapresa e ha detto la sua con alcune storie condivise attraverso il suo account Instagram (potete ascoltare il suo sfogo nel video in apertura):
Stavo leggendo dei commenti e l'ultimo mi ha fatto veramente riflettere su quanto le persone delle persone non abbiano la volontà, non la capacità, di ascoltare bene. Mi ha scritto: "Sì però Serena poteva essere un po' più garbata". Voglio specificare che la mia azione legale non è legata a chi sostiene che Serena non sia sta garbata perché noi non possiamo piacere a tutti e, attenzione, soprattutto non ci interessa neanche piacere a tutti. Noi compiamo delle azioni, ognuno è libero di farlo e nessuno deve giudicare... uno può dare un parere, un'opinione, "a me è piaciuta", "io non mi sarei comportata così". L'azione legale, il disappunti, nasce nel momento in cui delle persone si permettono di affermare questo nel modo sbagliato e usando dei termini che non sono consoni alla comunità di Instagram, che non sono consoni alla società in generale ma che probabilmente sono molto consoni nelle proprie famiglie. Soprattutto intraprendo un'azione legale nei confronti di una persona che offende, una persona che inventa e dice delle bugie e va fermato. Questo era per precisare perché, per carità, ognuno è libero di fare ciò che vuole ed ognuno è libero di pensare che quello che fa un altro è di suo gradimento oppure no. Libertà ma non offese, non violenza.
E voi che cosa ne pensate?