‘The Voice of Italy 3′: l’opinione di Isa sulla semifinale
Isa Maggio 20, 2015
Ne ho beccati quattro su quattro! I quattro finalisti della terza edizione di The Voice of Italy sono esattamente i miei preferiti per ogni team quindi posso tranquillamente dire che la puntata di ieri sera mi ha fatta gongolare aBBestia!
E se fino all’ultima puntata ero ferma nella convinzione di volere Carola Campagna come vincitrice di questa edizione direi che, sia alla luce degli inediti che alla luce di una particolare intensità interpretativa che ho colto in lui in queste ultime puntate, la mia preferenza si è spostata su Fabio Curto.
Dunque, parliamoci chiaro, gli inediti che abbiamo ascoltato ieri sera erano sostanzialmente una mezza schifezza. Una roba che in confronto i pezzi di KekkoDeiModà sembravano opere di alto cantautorato, per dire. Se dovessi stabilire una classifica di bruttezza avrei serissime difficoltà. In mezzo a tanto orrore l’unico, e sottolineo l’unico, pezzo che salvo è proprio quello di Fabio che fa un po’ Ligabue, un po’ Vecchioni ma almeno contiene un messaggio, e Fabio lo interpreta attribuendo un peso a ogni singola parola del testo. E’ toccato aspettare oltre la mezzanotte prima di sentire un inedito che non facesse venir voglia di tapparsi le orecchie e gridare ‘bla bla bla bla bla‘ ma alla fine ne è valsa la pena perché è stata proprio quell’ultima esibizione a farmi stabilire con assoluta certezza per chi tiferò il giorno della finalissima.
La gara è iniziata con la sfida probabilmente più difficile, quella tra Ira Green e Roberta Carrese, la sfida che mi ha messo in maggiore difficoltà al momento di decidere per chi fare il tifo. Alla fine, però, ho puntato su Roberta sia perché il suo timbro mi sembra leggermente più “malleabile” rispetto a quello di Ira sia perché trovo che renda allo stesso modo tanto in inglese quanto in italiano al contrario della Green che se nei pezzi in lingua è straripante perde qualcosa quando si accosta a brani nostrani. Insomma era dura, era durissima e chiunque avesse vinto lo avrebbe meritato. Ha vinto Roberta e io sono felice.
Sulla sfida tra Keeniatta Baird e Thomas Cheval non ho nemmeno avuto bisogno di sentire le canzoni. Su Facebook poco prima che i due si esibissero ha scritto il seguente messaggio: “Keeniatta mi fa venire voglia di abbandonarmi ad un sonno eterno. Tifo per Thomas a priori, anche se il suo inedito fosse stato scritto dalle Las Ketchup“. Ecco, io non rinnego assolutamente ciò che ho detto, continuo ad amare Thomas e trovo che la sua sia una delle voci più interessanti uscite fuori da questa edizione… certo è che non mi aspettavo gli avrebbero davvero affibbiato un inedito che potrebbe benissimo essere stato scritto dalla versione francese delle Las Ketchup. Cioè ma, secondo voi, perché? Esiste una ragione valida per la quale gli abbiano scritto un pezzo brutto e in francese? Brutto per brutto almeno un po’ di patriottismo e scrivetelo in italiano, voglio dire. Vabbé, mi consolo pensando che anche al mio adorato Mengoni ai tempi di X Factor avevano accollato quella ciofeca di Dove di vola e poi lui, da solo, è arrivato a scriversi Guerriero. Tranquillo, Thomas, dal tunnel degli inediti deMMerda affibbiati durante i talent si può uscire, stay strong!
Tra Carola Campagna e Sara Vita Felline ovviamente non ho avuto mezzo dubbio perché Carola, come saprà chi ha letto le mie opinioni nel corso di questa edizione, è una delle mie cocche. E più che per il passaggio del turno (che a onor del vero è avvenuto grazie al voto di J-Ax perché il pubblico aveva preferito, seppur di poco, Sara) sono contenta della notizia che le è arrivata ieri: ho sempre detto che la sua voce mi rilassa, mi riconcilia con il mondo e sarebbe capace di rasserenare gli animi anche durante una riunione di condominio e quindi per una voce così angelica e dolce cosa ci sarebbe di meglio che fare da colonna sonora ad un nuovo cartone animato della Disney? Questo è esattamente ciò che accadrà a Carola il cui inedito è già stato scelto dalla Disney per la versione italiana di un cartone di prossima uscita. Beh possiamo dire senza timore di essere smentiti che, considerato quello che (non) hanno fatto i precedenti vincitori di The Voice, il suo già da adesso è il successo più grande per una partecipante al talent di RaiDue. Brava, cocca!
Sulla sfida finale ho già detto, tifavo per Fabio. Sarah Jane Olog ha una voce universalmente, oggettivamente e indiscutibilmente bella. Eppure non mi ha mai coinvolta più di tanto. Sono sempre dell’idea che se si bazzica nell’ambiente da anni e se addirittura si è già avuta un’altra esperienza in un talent – peraltro molto più seguito e che quindi può offrire molte più occasioni – e il grande salto non è avvenuto forse, semplicemente, manca quel quid per intraprendere una carriera di successo da solista. Di voci belle, perfette, intonatissime e potentissime è pieno il modo, ma quell’uno su mille che ce la fa oltre alla voce deve avere una scintilla in più e io, personalmente, non credo che Sarah ce l’abbia. Io le auguro di continuare a cantare perché lei un dono ce l’ha ed è evidente, però le auguro di trovare la sua dimensione e l’appagamento in quella dimensione senza andare sempre e per forza alla ricerca di un qualcosa che poi non è nemmeno detto sia tanto meglio di quello che si ha già.
Detto ciò fate i bravini e alla finalissima votate Fabio Curto. Anche perché lui è tanto profondo, pacioccoso e sensibile ma, come dovreste ben sapere, se mi si incazza con un calcione vi spinge giù nel dirupo. #QuestaèSparta
COMMENTI