‘The Voice of Italy 4′: l’opinione di Chia sulla finale
Chia Maggio 24, 2016
Correva l’anno del #MaiNaGioia, e con una beffarda percentuale del 50,19% Alice Paba del #TeamDolcenera vinceva la quarta edizione di The Voice of Italy a discapito del mio pupillo, Charles Kablan del #TeamKilla.
E non so se si è capito bene, ma ha vinto col 50,19%. Cinquantavirgoladiciannovepercento. Manco quel 51% politico che ti fa dannare un po’ di meno, no, cinquantavirgoladiciannovepercento… Roba che dopo una settimana intera di televoto alla fine sono stati una manciata scarsa di sms a fare la differenza. Pazzesco.
Sia chiaro, a me Alice non dispiace affatto. Ha una bella voce e quel pizzico di follia che rende le sue performance piacevoli e godibilissime. Mi fa persino sorridere che abbia finito col trionfare, apprezzatissima sui social e in studio oltre che al televoto, una che l’anno scorso era stata completamente snobbata ad Amici 14, non riuscendo manco ad accedere alla fase serale.
Però Charles era Charles. Sicuramente più impreciso nell’intonazione, ma l’empatia che riusciva a creare con il pubblico ad ogni sua esibizione era unica. Sui brani in italiano ha sicuramente molto da lavorare, ma su quelli in inglese non lo batte nessuno, e quel meraviglioso duetto con il suo coach Emis Killa sulle note di See You Again di Wiz Khalifa featuring Charlie Puth lo ha dimostrato ampiamente. Io questi strani miscugli di pezzi rappati e voci intense li sto iniziando ad amare parecchio, e come mi ha fatto impazzire il duetto tra Sergio Sylvestre e Fedez ad Amici 15, ieri ho trovato Emis e Charles davvero pazzeschi. Così pazzeschi che la vittoria se la sarebbero meritata tutta.
Un giusto terzo posto per Elya Zambolin del #TeamPezzali, che ha dalla sua un’ottima capacità di stare sul palco e reggere la scena. E una menzione particolare per il suo coach che non è stato una rivelazione (quella per quanto mi riguarda è stata Emis, sul quale partivo stra prevenuta ed invece ho rivalutato tantissimo, quanto meno come persona… Riguardo la sua musica datemi più tempo, su 😀 ) ma un’incredibile conferma… Io Max Pezzali lo adoro da quando ero piccola, Nord Sud Ovest Est è stato il mio primo cd e le sue canzoni han fatto da colonna sonora alla mia vita (come un po’ a quella di tutti, mi sa…), e come coach non mi ha assolutamente delusa, anzi… Ironico alle Blind Audition, onesto alle Battle e ai Knock Out, determinato ai Live Show. Ha i suoi gusti come tutti, e forse io al posto suo in finale ci avrei portato un Claudio Cera o un Cristiano Carta, però vederlo ieri sera con gli occhioni lucidi per l’emozione ha dato ulteriore prova di che bellissima persona sia…
L’unico mio cruccio su questa edizione di The Voice è come abbia potuto arrivare in finale una come Tanya Borgese e non una come Giorgia Alò. Non me lo spiegherò mai, giuro.
Ed in attesa del prossimo anno, dove toccherà trovare un sostituto a Raffaella Carrà che ieri sera ha annunciato ufficialmente che non farà più la coach, spero che almeno quest’anno le case discografiche si accorgano di questi ragazzi e gli diano una chance, perché è assurdo che ad Amici producano dischi persino alle voce più trite e ritrite e a The Voice si lascino scappare talenti incredibili come il buon Tommaso Pini. Amen.
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