Tommaso Rinaldi di ‘Si può fare’: “Mi dicono che sono un sex symbol, ma non ho ancora trovato la donna giusta!”
Edicola Maggio 10, 2015
Sono bastate poche puntate di Si può fare, lo show di Carlo Conti in onda in queste settimane su Raiuno, per far aggiudicare a Tommaso Rinaldi la medaglia di più sexy dei concorrenti. E non sarebbe la prima medaglia per il tuffatore romano, che ha vinto già un bronzo e un argento ai campionati europei giovanili. Ciononostante, e nonostante sia corteggiatissimo, Tommaso è ancora single: “Però sogno da sempre di incontrare la donna giusta che mi faccia innamorare. In questi due anni da single, nessuna mi ha emozionato come vorrei” spiega lui. Così quando gli si chiede di fare l’identikit della sua donna ideale, risponde: “Mi deve attrarre fisicamente, ma deve essere anche simpatica e intelligente. Una donna con cui avere scambi di idee quotidiani, che non pensi solo al presente, ma con cui poter fare anche dei progetti per il futuro. Insomma, nei sentimenti cerco solide certezze. E poi preferirei che non facesse parte del mondo del nuoto. Mi piacerebbe una donna con cui poter parlare di altro oltre che di tuffi e gare. Ho una vita molto impegnata, totalmente dedicata allo sport: fino al pomeriggio sono in piscina con i tuffi o in palestra con i pesi e poi adesso, di sera, ci sono le prove di Si può fare!”. Quando gli si chiede cosa pensa delle relazioni tra donne più mature e uomini più giovani e se si fa condizionare dall’età di una donna, il bell’atleta risponde: “No, nel mondo più assoluto. Per me l’amore non ha età. Anzi, penso che una partner un po’ più grande, matura e indipendente, sarebbe in grado di capire meglio il mio mondo. Non sono contrario, anzi ritengo che ci sarebbe la possibilità di vivere un rapporto intenso e di crescita. Sono molto tradizionale sul corteggiamento: in genere faccio io la prima mossa. Lancio segnali d’interesse e se ricevo risposta positiva…mi tuffo!” scherza lui. Così, quando gli si chiede se secondo lui sesso e sport vanno d’accordo, risponde: “Certamente. Per quel che mi riguarda, il sesso non influisce sul rendimento sportivo, semmai regala una marcia in più. Non mi sono mai fatto condizionare da questo. Alla fine, anche quella è una sana attività fisica!“. Nel frattempo, si allena a con i bambini facendo da nipotino al figlio di sua sorella. Quando gli si chiede di questo ruolo e di ciò che sogna per il futuro, Tommaso conclude: “Il mio sogno è che il mio nipotino Massimo, che ha 2 anni, riesca finalmente a chiamarmi zio. Magari ora, guardandomi in tv…Mio padre Domenico, anche lui ex tuffatore, mi segue sin dall’inizio e il fatto che io sia suo figlio non lo condiziona. E’ severissimo e pretende il massimo. Una volta mi ha addirittura rimproverato duramente per il mio scarso rendimento agonistico, dicendomi ‘Non ti riconosco come figlio’! Ci sono rimasto malissimo, ma le sue parole mi hanno spronato a fare meglio. Non cambierei mai allenatore. Ora torno ad allenarmi per gli assoluti di Bolzano, per poter accedere ai mondiali di Kazan in Russia, e per le qualifiche per le Olimpiadi di Rio del 2016. La tv? Non lo so, vedremo!“.
Fonte: Nuovo
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