“Tony Effe, ma vaffancu*o”: diventa virale lo sfogo di un noto cantante durante il suo concerto di Capodanno
“Circondati da rincogl*oniti”, ha sbottato l’artista
Rossella Gennaio 3, 2025
L’esclusione dal Capodanno al Circo Massimo di Roma del rapper Tony Effe continua ad alimentare polemiche, tra colleghi che lo hanno difeso a spada tratta, ed altri che invece lo hanno attaccato duramente.
Il leader de Le Vibrazioni, Francesco Sarcina, ha recentemente espresso il suo disappunto nei confronti del rapper Tony Effe durante il concerto di fine anno a Iglesias. Con dichiarazioni forti e critiche dirette, Sarcina ha acceso il dibattito sui testi del rapper, accusati di essere offensivi verso le donne.
Nel corso della performance, Sarcina ha commentato ironicamente il nome d’arte di Tony Effe, chiamandolo “Tony Effe dell’Effelunga” e proseguendo con un invito esplicito a “andare a quel paese”. Il cantante ha poi preso di mira i contenuti delle canzoni del rapper:
Ha rotto i cog***. Ma si può? Uno che insulta le donne così. Ma perché! Ma che caz** vuol dire? Siamo circondati da rinc*glioniti, ci dobbiamo svegliare.”
“Tony Effe, ma vaffanculo! Ma si può uno che insulta le donne così? Perchè? Che cazzo vuol dire? Siamo circondati da rincoglioniti”.
Sarcina on fire durante il concerto de Le Vibrazioni a Capodanno 🔥👏 pic.twitter.com/DLHjrSMKe2
— Infomusica (@Infomusica_blog) January 2, 2025
Nonostante le polemiche, Tony Effe ha continuato a esibirsi, con un recente concerto al Palaeur di Roma dopo l’esclusione dal Capodanno al Circo Massimo. Attraverso i social, il rapper ha dichiarato di sentirsi vittima di accuse ingiustificate:
È più facile attaccare me che risolvere i veri problemi del nostro Paese. Essere stato un capro espiatorio mi ha dato la forza di continuare a spingere.
Le accuse di misoginia nei confronti di Tony Effe e la critica di Sarcina riflettono una discussione più ampia sull’etica nella musica e sull’impatto dei testi. Se da una parte i fan del rapper difendono la sua libertà artistica, dall’altra non mancano voci che chiedono una maggiore responsabilità nei messaggi trasmessi attraverso la musica.
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