‘Trono over’, Gemma Galgani cotta di Juan Luis Ciano: “Le sue labbra mi attirano come una calamita! Se mi ricorda Giorgio Manetti? In nessun uomo cerco di ritrovare qualcosa di lui!”. E su Jean Pierre Sanseverino…
Melissa Novembre 8, 2019
Il sogno di Gemma Galgani a Uomini e Donne è quello di incontrare l’uomo della sua vita e, nonostante le mille storie d’amore travagliate, la dama torinese non ha ancora realizzato il suo desiderio più grande.
Dopo la prima frequentazione con il cavaliere Ennio Zingarelli e la tormentata relazione con Giorgio Manetti, la Galgani ha continuato la ricerca del vero amore e nelle ultime settimane, dopo il rifiuto rifilatole da Jean-Pierre Sanseverino, si è messa nuovamente in gioco iniziando una conoscenza con Juan Luis Ciano.
Alle pagine del magazine di Uomini e Donne, Gemma ha svelato le sue emozioni più profonde e il dolore per gli avvenimenti del passato. La dama ha raccontato cosa l’ha colpita di più di Juan Luis:
A primo impatto mi ha colpito il suo sorriso. E poi è stato un crescendo, proprio come in un concerto. Ebbene sì, è scattato il coup de foudre! Lo sentivo molto vicino e mentre ballavamo le sue labbra mi attiravano come una calamita. Poi la conoscenza ha confermato queste mie prime sensazioni: è davvero una bella persona, sempre disponibile, ironico. Di lui mi piace il rispetto ce ha verso la famiglia, mi piacciono la sua lealtà e la sua trasparenza. È un uomo che non sopporta l’ipocrisia. Ma soprattutto mi ha colpito la sua grande sensibilità. Questo è un fattore molto importante per me che, a sette anni, chiedevo al babbo: “Ma la sensibilità, babbo, è una malattia dalla quale si guarisce?“. Il babbo mi rispondeva che averla è un dono prezioso, ma che dovevo imparare a conviverci senza farmi del male. Comunque lui non è il mio nuovo Giorgio. È Juan.
Rispetto a chi invece le ha chiesto se cerca nei suoi nuovi corteggiatori qualcosa di Giorgio, il suo ex storico, Gemma non ha dubbi: quella del Manetti è una porta chiusa a doppia mandata:
Non mi piacciono i confronti e non ne faccio. In nessun uomo cerco di ritrovare qualcosa di Giorgio, che sia ben chiaro per tutti. Non ho mai cercato sostituti di qualcuno che nella mia vita non esiste più, e Juan Luis senza alcun dubbio non lo è, ha una propria personalità ben marcata. Non cerco un clone che somiglia a Giorgio. Anzi, spero proprio che non abbia quei lati caratteriali di Giorgio che mi hanno fatto soffrire tanto. Lui era troppo preso da sé stesso per tuffarsi davvero in una storia d’amore. Vorrei un uomo che, al contrario di lui, sappia darsi con generosità, che ti sia accanto con delicatezza e amore, che abbia la sensibilità di capire le tue debolezze, le tue paure e sappia rassicurati. Qualcuno che non ti faccia sentire sempre in bilico come se camminassi su una fune a dieci metri da terra! Non cerco niente di Giorgio. No grazie. Ho già dato con lui. Ora preferisco vivere senza farmi del male. Cerco qualcuno che mi dia la sicurezza che ci sarà anche domani per me, senza dovermelo sempre chiedere, ottenendo sempre risposte vaghe. Magari potrebbe essere proprio Juan Luis.
La Galgani, approdata per la prima volta nel Trono Over di Uomini e Donne ormai dieci anni fa, ha voluto ripercorrere gli amori ed errori del passato:
Da Ennio a oggi è mancato sempre l’amore vero, almeno da parte loro, quello che ti trasferisce in una dimensione quasi irreale. Sicuramente ho commesso degli errori dovuti perlopiù alla paura di perderli. Anni di analisi non mi hanno insegnato a superare il “timore della perdita” di chi amo, ma solo a esserne consapevole e cercare di “permeabilizzare” le emozioni. È un timore che mi ha accompagnato sia con Ennio che con Giorgio, con l’aggravante che con Giorgio avevo il veto di parlare del mio malessere, perché se lo avessi fatto mi avrebbe lasciata. “Se vedo che soffri, sono io ad andarmene” era la parola d’ordine. Era evidente a tutti che ero sfinita e che stavo chiedendo a me stessa più di quanto il mio fisico si potesse permettere. Tuttavia con lui, la parola d’ordine era tacere sulla sofferenza. Quindi l’errore era suo, con questa pretesa assurda, e mio nell’accettarla. Ero arrivata al punto di tacere anche alle offese di Tina, che in quel periodo mi etichettava come “zerbino” e mi diceva di essere “la vergogna delle donne”. Rispetto a quelle parole, le offese di oggi sono zuccherini! Mi riferisco a un’intervista che lui ha rilasciato ultimamente e con la quale mi conferma che non ha nessun riguardo nei miei confronti neppure adesso, dato che in quest’intervista ha rimarcato il fatto che attualmente, secondo lui, accetterei le offese di Tina. Deve aver dimenticato quelle passate, quando lui presente rideva alle battutacce di Tina nei miei confronti. Altro errore è stato sopravvalutarlo, attribuendogli un’empatia che non aveva. Era troppo concentrato su sé stesso per accorgersi che fossi una candela con una fiammella sempre più fievole. L’errore è stato sempre relazionarmi con uomini ricchi di egoismo e che schivavano la generosità come un insetto fastidioso. Uomini onnipotenti e pieni di sé. Da Giorgio, che non potevo disturbare se guardava un documentario fino a Jean-Pierre, che non potevo chiamare a mezzogiorno perché mangiava! Sì, ho sbagliato con loro a essere troppo tollerante, troppo generosa, ma è il mio modo di essere e di vivere l’amore e non lo voglio cambiare per nessuno. Comunque vorrei essere meno sprovveduta e più rispettosa verso me stessa.
La dama ha poi parlato della sua ultima delusione sentimentale, ovvero la conoscenza, da poco interrotta, con il suo concittadino Jean-Pierre, che l’ha rifiutata ammettendo di vedere in lei solo un’amica:
Con Jean-Pierre ho manifestato il mio interesse e non mi devo certo colpevolizzare per questo. Incontrare persone, proporsi a loro è nello spirito della trasmissione, che prevede proprio conoscenza e corteggiamento. Di lui mi ha infastidita molto l’avermi descritta “diversa” fuori dal contesto televisivo rispetto a come mi ha conosciuta in trasmissione. Questo lo trovo assolutamente inaccettabile e offensivo in quanto chi mi conosce davvero mi dice esattamente il contrario: sei proprio come in TV! Io sono sempre la stessa, fuori e dentro. Poi è logico che fuori cambia il contesto, hai meno interferenze. Mi ha anche definita aggressiva, quando ci son persone in studio che urlano al punto che si dovrebbero controllare i decibel per inquinamento acustico! Posso aver sbagliato nell’essermi buttata a capofitto in questa conoscenza, ma questo è il mio modo di essere: nei rapporti ci si deve dare con generosità. Del resto lui, dopo avermi ripetuto che teneva tantissimo alla nostra amicizia, aveva anche cominciato a dire che si sentiva abbastanza coinvolto, che stava cambiando qualcosa fra noi. Questo faceva ben sperare, non vi sembra? Un giorno l’ho chiamato per invitarlo a teatro e lui mi ha raccontato che la sera in cui era uscito con Antonella era stato malissimo e non era riuscito neppure ad aprire bocca. Gli ho risposto con una battuta, dicendo: “Almeno l’avrai aperta per mangiare” e lui ha reagito in modo un po’ stizzito a questa mia boutade! Per lui ho avuto mille attenzioni, mai apprezzate. Nei miei confronti poteva averne una: essere chiaro. Se avesse voluto troncare, avrebbe potuto dirmelo prima, quando mi diceva invece che gli dava sicurezza la mia presenza in studio e che qualcosa stava cambiando.
Un atteggiamento ostile che la Galgani ha ammesso di non aver accettato con facilità:
Ovviamente non mi aspettavo assolutamente da lui un comportamento del genere! Sarebbe interessante rivedere l’RVM di Roma, ai Fori Imperiali, dove Jean-Pierre, sorridendo, mi diceva che le cose stavano migliorando. Non oso immaginare cosa sarebbe accaduto se invece fossero volte al peggio! Mi ha delusa perché si è rivelato diverso da come si era presentato. Ha tanto inneggiato all’amicizia, mentre ha dimostrato di non attribuire a questa parola il valore che merita. Quando mi sono difesa dalle parole di una signora dai modi arroganti e di una ragazza che, sotto ai falsi sorrisi, mi hanno attaccata, Jean-Pierre ci è rimasto male per la mia difesa e non per il loro attacco. Altra delusione che in questo caso si è unita al fatto che la ragazza in questione era anche la figlia di una mia cara amica. Per non parlare poi della caduta di stile che ha fatto nell’esibire l’orso che gli avevo regalato in una foto assieme alla sua nuova partner, in cui venivo derisa e denigrata. Questo comunque mi ha fatto bene. Come mi ripeto sempre,a volte le persone si cancellano da sole e del loro passaggio nella tua vita lasciano davvero poche tracce. Le mie lacrime per Jean-Pierre avevano per me una motivazione nel momento in cui le ho versate: avevo di lui un’immagine che ora è svanita. Ora le trovo immeritate. Ma con il senno di poi siamo bravi tutti.
A proposito dei già iconici giochi con la frutta, invece, la dama ha ammesso di trovarli divertenti:
I giochi con la frutta mi hanno riportata indietro negli anni dell’adolescenza. Forse possono indurre chi è timido a sciogliersi un po’. Possono creare una complicità, rivelare i prodromi di un’intesa che magari nascerà. Juan è stato disponibile, ironico e mi ha rivelato un po’ di sé anche in questa occasione.
Pensando alla possibilità di trovarsi all’interno di un reality show con la sua acerrima nemica, Tina Cipollari, Gemma ha confessato di non avere paura di tale possibilità:
Forse in TV non vedreste nulla perché i cameraman fuggirebbero a nuoto terrorizzati! Se fossimo da sole su un’isola deserta saremmo costrette a parlarci, ma separate da un filo spinato. E soprattutto saremmo costrette ad ascoltarci, esercizio impossibile per Tina nei miei confronti. Nessuna delle due avrebbe la possibilità di scappare dicendo: “No Maria, io esco!“. Chissà, magari mi conoscerebbe davvero, e forse cambierebbe l’opinione che si è fatta di me nel suo immaginario: chi può saperlo? Ma ci vogliono sensibilità e comprensione, almeno tra noi donne, cose che lei non prova mai nei miei confronti. Sicuramente io conoscerei lei. E forse cambieremmo opinione l’una dell’altra. Oppure rafforzeremmo quella che abbiamo ora. Chi può dirlo?
E voi che cosa ne pensate?
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