Beatrice Valli e Marco Fantini sono convolati a nozze lo scorso 29 maggio circondati dall'affetto di amici e parenti. Intervistata dal magazine Grazia, l'ex corteggiatrice ha raccontato di aver sempre sognato un amore come quello che la lega a Marco:
I miei genitori hanno conservato un filmino del loro matrimonio: era bellissimo, romantico. Ne ho sognato uno così da sempre. Il mio matrimonio è stato qualcosa di unico perché credo nella vita, nella mia famiglia e in questo grande amore di Marco che mi circonda da nove anni.
La Valli ha ammesso che nella loro coppia il sesso è un elemento molto importante:
È fondamentale, soprattutto quando si hanno figli. Se non si fa abbastanza, viene a mancare qualcosa di cui sia l’uomo sia la donna hanno bisogno.
Beatrice ha poi parlato della sua famiglia:
Siamo tre sorelle femmine (Eleonora, 28 anni, Ludovica, 25, entrambe influencer, ndr) e la mia mamma. Il mio papà c’è sempre stato poco quando eravamo piccole, poi i miei si sono separati quando avevo 6 anni. La mia infanzia si riassume così: quattro donne invincibili contro tutti.
Il suo papà non è mai stato molto presente:
Non è stato facile non avere un uomo accanto che la supportasse. Ci portava la mattina a scuola e poi lavorava dalla mattina alla sera. Quando il suo papà era morto avevano dovuto chiudere il maglificio di famiglia. E così mamma lavorava in un negozio che vendeva oggettistica varia a Correggio.
Mi è mancata la protezione che un papà può dare a una figlia. Quando ero piccola, tra lavoro e giocare a calcio, c’è sempre stato poco. Ma quello che mi ha fatto più male è stata la separazione dei miei genitori. Mi è mancata quella figura paterna che ho ritrovato nella stabilità che ho costruito con Marco. È una ferita che mi porterò dentro per sempre.
Nonostante questo il papà l'ha accompagnata all'altare, insieme al piccolo Alessandro:
L'influencer ha anche ricordato la nascita del suo primogenito:Gli ho dato una possibilità, papà ci teneva. Mentre camminavo, a destra c’era lui, a sinistra mio figlio Alessandro. Ha 9 anni, ma per me è già un piccolo uomo. Mi ha fatto diventare mamma, donna matura, con lui ho affrontato gioie e sofferenze: mi ha fatta crescere.
Ero in terza superiore. Frequentavo una scuola professionale di moda e alla fine dell’anno dovevo sostenere l’esame per la licenza: poi avrei potuto continuare altri due anni. Ma quell’anno, il 2012, a Reggio Emilia c’è stato il terremoto. Per fare l’esame mi hanno sistemata in una stanza separata, sola con la professoressa e un altro adulto supervisore: era un modo per proteggere la gravidanza da eventuali scosse.
La sua mamma l'ha sempre sostenuta durante la gravidanza:
Infine Bea ha ammesso che sin da piccola era affascinata dal mondo dello spettacolo:La mamma lo ha accettato subito, mi ha capita. Il resto della mia famiglia, le mie sorelle, il mio papà, hanno avuto bisogno di molti mesi per elaborare. Però avevo deciso: avrei tenuto il bambino anche a costo di allontanarmi dalla mia famiglia. Poi dopo sette mesi con il papà di Alessandro ci siamo lasciati, eravamo troppo giovani.
Guardavo in televisione ballerine e presentatrici: mi immedesimavo in loro, ballavo davanti allo schermo. Mi guardavo allo specchio, mi piaceva vestirmi bene e la mamma è sempre stata legata alla moda. A casa continuava a ricamare vestiti per i marchi della zona, mi piaceva vederli.