‘Uomini e Donne’, Giulio Raselli scrive una lettera alla sua Giulia D’Urso: “Formiamo una famiglia, facciamo un bambino!”
Melissa Aprile 3, 2020
La storia d’amore tra Giulio Raselli e Giulia D’Urso sembra procedere a gonfie vele. Nonostante l’ex tronista abbia scelto la bella pugliese solo qualche mese fa a Uomini e Donne, i due hanno cominciato immediatamente a convivere e la volontà di costruire insieme il proprio futuro sembra farsi sempre più concreta.
Alle pagine di Di Più, Giulio ha ripercorso con una romantica lettera indirizzata alla sua Giulia l’emozionante periodo trascorso del dating show che – inaspettatamente – l’ha portato ad incontrare quella che oggi ha definito la donne della sua vita tanto da chiederle di allargare la famiglia:
Giulia, dopo solo pochi mesi che stiamo insieme ho capito, abbiamo capito, che il nostro amore è già forte, così forte da farci decidere di iniziare una convivenza, ma con questa lettera azzardo e rilancio con una proposta per me importante: formiamo una famiglia, facciamo un bambino. Sono sicuro di quello che dico, di noi e del nostro futuro. Certo, lo so, siamo ancora molto giovani, soprattutto tu che hai solo ventiquattro anni, mentre io forse, con qualche anno in più, dai miei ventotto anni vedo le cose da un altro punto di vista; e so che hai mille dubbi e perplessità, perché appena ho provato a parlarti di questo mio desiderio hai sempre cercato di cambiare discorso. Ecco, ti scrivo per farti capire quello che ho nel cuore e il progetto di un futuro che mi piacerebbe condividere con te, trasformandoci da coppia a una vera e propria famiglia. Tutto è accaduto velocemente nelle nostre vite. Dopo aver fatto il corteggiatore negli anni passati e a Temptation Island, la scorsa estate la redazione di Uomini e Donne mi ha offerto l’ambito “trono”. Visto che non avevo una fidanzata ho pensato: “Ok, mi voglio buttare in questa nuova avventura“. Certo, speravo di trovare una ragazza carina per condividere qualche bel momento, mai avrei pensato, però, di trovare l’amore della mia vita. Quando sei scesa da quelle scale, Giulia, mi sei piaciuta subito e solo per la tua bellezza ti avrei scelto immediatamente, ma naturalmente volevo conoscerti, volevo capire se c’era altro. E sì, sei stata una bellissima scoperta, perché oltre all’aspetto fisico mi piaceva il tuo carattere. Nelle prime esterne, cioè agli incontri che avvengono fuori dallo studio televisivo, sempre seguiti dalle telecamere, mi hai parlato di te, dei tuoi sogni, delle tue ambizioni. Dalla provincia di Lecce, finito il liceo, ti sei trasferita a Milano per fare nuove esperienze e raggiungere un’indipendenza economica; una voglia di libertà simile alla mia, che all’età di quattordici anni fino ai ventisette ho giocato a basket a livello professionale, vivendo fuori di casa, per poi iniziare a lavorare come orafo nell’azienda di famiglia. Insomma, ci accomunava la determinazione, la voglia di affermarci, di essere indipendenti. Poi, mi aveva colpito la tua sensibilità, la tua estrema timidezza, la cura che mettevi nel pesare le parole per lasciarti scoprire lentamente e, in punta di piedi, ho cercato di conoscere, di capire, chi è veramente Giulia e lo stesso hai fatto con me. Esterna dopo esterna, ci siamo aperti l’uno all’altra e dal momento in cui ti ho scelta, davanti alle telecamere e da quel bacio nello studio televisivo, sotto una cascata di petali rosa, non ci siamo ma più staccati.
Il colpo di fulmine scattato negli Studi Elios si è poi trasformato in consapevolezza e complicità dopo la scelta, tanto da fare le presentazioni ufficiali in famiglia e decidere di iniziare a vivere insieme molto presto:
Usciti dalla trasmissione, infatti, mi hai portato nel tuo paese, a Ruffano, in provincia di Lecce, per conoscere bene i tuoi genitori, che avevo visto solo una volta. Al dire il vero tuo padre inizialmente era un po’ arrabbiato con me, perché aveva paura che io non fossi un ragazzo serio, ma appena abbiamo avuto modo di parlare, tutto si è chiarito, e ha capito che anche se il nostro amore era nato in un programma televisivo, il sentimento che ci univa era sincero. Quei giorni con la tua famiglia sono stati speciali, unici, infatti mi sono subito sentito a casa, in famiglia, una cosa strana per me, che di solito provo disagio con gli sconosciuti. Ricordo che i tuoi avevano preparato per me i piatti più buoni della Puglia: le famose orecchiette, il pesce e poi i dolci… Tutti quelli che passavano a trovarci portavano un vassoio di dolcetti. Un vero e proprio banchetto per le occasioni speciali. E infatti lo era: era speciale tutto quello che li riguarda e continua a esserlo, giorno dopo giorno. Tornati a casa, non riuscivamo a stare lontani anche se abitavamo non molto distanti, tu a Milano e io a Valenza, in provincia di Alessandria, in Piemonte, sei immediatamente venuta a vivere a casa mia. Questo tipo di sistemazione però non è durato molto, perché il mio appartamento era un piano sopra a quello dei miei genitori e mia madre era abituata a entrare e uscire da casa mia senza bussare e questo ti creava, giustamente, qualche problema, perché sentivi di non avere una tua intimità. Allora siamo ripartiti da zero e abbiamo preso una casa tutta per noi e siamo così felici che ho quasi paura a dirlo.
A questo punto il Raselli ha chiesto ancora una volta alla sua Giulia di diventare genitori e completare la famiglia che hanno iniziato a costruire con il loro nido d’amore:
È tutto così perfetto che sento nel mio cuore che è il momento giusto per fare quel passo in più per completarci come famiglia: fare un bambino. Lo so, starai sbarrando gli occhi, perché ogni volta che te lo dico fai così. E so anche che è presto, che stiamo insieme da poco, ma non sembra anche a te di conoscerci da sempre? Del resto la nostra vita è stata tutto un bruciare le tappe e non ci siamo mai pentiti, non abbiamo mai sbagliato seguendo il nostro istinto. Ci amiamo, io mi mantengo da tanti anni da solo nell’oreficeria di famiglia. Abbiamo una casetta accogliente, mancano solo le risate di un piccoletto o di una piccoletta. Quando creo un gioiello c’è sempre quel particolare in più, quella pietra dal colore caratteristico, quel dettaglio che lo rende unico. Così un bambino, il nostro, sarà il nostro diamante prezioso per rendere il nostro amore la cosa più inestimabile che abbiamo. Del resto, se dovesse essere una femminuccia, tra il serio e il gioco, una sera abbiamo pensato a un nome: Lisa. Qualche giorno dopo sono anche andato a cercarne il significato, e ho scoperto che è un nome di origine ebraica che indica la perfezione. Che dire… tutto perfetto, no? Io sono pronto, manca solo un tuo sì. Ti amo, Giulio.
E voi che cosa ne pensate? Vi piacciono insieme Giulio e Giulia?
COMMENTI