Uomini e Donne, Ida Platano sbotta contro chi la giudica come madre: “Fate orrore, siete delle persone frustrate e malate!”

Ida Platano è sicuramente uno dei volti più acclamati di Uomini e Donne.



Per diversi anni è stata al centro delle polemiche a causa delle continue vicissitudini amorose con Riccardo Guarnieri. Dopo svariati tira e molla però la coppia si è detta ufficialmente addio e nella vita di Ida è entrato a far parte Alessandro Vicinanza. I due ormai fanno coppia fissa e stanno vivendo in piena gioia e serenità la loro storia d'amore, lontano dai riflettori di Canale 5.

Spesso e volentieri i due però si trovano a condividere i loro momenti di coppia attraverso i loro profili social. E se, da una parte trovano un pubblico che li apprezza e li ama, dall'altra però hanno anche contro qualcuno. Soprattutto qualcuno che critica la troppa libertà di Ida visto che è una madre. Proprio questo commento, abbastanza duro e cattivo, ha fatto sbottare l'ex dama:



Fate pena! Dove lo hai buttato Samuele? Povero bambino. Sei una madre di M... dallo in adozione, vivrà molto meglio e crescerà con dei veri valori puliti e sani. Non vedrà più la madre (se così ti puoi definire) che salta da un letto all'altro con cani e porci. Vivrà con una famiglia che gli starà vicino e che se vanno a divertirsi non lo lasciano come un cane abbandonato come fai tu cara Ida Platano. Ci mancava il rincoglio**to di turno.

Ed ecco pronta la risposta di Ida Platano, sempre tramite social:



Non ne posso più. Vi ho sempre detto di dirmi la qualsiasi cosa, fate veramente schifo quando parlate di mio figlio. Ma che cavolo volete da me? Cosa cercate, cosa volete? Cosa vi interessa della mia vita? Allora... quello che posto, quello che vedete, lo faccio. Non parlo per tutti ovviamente, parlo per quella gente di mer** che esiste, vergognosi! Fate orrore! Siete uno schifo. Non si possono leggere queste cose, non si possono legger. Non mi toccate mio figlio perché io sono sempre stata buona ma adesso mi sono svegliata, eccome mi sono svegliata. Mica la fate franca così eh. Veramente, fate schifo! Come vi permettete? Come?

La stessa poi ha continuato lo sfogo:

A voi non ve ne frega niente, con chi sta, con chi non sta... non sono affari vostri! Io faccio la mia vita, ripeto, vi faccio vedere delle cose mie ma non vi permettete di parlare di mio figlio. Ditemi tutto quello che volete a me, che non mi fa niente. Ma di mio figlio no. Comunque non vi preoccupate tanto hai il profilo fake, mettigli la faccia! Mettigli la faccia! Mettigliela se mi vuoi dire delle cose. Non ti preoccupare che ci penso io, lo stesso ti denuncio. Anzi, vi denuncio quando parlate di mio figlio. Mio figlio non si tocca, non lo permetto a nessuno. A nessuno! Avete rotto, rotto proprio. Ecco io mica sto lì zitta, zitta. No! Mi faccio sentire. Ho questo strumento per farvi vedere la mia vita e per dirvi che fate schifo e siete delle mer** a scrivere queste cose.

Infine, ha così concluso:

Ma come si fa a scrivere queste cose? Cosa vi passa per il cervello? Voi non state bene. Non state per niente bene. Siete delle persone frustrate, malate, guardate ve ne potrei dire a valanghe. Quando mi toccate mio figlio potrei dirne a valanghe. Ecco, una volta che lo sapete, state attenti! Ripeto: tutto mi potete dire a me, ma  a mio figlio no!