‘Uomini e Donne’: l’opinione di Chia sulla puntata del Trono over del 15/11/17

Chia Novembre 15, 2017

Quindi fatemi capire, quel giorno che io ho firmato come testimone di un incidente stradale tra due sconosciuti sono diventata automaticamente Schumacher?

No, perché io oggi mi sono cappottata da ridere quando Gemma Galgani parlava tronfia d’orgoglio del giorno in cui ha firmato – in qualità di mero testimone, né familiare, né compagna, né macellaia di fiducia… – la carta della scelta della valvola cardiaca perfetta per Marco Firpo. Petto in fuori, voce leggermente provata, raccontava di questa firma con così tanto pathos che sembrava quasi lo avesse operato lei, a cuore aperto, al posto del chirurgo.

Manco aveva letto bene il foglio, tanto sentiva il peso dell’investitura a salvatrice del popolo. Una firma che significava un misero “Sì, c’ero anche nella stanza” lei l’ha presa come un “Per fortuna che c’è Gemma Galgani che sceglie le protesi per noi, altrimenti saremmo spacciati che nemmeno in ‘Resident Evil”!“. Se non esistesse bisognerebbe inventarla, ve lo dico io.

Poi ora che è addirittura contesa da Riccardo e Guido, chi la ferma più. ManeaterWaaay.

Quanta ragione aveva Giorgio Manetti, là dietro, a dire che Gemma è fondamentale e imprescindibile per il Trono over di Uomini e Donne. Chi meglio di lui può saperlo – visto che senza di lei non esisterebbe nemmeno, e ciaone ai corsi di seduzione e alle sagre della porchetta… – del resto?

Un brivido di freddo mi ha percorso la schiena, però, quando Gemmona ha definito quella col Gabbiano “LA storia“. Eh no, Gemma, no. Ti voglio tanto bene, ma questo è troppo, la stai a fa fuori dal vaso. Buffy e Spike sono “LA storia“, Pacey e Joey sono “LA storia“, Carrie e Mr Big sono “LA storia“. Non t’allargà, mo.

Per riprendermi dallo shock vado a farmi un cicchettino di grappa con Annamaria, cià.

Ps. L’immagine di copertina l’ho scelta non tanto per il limone di Gemmona, ma per le facce di Tina Cipollari e Gianni Sperti nel riquadro che sembravano dire “Oddio, perché persino lei ci da dentro più di noi?“. Adoro.