Una puntata intera del Trono over di Uomini e Donne senza alcuna intromissione di Giorgio Manetti e non più di 2 o 3 minuti dedicati a Gemma Galgani ed al suo coordinatissimo ballo con Marco Firpo sulla falsariga di Pulp Fiction (momento in cui io, che sono notoriamente un ciocco di legno, mi sono sentita improvvisamente Elena D'Amario a confronto)? Ma io sono commossa!
Che sia l'inizio della fine dell'egemonia di Gem & George (o per lo meno quella di George...) che dura da almeno due stagioni o solo una mera casualità, grazie Queen Mary, grazie! Io ho comunque apprezzato moltissimo, sallo.
Quello che apprezzo di meno sono le patetiche giustificazioni che escono ultimamente dalla bocca di Nino Castanotto, che di puntata in puntata sta assumendo sempre più le sembianze di una sòla gigantesca, ma nel frattempo continua ad atteggiarsi a grand'uomo ferito dalla strega cattiva e quindi mi infastidisce il doppio.
Eh sì, perché per quanto mi riguarda lui potrebbe passare ore ed ore e ancora ore (cit.) a descrivere Anna Tedesco come una donna fredda, egoista e attenta solo allo smartphone, e qualcuno potrebbe finire pure col credergli, ma qualsiasi accusa il cavaliere muova alla dama si è andata a smontare completamente nel momento esatto in cui lei gli ha proposto di lasciare insieme lo studio. Punto, fine, stop.
Anna non sarà sicuramente una dispensatrice di affettuosità random, questo l'ha ammesso lei stessa, ma ha aggiunto però che stava iniziando a lasciarsi andare proprio in virtù del sentimento che sentiva per quel carciofone.
E se tu sostieni di aver sempre ragionato col cuore, quando la donna per la quale sostieni di provare un sentimento ti dice di abbandonare il programma con lei per toglierti tutti i dubbi che puoi avere sul suo conto frequentandola lontano dalle telecamere, mi dispiace ma non le dici certo di no.
Non glielo dici perché ad un uomo coinvolto da quella persona, ma coinvolto davvero, non uscirebbe mai dalla bocca una risposta diversa dal "Sì, subito!". Non glielo dici perché se hai anche solo mezzo dubbio sulla sua veridicità, il fatto che per te lei sia disposta ad abbandonare lo studio nel quale c'è gente che si venderebbe la madre e pure la nonna (o la figlia, se parliamo degli Over) pur di entrare ti da tutte le certezze di cui hai bisogno. E non glielo dici perché quell'affermazione dovrebbe essere tutto ciò che tu avresti voluto sentirti dire da lei dal momento in cui hai iniziato a frequentarla.
Non ci sono altre scuse che tengano, Nino, sono spiacente.
Che lei in settimana non ti abbia dato retta via WhatsApp mi sembra il minimo, dopo una puntata come quella scorsa. Ma dovevi essere tu così uomo da prendere, andare da lei a Gubbio e dimostrarle tutto l'interesse che a parole dicevi di provare. Troppo comoda limitarsi a mandare due messaggini in croce, quando sai che l'altra persona è incacchiata nera, e aggrapparsi alla (inevitabile, per chi ha un briciolo di dignità...) mancata risposta per rigirarsi ancora la frittata.
Alla fine tutto si riduce ad una sola immagine, quella di lei che - dopo aver chiuso 'ufficialmente' con lui - scoppia a piangere tra le possenti braccia di Gianni Sperti e corre fuori dallo studio perché sta male, e quella di lui così affranto che - mentre tutto questo accadeva - era troppo impegnato a farsi un buon caffè Borbone per accorgersene.
Video dalla puntata: Puntata intera - Pulp fiction reloaded - "Sono stata tradita" - Chiarimento o non chiarimento? - Un brusco addio? - E Simona? I^ parte