‘Uomini e Donne’: l’opinione di Chia sulla scelta di Nicolò Brigante del 2/05/18
Chia Maggio 2, 2018
E dopo cinque lunghi mesi di Nicolò Brigante sul trono di Uomini e Donne, finalmente… habemus scelta!
Un percorso, quello del 23enne siculo, che mi ha discretamente appassionata e nel quale ho visto in ballo sentimenti ed emozioni reali da parte di ciascuno dei suoi tre protagonisti.
Sia Marta Pasqualato che Virginia Stablum mi sono sembrate sin dall’inizio delle bravissime ragazze, seppur molto diverse tra loro, e mai ho dubitato del loro reale coinvolgimento nei confronti del tronista, mai.
Marta è sempre stata più impulsiva, più di pancia, più irruente nelle reazioni, belle o brutte che fossero, e non si è mai crucciata del giudizio del pubblico, continuando ad essere sé stessa sia di fronte agli applausi che di fronte ai fischi. Virginia era il suo esatto opposto: più posata, più riflessiva, più pacata anche nelle reazioni a caldo. Se di quest’ultima rimanevo colpita dalla sua estrema bellezza e dall’innata eleganza, della prima mi piaceva molto il carattere tosto e determinato.
Entrambe hanno combattuto fino all’ultimo, hanno fatto tutto il possibile per dimostrare a Nicolò che il loro interesse nei suoi confronti era sincero e, nonostante abbiano entrambe attraversato momenti complicati dove sembrava fossero ad un passo dal gettare definitivamente la spugna, ci hanno creduto e ci hanno provato fino alla fine, a costo di dover mettere da parte l’orgoglio. Entrambe.
E arriviamo al giorno della scelta. Che ora che non ci sono più le anticipazioni a guastarci la suspense, a tenerci compagnia abbiamo anche una buona dose di curiosità che negli anni avevamo un po’ perso appresso agli spoiler.
A prescindere da quelle che possono essere le mie preferenze personali, dicevo, io sono sempre felice di fronte ad una nuova coppia che si forma, specie quando a muovere il tutto è il sentimento, quello vero. E quindi se il cuore di Nicolò lo guidava verso Virginia ha fatto benissimo a sceglierla, e spero che quello che abbiamo visto coronato in quello studio, sotto una cascata di petali rossi, sia l’inizio di una storia d’amore bellissima.
Ma, sono sincera, c’è qualcosa che non mi torna in questa scelta. E, alla luce di questo epilogo, anche nel resto del percorso, specie nelle ultime settimane. Perché se persino molti tra i sostenitori di Virginia davano per scontata la scelta di Marta, si vede che quello che c’era tra quest’ultima e Nicolò era chiaro anche a chi non aveva simpatia per lei. E per quanto io abbia sempre trovato Virginia deliziosa, quello che vedevo tra Brigante e la Pasqualato era diverso, molto diverso.
Gli sguardi di Nicolò quando guardava Marta brillavano di una luce speciale, per non parlare del sorrisone che gli illuminava il volto quando se la trovava davanti in esterna. L’ha difesa da tutti gli attacchi che le sono piovuti addosso, è passato sopra a tutto quel macello di Beppe, l’ha presa tra le sue braccia quando gli ha aperto il cuore raccontandogli della sofferenza legata alla scomparsa del padre. Ha avuto tutta una serie di attenzioni speciali nei suoi confronti, mostrando una sensibilità e un tatto particolari quando si parlava di lei.
Tra Nicolò e Marta c’è sempre stato quel qualcosa in più, ed era evidente agli occhi di tutti. La complicità tra loro era così palese che persino Virginia nelle ultime settimane appariva sempre più rassegnata e dava per certo che la scelta sarebbe ricaduta sulla rivale.
Possibile che ci sbagliassimo tutti? Possibile che ci sia sfuggita questa predilezione per Virginia, con cui sembrava esserci più coinvolgimento fisico che mentale?
Nicolò quando si è trovato davanti Marta e le ha comunicato che non sarebbe stata lei la scelta, ha giustificato la sua decisione dicendo che in questo momento sentiva il bisogno di stabilità, e non era lei la persona adatta a dargliela. Può essere. Sicuramente quella con la Pasqualato sarebbe stata una relazione più movimentata, perché tenere a bada un caratterino come quello della corteggiatrice non è cosa semplice. Però permettetemi di storcere il naso quando ad esternare il desiderio di stabilità è un ragazzo così giovane: se non le fai a 23 anni le follie, quando Nicolò?
Col senno del poi, e nonostante la simpatia che ho per lui, ho trovato di pessimo gusto l’aver fatto ascoltare a Marta la canzone legata al suo papà durante la loro permanenza nella villa, se il suo intento era quello di non sceglierla. Ma, se non voleva sceglierla, non mi torna il perché, dopo aver litigato con la Pasqualato, sia rientrato nella sua stanza anziché andare a dare la buonanotte a Virginia, visto che a quanto pare era lei la sua prediletta.
E niente, di questa scelta mi rimarrà sempre il dubbio che sia stata un po’ di paura di ciò che poteva essere a far imboccare a Nicolò la strada più sicura, più tranquilla. Ma mi auguro di sbagliarmi, e che ci sia stato solo il cuore a guidare il tronista verso quella dolcezza di Virginia.
Video dalla puntata: Puntata intera – “La villa perché…” – I primi momenti nella villa – Nicolò e Marta: primo incontro in villa – Nicolò e Virginia: primo incontro in villa – Nicolò e Marta: cala la sera in villa – Nicolò e Virginia: Spa e baci in villa – Nicolò e Marta: ultimo confronto in villa – Gli ultimi momenti… – Nicolò, Marta e Virginia… – Nicolò non sceglie Marta – La scelta di Nicolò
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