Riccardo Guarnieri è un uomo dalla pesantezza rara. Un macigno vero. Indigesto quanto una peperonata a mezzanotte, meno tollerabile del glutine per un celiaco.
Così tremendamente vanesio da far concorrenza alle influencer perennemente ignude sui social, così egoriferito che farebbe impallidire pure Valeria Marini, talmente permaloso che persino Tommaso Zorzi in confronto è uno che le prende bene, le critiche.
E, cosa ancora più insopportabile, più attento a ciò che di lui pensa il pubblico che al parere di chi gli sta accanto. Roba che meriterebbe la defenestrazione immediata, per quanto mi riguarda. Ma in che senso il sentiment (si chiama così, giusto?) di perfetti sconosciuti sui social è capace di cambiarti l'umore, mentre di come sta chi ti sopporta 24/7 te ne sbattono le balle?
Cioè, la priorità di Riccardo è Riccardo, e quello è chiarissimo. Ma non bastava essere così egoista da credere che provare a combattere la propria insonnia facendosi la doccia alle 3 di notte o guardandosi qualche video a tutto volume sul cellulare sia DECISAMENTE più importante che rovinare il sonno agli altri che poracci stavano dormendo tranquilli. Bisognava aggiungerci anche il carico da 90 dei "messaggi che passano" a casa. Che se sono quelli sbagliati - dal suo punto di vista, ovviamente - sono cazziamari.
E mai una volta che riesca ad andare oltre, oh. A soprassedere, a lasciar perdere, a fregarsene. A disinnescare, come dicono quelli bravi. Lui no, lui va pure a rispolverare le vecchie granate inesplose, se serve. E sarebbe capace di ricicciarti fuori un aneddoto dell'86 durante una cena a lume di candela, qualora gli tornasse utile per avvalorare la sua teoria.
Il Guernieri - è evidente - non ha bisogno di una fidanzata ma di una geisha che lo veneri, che lo faccia sentire importante, che lo metta sempre al primo posto e che non lo contraddica mai, specie in pubblico.
Ricapitolando, quindi, Riccardo è petulante, narcisista e pesantecomelammmerda. Occchei, fin qui ci siamo. Ma quale sarebbe la novità, di grazia? Cosa c'è di inedito, nei racconti di Roberta Di Padua che abbiamo udito oggi, rispetto a quelli che abbiamo sentito da Ida Platano negli scorsi anni?
Sarà anche vero che il Guarnieri "su 100 difetti avrà un solo pregio", come dice Tina Cipollari, ma è SEMPRE stato così da quando lo conosciamo, eh. Che fosse un macigno mica è una novità, che "per andare d'accordo con lui devi come dice lui" nemmeno. Quindi risulterò sicuramente impopolare, ma oggi non me la sento proprio di condannarlo, anzi.
Perché lui potrà pure essere l'uomo più insopportabile della storia, per carità. Avrà un "carattere particolarissimo" e sicuramente "non sarà pronto per affrontare una convivenza" con nessuno. Ma si è sempre presentato per quello che è fin dall'inizio, mica è cambiato. Non ha mai finto di essere differente solo per compiacere chi aveva di fronte. Al contrario di Roberta, che "all'inizio tendo a far scivolare le cose per non creare discussioni, ma poi ho accumulato".
E io vi giuro che non ho mai capito che senso ha fingersi accomodanti quando in realtà non lo si è. Fare la parte di quella scialla a cui va bene tutto, se la verità è che te le stai appuntando su un taccuino pronta a rinfacciargliele tutte insieme. Sarà che io sono proprio l'opposto, e quando qualcosa non mi va bene lo dico subito, e se non mi va di fare una cosa semplicemente non la faccio. Ma sempre meglio passare da rompiballe fin dall'inizio che accumulare rancore per mesi per poi vomitarlo tutto addosso a chi magari manco si stava accorgendo che la misura era colma, se nessuno gliel'aveva fatto presente fino a quel momento. Mi spiace ma in questo ha ragione Riccardo: non era più maturo e costruttivo parlarne, quando Roberta iniziava ad avvertire qualcosa che la infastidiva, anziché tenere tutto dentro e poi esplodere?
Cioè, figlia mia, se uno ti vieta di fumare una sigaretta qua e là solo perché lui ha smesso e tu lo assecondi, se ti sconsiglia di usare la musica neomelodica come sottofondo ai tuoi contenuti social solo perché "ai follower del nord non piace" e tu lo assecondi, se si lamenta perché quando camminate per strada sembrate fratello e sorella e tu te lo baci e te lo abbracci in pubblico pur di assecondarlo... ma di chi è la colpa, porta pazienza?
Ma uno così, che ti dice cosa fare e cosa non fare manco fossi sua figlia, è da mandare a quel paese per direttissima, punto. Se invece scegli di farti andare bene quello che PALESEMENTE bene non ti va pur di non farti sfuggire il belloccio di turno (che io un po' ho avuto i brividi nel sentire Tina giustificare il masochismo di Ida e di Roberta solo perché "è un uomo piacente"... quindi fosse stato un cesso era da botolare subito, siccome ha la tartaruga e il capello brizzolato una ci deve almeno provare a sopportare quel caratteraccio, occchei) la colpa è SOLO TUA, gioia.
E smettiamola pure di dire che "finché c'è tanto amore si può pure sopportare", manco fosse una missione umanitaria. L'amore NON E' sopportazione passiva, l'amore NON E' plasmarsi ai voleri altrui. L'amore è essere consapevoli dei limiti l'uno dell'altra e provare a venirsi incontro a metà strada. Con sincerità, soprattutto. E io di sincerità ne ho vista poca, da parte di Roberta.
Al netto di tutti i suoi incredibili difetti (che conoscevamo da mo, ripeto) mi è quasi spiaciuto per Riccardo che continuava a ripetere che "io non sono cambiato, sono sempre stato questo e avevamo un rapporto bellissimo perché con te riuscivo ad essere me stesso. I difetti ce li avrai pure tu, ma io finora non li ho visti perché continuavo a vederti con gli stessi occhi, sei tu che adesso mi vedi in maniera diversa". Un macigno, ma almeno sincero.
Video dalla puntata: Puntata intera - Roberta: "Conoscevo Riccardo. E' colpa mia..." - Roberta, Riccardo e l'episodio della doccia notturna - Roberta: "Riccardo pensa solo alle sue esigenze" - Roberta, Riccardo e Ida - Roberta: "Riccardo con me hai fatto una scelta di testa non di cuore" - Maria: "Riccardo ti andrebbe bene se Roberta chiudesse?" - Roberta e Riccardo: la fine? - Isabella: "Riccardo? Devi stargli distantissimo..."