Non ci sono mezze misure, uno come Lorenzo Riccardi o lo si ama o lo si odia. Ma - rivedendolo ospite nello studio di Uomini e Donne insieme a quella santa donna di Claudia Dionigi - sono convinta che persino i suoi hater più agguerriti abbiano finito col rimpiangere il suo trono, se paragonato con lo sfacelo attuale in atto nel Classico.
Da una parte abbiamo Giulio Raselli, l'unico reduce del fenomenale quartetto d'esordio della stagione 2019/2020, a cui è ovvio che abbiano chiesto di tirarla più lunga possibile (a costo di inventare dubbi inesistenti rendendo obbligatori dei successivi chiarimenti, e così via) pur di trainare delle puntate che altrimenti farebbero lo stesso share delle televendite notturne su Italia 1.
Dall'altra c'è Carlo Pietropoli, una versione Under 30 del buon Juan Luis Ciano visti gli alzabandiera le reazioni involontarie che gli suscitano ogni volta le sue corteggiatrici (quasi tutte, almeno. E sì, Bruna che nonsonomicauncesso ma sicuro non hai mancounbriciolodiamorproprio, sto parlando proprio di te gioia!).
Uno di cui ci frega così poco che manco ci accorgiamo se mandano in onda le sue esterne (tanto per riempire la registrazione, s'intende) oppure no. Uno così trasparente da essere ignorato persino quando chiede parola durante i battibecchi altrui come un Jack Vanore qualsiasi. Uno così inutile che durante le sue uscite con Cecilia Zagarrigo si rimane basiti che - tra i due - la tronista non sia lei.
No, ma complimenti per la scelta, Queen Mary!
E nel mezzo c'è Veronica Burchielli. La meravigliosa Veronica Burchielli. Mai visto nessuno con una capacità più innata di peggiorare drasticamente la propria già imbarazzante situazione di registrazione in registrazione, con una naturalezza così disarmante tra l'altro. Un effetto valanga che ha preso il via nel giorno della scelta di Alessandro Zarino e che non accenna minimamente ad arrestarsi ma, anzi, assume risvolti sempre più ridicoli e poracci.
La Burchielli - cresciuta a pane e Uomini e Donne - sta disegnando la parabola discendente più rapida della storia della trasmissione, e - nel vano tentativo di metterci una pezza - non fa altro che facilitare il lavoro al Karma.
Era partito tutto con un galvanizzante "Fregatene, fai la tronista!", la settimana dopo siamo passati ad un euforico "Mi sto dando da fare, Maria!", ma - non appena si è accorta che i suoi nonni (poracci) la testa sarebbero stati costretti ad abbassarla di nuovo, vista la sommossa popolare che il suo trono ha causato tra i telespettatori - si è improvvisamente ricordata dell'esistenza di quel bambacione di Zarino.
Da "Gli avrei detto di 'no' altre trecento volte!" a "Perché non vieni in studio a conoscere Veronica?", un passo più breve di quello che compio solitamente io tra un "Devo dimagrire" e il Mc Drive.
Ha ragione Claudia, se l'interesse di Veronica per Zarino fosse stato reale, avrebbe potuto dirgli di 'no' (se la stizza in quel momento era così forte da avere la meglio sull'intesa che fino all'esterna prima andava sbandierando) e vedere cosa sarebbe successo fuori, senza per forza accettare il trono.
Ha ragione anche Tina Cipollari, si vede che - nonostante la poca sincerità che durante la scelta Veronica ha rinfacciato a Zarino - era lei era la prima a non essere davvero coinvolta, altrimenti le sarebbe bastato poco per farsi passare il nervoso. Poco tipo "sei la mia scelta", per esempio.
E ha ragione persino Gianni Sperti, stavolta, perché se la motivazione del 'no' di Veronica era DAVVERO la scarsa fiducia che nutriva nell'improvvisa scelta di Zarino, un conto era ripensarci qualora LUI avesse sceso di sua sponte le scale, ma andarlo LEI a ricercare quando lui stava comodamente spaparanzato sul divano di casa a non muovere un dito non aveva il minimo senso. Se non quello di provare - inutilmente - a salvarsi la faccia, certo.
E la Burchielli ha avuto anche il barbaro coraggio di storcere il naso di fronte a quel corteggiatore che - sentendosi preso clamorosamente per il chiul - ha comprensibilmente annunciato di volersene andare, recriminando lo scarso interesse che allora aveva nei suoi confronti. Cioè, LEI.
Lei che si appiglia ad una risposta data da Zarino al magazine di Uomini e Donne che - ad espressa domanda su un eventuale ritorno in veste di corteggiatore - diceva semplicemente "Adesso nella mia testa ci sono tanti pensieri negativi, ma non escludo nulla. SE MAI dovessi decidere di scendere quelle scale sarà per portarla via con me" nemmeno fosse una dichiarazione d'amore, per giustificare i propri ridicoli ripensamenti.
Che poi dopo tutta la pantomima odierna uno COME MINIMO si aspettava che Veronica - resasi conto che la situazione le era ormai sfuggita definitivamente di mano, con buona pace dei nonni - saltasse in macchina per andare a Napoli a porre fine a tutta questa incredibile pagliacciata. E invece no, COLPO DI SCENA: non voleva abbandonare il trono per lui, voleva che lui tornasse in studio per "togliersi i dubbi, ripartire da zero e conoscersi", facendole godere ancora un po' la poltrona rossa. Parac*la fino alla fine, oh!
Perché la risposta al "Può essere che abbiamo sbagliato entrambi?" è "Sì", sicuramente. Ma solo perché ti ha aperto la porta di casa, mortacci sua.
Video dalla puntata: Puntata intera - Veronica: "Voglio un confronto con Alessandro!" - Alessandro al telefono - Esterna di Carlo e Cecilia - Carlo: "Bruna, con te non c'è chimica!" - Esterna di Carlo e Jessica - Giovanna: "Giulio, sceglimi!" - Esterna di Veronica e Alessandro