A volte mi chiedo perché sia necessario aspettare per forza di cose che arrivi la fine di maggio per registrare le scelte del Trono classico, quando sarebbe molto più bello, spontaneo ed emozionante se i tronisti potessero scegliere nel momento esatto in cui capiscono che non ci stanno proprio più dentro, che gnafannoppiù a vedere quella persona solo una volta alla settimana, che quello che provano è più importante di altri cinque minuti di primo piano in tv.
Un po' come ha fatto Andrea Cerioli qualche mese fa, per intenderci. A lui lo studio incominciava a stare stretto, di allungare forzatamente il brodo non ne aveva più voglia e - pur di prendersi la sua Arianna Cirrincione e viversela al di fuori di quel contesto - s'è giocato anche la prima serata su Canale 5 (roba che piuttosto Lorenzo Riccardi si sarebbe ipotecato un rene, ecco).
Questi sono gli happy ending che ci piacerebbe vedere un po' più spesso a Uomini e Donne, quelli più di pancia e meno di calcolo. Perché in alcuni casi si vede TROPPO che i tronisti non sanno più dove andare a parare pur di giustificare il prolungarsi di un percorso che ha imboccato un senso unico già da mo, ed è in quel momento che si devono inventare fantomatici dubbi che poi millantano anche dalle pagine del giornalino, ma a cui non credono manco loro.
E questo vale sia per Andrea Zelletta, che per Giulia Cavaglià che per Angela Nasti, a sto giro. Tutti e tre secondo me hanno già chiara la loro scelta da settimane e settimane (rispettivamente Natalia Paragoni, Giulio Raselli e Luca Daffré) e tutti e tre stanno cercando di mischiare un po' le carte per evitare di farsi sgamare anzitempo, chi con più sagacia e chi più goffamente.
Che Giulia provi una sorta di affetto anche per Manuel Galiano è sicuro, ma a parer mio le tre esterne odierne con lui non facevano nemmeno la metà di quell'unica uscita fatta con Giulio. Col Raselli c'è proprio chimica, elettricità, di quella che si percepisce anche al di là di uno schermo televisivo. Lui è proprio maschio, di quelli discretamente grezzi e pure un po' rudi che ti prendono e ti rigirano come un calzino anche quando tu ce la metti tutta per non dargli soddisfazione, e basta una frase come "Scegli un vestito... ma che sia facile da togliere però" per mandarti in palla totale.
Manuel è un bambacione, e nonostante quelle sparate da 13enne che gli escono spesso e volentieri (tipo oggi quando aveva appena finito di scusarsi con Tina Cipollari per la scorsa puntata quando se n'è uscito, dopo che lei aveva lasciato momentaneamente lo studio, con "Speriamo che non rientri più! Starà mangiando qualcosa..." che tu lo guardi e pensi "Ma perché ste zappate sui piedi, perché?") mi fa un sacco di tenerezza, alla fine. Si vede proprio che Giulia gli piace un botto, che ogni cosa che lei fa per lui lo fa andare in brodo di giuggiole, che sta lì a studiarsi le differenze tra il suo percorso e quello del rivale con una dedizione che manco sui libri di scuola (anche perché, dopo "DICHIARAMENTO di fidanzamento", mi sa che quelli non li ha aperti manco troppo, ecco).
Maria De Filippi ha più volte chiesto al Galiano quale tipo di reazioni secondo lui piacciono di più a Giulia, e non a caso. Perché penso che sia stato proprio quello il tassello fondamentale su cui si è giocata la partita. La Cavaglià non vuole avere sempre il coltello dalla parte del manico, non ama le situazioni prevedibili, non si diverte se fila tutto tranquillo. Lei è #TeamPepeAlCulo, e come non capirla. Quando poi le scappa di chiamare Giulio anche i sassi, più chiaro di così. Citofonare a Andr Gianpaolo Quarta per la conferma.
Riguardo la Nasti, io non capisco proprio cosa ci faccia ancora lì seduta quando è evidente che stia sotto un treno merci per Daffrè, e da quel dì proprio. Altro che "sembri una 30enne nel corpo di una 19enne", Marì... qua manco 11 gliene daremmo, santo cielo, se non fosse per l'anagrafe.
Ma come le viene di ridere in faccia a Luca mentre lui stava sfogando la sua delusione dopo la puntata, e poi stranirsi se lui le non le corre dietro come un cagnolino? Ma come l'hanno abituata? "Gli ho detto le cattiverie perché lo volevo mettere alla prova"... e lui ha fatto bene a darsela a gambe levate, infatti. Lei a Milano da lui non è andata perché "io non rincorro nessuno, figuriamoci" ma lui doveva andare a Roma a leggere la sua lettera? Ma in che universo funziona così, che ti ci spediamo al volo?
Il problema di Angela è proprio questo, che si sente così tanto primadonna che non riesce a reggere botta quando sul suo cammino incrocia qualcuno più primadonna di lei, che non la venera e non la asseconda in tutti i suoi capricci. Ma lei è di quello che ha bisogno, perché guai a metterla in discussione o a muoverle una critica, apriti cielo.
Persino ad Alessio Campoli, che - per come l'abbiamo conosciuto - non è certo uno che le manda a dire, oggi la Queen ha detto "Che carino che sei stato con lei". Pure troppo, Marì, pure troppo. Che io col cavolo che avrei fatto da orsoabbracciatutti a una che sta dando di matto perché l'altro non le ha dato soddisfazione. Tu uno come Alessio mica te lo meriti, Angela, te lo dico io. Ce lo meriteremmo noi, sul trono a settembre per esempio.
"Io non mi sento di dire che Alessio è la mia scelta, non scelgo se non c'è Luca". Chissà perché, eh.
Redazione, fidatevi di zia: non sottovalutate il modus operandi di Cerioli, perché a noi è quella spontaneità che fa impazzire, non sti brodi allungati a cui non crede nessuno. Poi oh, se vi mancano alcune registrazioni per finire la stagione ci buttate dentro qualche puntata in più di quei poracci del Trono over, che qualche anello da tirare o qualche pellegrinaggio a Taranto da organizzare non ve lo fanno mancare di sicuro, ecco.
Video dalla puntata: Puntata intera - Esterna di Giulia e Manuel - Esterna di Giulia e Manuel II - Esterna di Giulia e Manuel III - Esterna di Giulia e Giulio - Il "dramma" di Manuel - Esterna di Angela e Luca - Esterna di Angela e Luca II - Esterna di Angela e Alessio - Esterna di Angela e Alessio II - Il grande assente - Angela: "Se lui non c'è..." - Teresa e Andrea: "Dal no a..." - Sonia e Ivan: "Non ci aspettavamo che..."