L'ex corteggiatrice di Uomini e Donne Ginevra Pisani è tornata sui social dopo alcuni giorni di assenza.
Prima di allontanarsi dai social, ex professoressa de L'Eredità aveva informato i followers di essere in ospedale, generando la preoccupazione dei fan sulle sue condizioni di salute. L'influencer, quindi, ha voluto tranquillizzarli spiegando loro cosa le fosse successo.
Ginevra ha raccontato che circa quindici giorni fa ha iniziato ad avvertire i sintomi di quella che credeva essere un'influenza. Trovandosi da sola, ha assunto delle medicine ma le sue condizioni si sono aggravate al punto che ha dovuto rivolgersi al suo medico. Su consiglio di quest'ultimo, l'ex corteggiatrice si è recata con urgenza in ospedale, al Sandro Pertini di Roma.
Ciao ragazzi, faccio queste stories per mostrarmi finalmente dopo diversi giorni di totale assenza. Finalmente sto meglio, sono appena tornata dall'ospedale. Ho fatto le ultime analisi che sono uscite molto buone. Hanno dimostrato che sto migliorando notevolmente e per questo sono qui, oggi, a spiegarvi un attimo il motivo della mia assenza. Perché so che tanti di voi si sono preoccupati per la mia salute e mi hanno dimostrato tanto affetto quindi faccio un sunto di quello che è accaduto.
Tutto è iniziato quasi una quindicina di giorni fa, quando ho cominciato a sentire dei sintomi influenzali. Pensando fosse una semplice influenza ho assunto una Tachipirina e invece i sintomi si sono aggravati nell'arco di 12/24 ore. Ero da sola a casa, ho consultato il mio medico a quel punto perché non riuscivo a fare nulla. Non riuscivo a stare in piedi, a stare sveglia, avevo svenimenti e altri sintomi che è meglio non dire...Quindi ho chiamato il mio medico curante che mi ha subito detto di correre al pronto soccorso. Sono andata insieme a mia madre, che ho fatto venire d'urgenza da Napoli, al Pertini.
Tuttavia, di fronte all'incapacità dei medici di comprendere la causa del suo malessere, l'ex corteggiatrice ha deciso di cambiare ospedale, recandosi al Sant'Andrea.
Non vi dico. Sono stati due giorni di inferno perché i dottori non hanno capito subito la gravità di quello che mi stava accadendo. C'è da dire che io ero arrivata al Pronto Soccorso con 17 di bile, avevo un ittero altissimo. Non so se sapete, ma questa bile non fa bene nel corpo, la norma è tra 0 e 1 ed io avevo avevo 17 quindi ero completamente gialla, verde. Dopo diverse analisi e flebo continuavano dopo due giorni a non capire la causa scatenante, hanno fatto anche controlli che non c'entravano niente, tipo una tac di contrasto ai polmoni, che non c'entra nulla.
Per fortuna gli organi interni stavano bene, ma loro non avevano i mezzi per comprendere la causa scatenante. La cosa grave, però, non era l'ittero ma l'anemia, perché i miei globuli rossi si stavano suicidando, quindi quella era la cosa veramente preoccupante. I dottori, con tutte le analisi che mi facevano - ormai non avevo più sangue nel corpo - non capivano. Quindi ho deciso, in maniera molto forte, di cambiare ospedale e sono andata all'ospedale Sant'Andrea.
A quel punto l'x corteggiatrice ha scoperto finalmente cosa stesse accadendo al suo organismo. I medici del Sant'Andrea, infatti, le hanno prontamente diagnosticato il favismo. Quindi Ginevra ha proseguito il racconto spiegando agli utenti cosa sia questa patologia, mettendo poi in luce la mancanza di professionalità e cordialità dei dottori dell'ospedale Pertini.
Ho incontrato questo professore, Giacinto Lo Verde, responsabile dell'ambulatorio di ematologia che immediatamente ha compreso la mia patologia. Ha capito che malattia avessi e quindi soffro di favismo. Il favismo è una malattia genetica dove un enzima non funziona bene e quindi se assumo determinate sostanze il mio organismo reagisce in questo modo, con una anemia, con un ittero allucinante. Quindi il dottore, vedendomi e vedendo anche le prime analisi fatte nei due giorni precedenti, ha detto subito: "Sei stata fortunata perché sei un paziente giovane e ti è andata così". Fantastico, ringrazio la mia giovane età perché a quasi 25 anni il mio corpo è stato capace di reagire all'intossicazione...a quello che stava accadendo al mio corpo.
Voglio ringraziare il dottore e tutto lo staff perché mi hanno trattata benissimo, hanno capito e hanno avuto la delicatezza di entrare in contatto con una ragazza di 24 anni. Cosa che non è accaduta al Pronto Soccorso del Pertini dove io sono stata lasciata anche quattro ore lì, senza nulla. Nonostante le mie condizioni ben visibili e molto più gravi rispetto a quando sono andata al Sant'Andrea. Questo mi fa molto arrabbiare perché ora che sono più cosciente, io pago le tasse e mi aspetto un certo trattamento perché non vado al Pronto Soccorso per perdere tempo, ma perché ne ho veramente bisogno. E non vengo assistita perché magari secondo loro non ero in fin di vita quando invece lo ero...Non lo so perché. Ma questa è un'altra storia.