Poco fa Raffaella Mennoia, storica autrice dei programmi di Maria De Filippi, ha condiviso una sua esperienza molto personale di una diagnosi sbagliata che ricevette tempo fa, con lo scopo di incentivare la ricerca sulle malattie autoimmuni. Ecco il post della Mennoia:
Chi mi conosce sa che non parlo mai della mia vita privata,ma mi concentro esclusivamente sulle questioni legate al mio lavoro o al mio impegno per tutti gli animali. Tuttavia, oggi voglio fare un'eccezione, perchè ieri è stata la Giornata Mondiale della Sclerosi multipla, e dopo molti anni ho deciso di condividere con voi un'esperienza che mi ha profondamente toccata e che ha cambiato il corso della mia vita. Anni fa, dopo alcuni disturbi fisici, mi è stata diagnosticata una malattia autoimmune, chiamata polineuropatia. Questa malattia avrebbe portato gradualmente all'atrofia di alcuni muscoli e la diagnosi era stata molto spietata. Ho attraversato momento molto bui e ho trascorso due anni di cure presso l'Ospedale Gemelli, dove ho ricevuto immunoglobine e una forte terapia a base di cortisone. Ogni mese per ben due anni, sono stata ricoverata in day-hospital per una settimana. Inizialmente ho deciso di non parlare di questa malattia, perchè ho capito che il dolore è qualcosa di molto personale e intimo. Tuttavia, mi rendevo conto che le persone ricoverate insieme a me non avevano gli stessi sintomi che avevo io, quindi ho deciso di indagare e di recarmi presso la Mayo Clinic, un ospedale di grande importanza all'estero.
Ha proseguito Raffaella il suo racconto:
Dopo 15 giorni di ricovero, ho ricevuto una nuova diagnosi. Fortunatamente, questa diagnosi ha escluso la malattia autoimmune. Ai tempi non mi sentii di denunciare i medici che hanno commesso errori nella diagnosi, anche se mi hanno causato gravi problemi fisici e psicologici a causa di due anni di terapia a base di cortisone. Oggi però, in occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, voglio sostenere tutti coloro che convivono con la malattia e incoraggiare la ricerca scientifica per trovare nuove terapie ed una cura definitiva. Ho deciso di condividere con voi la mia esperienza così dolorosa perchè spero possa essere di aiuto a persone che potrebbero trovarsi nella stessa situazione. Questa esperienza mi ha reso particolarmente sensibile e vorrei che ci fosse un maggior impegno da parte di tutti nel sostenere le donazioni per la ricerca su questa malattia. E' una malattia devastante e solo chi ne soffre veramente sa cosa significhi. Un abbraccio a tutti e a presto! Spero che la mia testimonianza possa essere utile.