Uomini e Donne, Teresa Cilia parla della patologia che le sta condizionando la qualità della vita: “È uno dei motivi per i quali ho lasciato il precedente lavoro”

Teresa Cilia, ex tronista di Uomini e Donne, ha parlato sui social della patologia che sta condizionando la sua vita, anche dal punto di vista lavorativo.



L'ex compagna di Salvatore Di Carlo ha raccontato di soffrire di forti emicrania, spiegando di aver tentato diverse terapie ma senza successo:

Eccomi, eccomi qua. Scusate l'assenza di questi giorni ma in realtà, sono onesta, non sono stata molto bene. Ho avuto dei fortissimi attacchi di mal di testa, emicrania proprio...che non ve lo dico. Sono arrivata più volte in guardia medica per farmi fare la toradol e devo dire che ogni giorno puntualmente mi alzo così. Veramente chi non ci soffre non può capire quanto può essere invalidante questa cosa. Sono stata davvero molto male.



Fino a ieri ancora avevo mal di testa, oggi va un po' meglio ma devo necessariamente trovare una soluzione. Adesso leggevo che c'è una terapia che, anziché prendere le classiche pillole che prendevo io fino a poco fa, si fanno delle punture. Delle punture di botulino. Sono trentasei punture che si fanno tra la fronte, le spalle e il collo. Non so se qualcuno di voi l'ha già provato, se mi può dare informazioni in merito perché io non ce la faccio più.

E ancora:



La cura che facevo io erano degli antiepilettici, che comunque come effetto collaterale avevano questo aumento esagerato di peso e anche questa fame che non vi dico. In alternativa ci sono gli antidepressivi, che eviterei di prendere, o sennò c'è questa puntura - che non fanno a tutti - oppure queste trentasei punturine di botox. Non lo so...Se magari qualcuna di voi ha già provato questa nuova terapia, come si è trovata, insomma...Datemi un po' di info. Io nel frattempo cerco un altro centro cefalee. Vediamo se riesco a trovare un centro che possa fare al caso mio. Vi dico la verità, ne ho girati tanti ma, ragazze, vi dico che non sto passando un buon momento. Sono davvero esausta, qundi cercherò di trovare una terapia che comunque non mi faccia...Non mi aggiusta una cosa e ne rovina un'altra perché sennò così non va bene.

Questa patologia e i relativi fallimenti nella ricerca di una soluzione definitiva sono motivo di sconforto per Teresa. Specie perché l'emicrania persistente e le visite a cui ha dovuto sottoporsi hanno inciso sulla sua vita professionale:

Sono molto molto scoraggiata perché vedo questo tunnel sempre più buio. Nonostante sembri una sciocchezza ma in realtà, credetemi, non lo è perché tutti i giorni avere questo dolore qua o qua è davvero invalidante. Non mi permette di vivere la mia vita in pieno perché giustamente devo fare i conti anche sulle ore di sonno, se prendo sole, se prendo vento...Mah, vediamo un po'. Ovviamente se qualcuno di voi ha un'esperienza simile e ci vogliamo confrontare vediamo un po'. E ovviamente come se non bastasse questa malattia è sottovalutata. Spesso mi chiedete "ma perché non lavori più dove lavoravi prima?". Ecco, questo è uno dei tanti motivi, perché spesso, per forza di cose, mi dovevo assentare e giustamente sono un problema perché sono un problema.

Infine, Teresa ha sottolineato di sentirsi abbandonata dalle istituzioni:

Però in questo lo Stato ovviamente non c'è. Io pago, per esempio, tre pillole dieci euro e calcolate che in un mese me ne servono tantissime. Più tutte le visite nei vari centri che ho girato, tutti i controlli che faccio ogni anno, che poi alla fine non servono a nulla. Però anche lì, è una malattia invalidante ma nessuno se ne occupa. L'importante è che noi del governo facciamo...leviamo questo, leviamo quello, noi andiamo a togliere sempre. Non diamo mai una mano a chi veramente ha bisogno di una mano. Veramente, sono molto sconcertata.