[Ok, mi rendo conto solo ora dell’onore (e l’onere) del primo resoconto nel nuovo sito. Per l’occasione ci vuole un’entrata ad effetto.]
VAI DIGGEEEEIOOOOOOOOOOOOOOO!!! 😀
Come ogni lunedì che si rispetti, tocca guardarsi la terza età (appellativo ignobile a mio avviso). Il trono over per Maria De Filippi sono diventati come un pranzo a base di fagiolini in piena estate in terra di Bari: un giorno si e l’altro pure, fino a quando non ti viene la nausea. Ecco, direi che per quanto possa essere piacevole assistere a certi teatrini, si sta perdendo il senso della misura: la lavanda gastrica è dietro l’angolo.
Glissando a piè pari sul look di Rosetta (di questo passo diverrà art director di Angela favolosa cubista), la puntata si apre iniziando da dove si è finiti precedentemente: la “lite” tra Arnaldo e Mariastella.
Ora, uno che è di Bari e si chiama Arnaldo ti fa già pensare che, non chiamandosi Nicola, è fuori dal comune: conoscendolo meglio poi capisci che non è fuori dal comune…è fuori e basta. Va da sé che il primo litigio con la sua Mariastella possa diventare roba da annali, un pathos che neanche tutti i matrimoni tra Brooke e Ridge possono avere. Al punto tale da riesumare nientepopodimenochè IL TELEFONINO, il cui coinvolgimento è sintomatico di un interesse (da parte di lui) al di fuori di ogni categoria logica e non: in altre parole, quando Arnaldo le ha rinfacciato di esser ricorso quotidianamente a quotidiane chiamate via cellulari pur di sentirla ho capito che è vero amore. Lei ha provato a controbattere facendo riferimento al suo curriculum di ballerina con tanto di master in America, ma nulla ha potuto reggere il confronto con la prova d’amore di Arnaldo. E così, volge al termine la loro storia.
Per una coppia che scoppia, una che resiste: sono riapparsi dalla nebbia della Val Padana Gemma e l’Anthony Hopkins dei poverissimi. Ennio e la sua infermiera professionale proseguono nella loro conoscenza, che assume sempre più i connotati di una love story. Certo, lui continua ad avere l’entusiasmo di Valentino Rossi di fronte agli esattori delle tasse, ma se dicono di essere felici come coppia, io non sono nessuno per non credergli. Nulla mi vieta però di continuare a pensare che la loro sia la coppia più improbabile e triste della storia di Uomini e Donne. Per la serie: Uomini, Donne e brodino.
E infine (ma solo per oggi, il che suona come minaccia) Eleonora e Antonio. Sono fermamente convinta che abbiano seriamente scambiato il programma per Beautiful, o in alternativa per il Grande Fratello, dove si porta avanti il cadavere di una storia mai nata pur di far parlare di sé. Oscar Wilde sarebbe orgoglioso di un discepolo come Antonio.
E quando subentra Monica, momento dejavù. Quattordicenni nel corpo di quarantenni, e pensare che tutto ciò proseguirà domani mi fa venire i brividi, brrr.
Questo momento fuffa dura troppo, quasi quasi rimpiango i balletti più trasgressivi e più progressivi. Ari-vai diggeeeeeioooooooooo!!!