Effettivamente pareva brutto lasciare che quest'anno il Trono over di Uomini e Donne si occupasse delle sole storie d'amore (... ) tra dame e cavalieri, senza nemmeno una boiata a riempire ore e ore di palinsesto inutilmente E allora ecco che la creativa stylist Anahi Ricca, dopo le indimenticate gare di ballo a squadre ispirate ad Amici e le sfilate stile Ciao Darwin, per quest'anno ha scelto di emulare il programma di Alessandro BorgheseCortesie per gli ospiti e dedicare il suo estremo gusto e la sua innata raffinatezza ad Arbiter Elegantiae.. che minchia è, direte voi (giustamente, pure)?
Sorvolando sul richiamo storico che cozza un po' col programma più trash che la televisione italiana annoveri , l'idea di Anahi consiste nel coinvolgere quattro protagonisti del programma che dovranno andare gli uni a casa degli altri per valutare l'ospitalità che il collega offre loro, l'eloquio che imbastisce ed infine cosa racconta di nuovo di sé per permettere agli altri di conoscerlo meglio. E anche sticazzi, dico io
Lasciate che la vostra mente visualizzi le ventordicimila puntate che nei prossimi nove mesi verteranno su chi pulisce meglio l'asse del gabinetto e chi ha l'armadio con l'anta più sbilenca, e vedrete che in un batter d'occhio rimpiangere gli scontri tra Edda e Patti su chi delle due ballasse meglio la macarena
Questa dell'Arbiter Elegantiae è sicuramente la trovata più indiscreta che potessero pensare, roba che io piuttosto che far frugare Antonio Jorio nei miei armadi mi concederei a quel bocconcino () di Marcello (a proposito, quanto si pentirà di essersela presa in modo così sgarbatamente provocatorio con Tina Cipollari, qualora prossimamente dovesse sedere a centro studio, quanto ), e non farà che infervorare gli animi più di quanto facessero le sfilate.. come se ce ne fosse bisogno
Da quanto si è capito oggi, infatti, al posto della bionda Valentina nel quartetto iniziale avrebbe potuto esserci Barbara De Santi -che con le sue votazioni odierne ha dato un bello smacco in obiettività e onestà a quei quattro rammolliti che la punzecchiano sempre -, ma quest'ultima si è rifiutata di partecipare perché di far entrare nella propria casa gente che si scoccia pure di trovarsi davanti in studio non ne aveva voglia.. come biasimarla?
Qualcun altro avrebbe dovuto seguire il suo esempio e rifiutare l'invito, in quanto pessimo padrone di casa e ingrato ospite, e sto parlando di quella cima di Giuliano Giuliani Non solo ha una casa che in confronto persino quelle posticce dove girano le esterne del Trono misto sono più vissute e ricche di ricordi (Non vivi lì se non per dormire, perché stai dai tuoi genitori che sono anziani e hanno bisogno di cure? Ok, allora non partecipi al gioco.. Ma effettivamente chiedere a uno come lui di rinunciare a cinque minuti in più di telecamera è come dire a me di non ordinare il dolce al ristorante.. superfluo ), ma anche perché dopo aver fatto una figura barbina nell'offrire quattro Macine del Mulino Bianco, un po' d'acqua (calda) e qualche scarno racconto della sua vita ai suoi tre ospiti, ha pure trovato il barbaro coraggio di massacrare Gemma Galgani dicendone di tutti i colori dopo essere stato a Torino da lei
A parte che io Gemma l'ho trovata deliziosa sia come ospite che a maggior ragione come padrona di casa, ruolo in cui non trovo abbia avuto mancanza alcuna, anzi si è persino premurata di fare avere un regalino a ciascuno dei tre invitati, ma attaccarla perché nel mostrare a Giuliano le foto dei genitori scomparsi la commozione e la stretta di mano sarebbero state eccessive l'ho trovato allucinante Che la Galganiesasperi qualsiasi emozione -specie in relazione agli uomini- lo sappiamo bene, ma pensare che qualcuno che non sia Pietro Maso finga di fronte alla foto dei propri genitori è quanto di più squallido si possa pensare. 'Chi ha il sospetto ha il difetto', diceva mia nonna.
E per il futuro prevedo tremendi momenti bui, sapevatelo.
Ps. Qualcuno avvisi tale Rachele che più che prestare attenzione alla bilancia che segna 42Kg esatti, alla sua veneranda età farebbe meglio a preoccuparsi dell'encefalo, che a quanto pare è più secco delle sue chiappe