Se chi ben comincia è a metà dell'opera, prepariamoci che questo 2016 uominiedonniano butta malissimo, ragazzi.
Ieri la meravigliosa scelta di Amedeo Barbato, oggi una puntata intera dedicata a Giorgio Manetti, al suo (in)degno successore Paolo e alle loro misere tecniche di seduzione di ricerca spasmodica di visibilità... Domani già che ci siete dateci il colpo di grazia con un best of Teresanna Pugliese e non parliamone più, su.
Che poi se già sopporto poco le sòle originali, figuriamoci i loro emuli.
Passi quindi l'ennesimo capitolo dedicato al gabbiano, che -guardate un po' che strano!- durante le feste ha declinato l'invito di una delle dame che erano venute per lui per partecipare ad una serata di beneficenza (sia mai che poi crolli il suo cachet per sovraesposizione e vada in malora il business, oh!), ma tutto il teatrino tirato in piedi da Paolo è da brividi.
Solo gli stupidi non cambiano mai idea, si sa, ma lui su Gemma Galgani stranamente l'ha cambiata con un tempismo così perfetto da puzzare (e non uso un termine a caso, visti certi aneddoti usciti oggi...) di fregatura a distanza di chilometri. A settembre lei era impresentabile (che poi detto da un cinghialone come lui, voglio dire, parliamone...), una manciata di settimane dopo era diventata una bomba sexy. Sì, certo Paolo, ti crediamo tutti. A te e a Babbo Natale.
Non serviva di certo che Gemma sfoderasse degli audio compromettenti che le erano arrivati sul cellulare da presunte amiche in comune con il baldo cavaliere per avere la matematica certezza che lui si sia avvicinato a lei solo ed unicamente per visibilità, con la speranza di replicare il mirabolante successo del Manetti (quando si dice avere delle grandi ambizioni nella vita, eh?)... Ha puntato la preda più facile e al contempo più utile ai suoi loschi scopi, e pensava che un paio di sms qua e là e qualche bavoso bacio a stampo a favor di telecamera gli sarebbero bastati a tenerla buona a lungo...
E invece gli è andata male, perché Gemmina ha fatto tesoro degli 8 mesi vissuti con George e ora un pochino (non esagero, che non si sa mai...) di lezione l'ha finalmente imparata, e all'udire quel 'Non so come abbia fatto George...' che Paolo avrebbe confidato ad Anna Tedesco si è alzata e colma di indignazione è tornata a sedersi nel parterre femminile.
Tra perle tipo 'Ma chi ti ha mai detto che pensavo ad un futuro con te?' e 'Solo tu sei libera il 26 dicembre, perché sei sola come un cane' non so quale esternazione è stata più disgustosa e quale più utile a descrivere esattamente la persona misera che è. Ridicolo, ridicolo e pure poco furbo. Ha voluto fare il fenomeno della situazione, s'è finto l'eroe che salva la povera donzella abbandonata, ma non ha capito che lì dentro è meglio un giorno da leone che mille A pecora.
Altro che esperto di tisane, questo le uniche tisane che conosce sono quelle depurative, che gli tocca trangugiare a litri per ripulirsi da quanta tremenditudine ha inglobato in 52 anni di vita buttata.
In attesa che l'oblio DeFilippiano ti inghiotta definitivamente, Cinghialotto, con affetto...
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