‘Uomini e Donne’: l’opinione di Isa sulla puntata di oggi del Trono over



Lo so che lo avevo già detto ma sento il bisogno di ripeterlo, anzi, di urlarlo: IO GEMMA E GIORGIO NON LI SOPPORTO, NON LI TOLLERO, NON LI POSSO VEDERE. Mamma mia, oh, sono arrivata a livelli di mal sopportazione tali che alla loro manfrina quotidiana preferirei 45 minuti di eloquio di Tinì Cansino o persino 45 minuti di inquadratura fissa sullo sguardo assente di Samuel Baiocchi.

Ogni volta che Giorgio dà aria alla bocca per sparare fuori le sue solite quattro frasi fatte, e fatte pure male, mi fa venire voglia di ribaltare il tavolo della cucina e di infierire sullo schermo della tv con una mazza da baseball eppure... beh, eppure, alla fine, la colpa non è nemmeno sua. Una persona come Giorgio Manetti non esisterebbe e non starebbe a fare il fenomeno (da baraccone) su Canale 5 se non esistessero donne dai tratti caratteriali desolanti come Gemma Galgani e TinaDaFirenze. Cioè rendiamoci conto di ciò di cui stiamo parlando: Gemma si rivolge a Giorgio (parentesi, io li chiamo Gemma e Giorgio, sta roba di Gem e George è diventata ridicola, senti Gem e George e ti immagini due bei ventenni che corrono sulla spiaggia in un film d'amore francese, accendi la tv e ti ritrovi il sessantenne in crisi di mezza età accompagnato dalla zia col frangettone anni '50), dicevo c'è Gemma che si rivolge a Giorgio con il tono sommesso e il fare prostrato del personale di servizio a Buckingham Palace quando passa la regina Elisabetta, Tina oltre ad aver affittato nel negozio sotto casa una mise da notte degli Oscar per un aperitivo di giorno a Firenze, si preoccupa pure di chiamare il ristorante per far preparare al galletto fiorentino il suo dolce preferito... cioè, non lo so, vogliamo anche far arrivare una che gli massaggi i piedi quando ha camminato troppo, una che gli apra la portiera della macchina e una che sparga petali al suo passaggio? Ripeto: se il Cosino fiorentino entra in quello convinto di essere più figo di Richard Gere in Pretty Woman è solo perché esistono donne evidentemente così sole o con così poca fiducia in se stesse da consegnare le chiavi della propria dignità all'ultimo belloccio di turno.



Non c'è via d'uscita. Le donne per la quaglia di Firenze continueranno ad arrivare perché anni e anni di lotte femministe non potranno mai, ahinoi, estirpare dal genere al quale appartengo quella convinzione di poter sempre essere "quella del cambiamento", quella che prenderà lo scapolone incallito, il fedifrago impenitente, il caso umano, lo farà innamorare e lo trasformerà nel compagno ideale. E nulla potrà salvaguardarci, poi, dall'inevitabile tranvata e dall'inevitabile serie di umiliazioni sopportate per nulla. Lo scapolone, il fedifrago, il caso umano... loro lo sanno, loro ci conoscono, sanno che se con quattro gli va male una quinta con l'istinto da crocerossina la beccano sicuro, sanno che potranno manipolarla, sfruttarla, usarla finché gli farà comodo e poi silurarla senza sensi di colpa perché 'io ti ho sempre detto che sono così, sei tu che hai deciso di provarci lo stesso'.

Non ce ne usciremo, al momento l'unica ancora di salvezza è il calendario che ci dice che siamo a fine aprile e che manca poco più di un mesetto alla fine della trasmissione quindi o ci sarà qualche abbandono strategico - sempre casualmente a ridosso delle vacanze - o dovremo aspettare proprio l'ultima registrazione, dell'ultima puntata che andrà in onda l'ultimo giorno di programmazione ma quel che è certo è che comunque a settembre saremo di nuovo punto e a capo con Gemma Steele sempre più sottomessa a dar vita alla versione vintage e deprimente di 50 sfumature di gabbiano. Che fine indegna.



Video della puntata: Puntata intera - “A malincuore accetto…” - Un messaggio tira l’altro! - “La parola Amore” - Esterna di Giorgio e Tina - Amici e nulla più? - Rina o George?