Valeria Marini: “Vi racconto perché è finita con Giovanni Cottone” (e nel frattempo arriva l’accordo)
Edicola Maggio 19, 2014
A meno di un anno dalla celebrazione delle nozze, l’ex naufraga Valeria Marini e l’imprenditore Giovanni Cottone hanno chiesto la separazione o addirittura l’annullamento. Un evento avvolto nel mistero, che ha dato adito a molte ipotesi, voci e supposizioni. Adesso, però, la showgirl di origini sarde ha deciso di svelarne i motivi: “Mio padre voleva rivedermi sola. Me lo chiese ad ottobre, quando mi vide “strana”: anche per lui, Gianni non era l’uomo giusto. E io non ho fatto in tempo a fargli vedere che ci sono riuscita” racconta lei tra le lacrime. Quando le si fa notare che lui ha dichiarato di averla amata e di amarla ancora, lei risponde: “Dice lui. Di certo mi ha voluta con ostinazione: ci siamo conosciuti ad una festa e da allora ha continuato a dichiararmi amore eterno e mi ha chiesto di sposarlo. E poi, dopo il matrimonio, Gianni cambia. Mi rendo conto che posso apparire ridicola, ma è così. La delusione mi cresceva dentro, rendendomi sempre più confusa. L’espressione “matrimonio non consumato” che ho usato non si riferisce ad un rapporto fisico, ma ad un’incolmabile distanza affettiva”. Quando le si chiede se aveva fatto un giretto su Google per informarsi sul passato di Cottone, risponde: “Lui mi diceva che erano tutte calunnie, che ci voleva solo tempo per mettere tutto a posto, che i suoi legali ci stavano lavorando. E’ la persona che hai davanti che deve dirti chi è, non io a chiederlo”. Quando la giornalista le chiede quanto abbia giocato il suo desiderio di avere una famiglia e dei figli ad un’età non più tenerissima, la Marini risponde: “Moltissimo, ma di figli non c’era tempo per parlarne. Non vedevo mio marito. Quando lo vedevo si parlava di lavoro, con discussioni infinite. Il nervosismo, la distanza, un certo temperamento arrogante, hanno prevalso in lui. Per me la solitudine regnava: lui era sempre in viaggio e quando era a Roma restava spesso nella casa che aveva affittato al piano sotto la mia. In una settimana ci vedevamo forse una volta. Avevamo una concezione diversa del rapporto matrimoniale e a lui andava bene così. Io mi sono sposata davanti a Dio per credere in quel “per sempre”, ma da quel giorno non mi sono data più pace. La mia vita era tutta un “forse” e lui ha persino provato a scardinare i miei affetti sacri, come mia madre, mio fratello e mia sorella, nell’assurdo tentativo di isolarmi da tutto. Vorrei solo liberarmi da quest’ansia tremenda, girare pagina. Non meritavo il dolore che provo e sono bersaglio di facile ironia, il mio matrimonio è parso uno show. Ma di esso rimane un macchinario per i bambini del Gaslini di Genova e di ciò sono orgogliosa. A modo mio, continuerò a volergli bene e per lui ci sarò sempre. Sono fatta così e lui lo sa”.
Il 6 maggio, alla prima udienza per la separazione, lei lo aspetta, ma lui non arriverà. Meglio al secondo appuntamento: lui aveva detto che non avrebbe mai firmato una “consensuale”. Poi i due si sono incontrati per il pranzo all’Hotel Splendid Royale di Roma (come mostrano le foto) e hanno trovato un accordo, frutto di lunghe azioni diplomatiche. Ancor più sorprendente è l’incontro serale dei due, alla cena del politico Rocco Crimi, alla quale lei è arrivata accompagnata in auto da Antonio Brosio, l’ex corteggiatore di Uomini e donne con il quale è stata vista recentemente.
Fonte: Chi, Top
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